Finalmente sono riuscito a portare a termine l'operazione.
L'automotore in uso presso il deposito AMI di Gallarate è un Ranzi, credo di fine anni '50- inizio anni '60, secondo la targa del costruttore tipo R. F. 100 0 2 0.
Il comandante del deposito mi ha gentilmente concesso di vedere e fotografare il mezzo, facendolo manovrare da due avieri abilitati alla conduzione: avevano entrambi una cinquantina d'anni, entrambi avevano ottenuto l'abilitazione tramite corso presso il Genio Ferrovieri, a Torino; oltre a loro due ci sono anche alcuni avieri con la qualifica di manovratore.
Gli ultimi carri pare siano stati manovrati una dozzina o più di anni fa, da allora però l'automotore è stato mantenuto in efficienza, acceso una volta ogni due settimane circa, ricoverato nella piccola rimessa del deposito, dotata di fossa di visita minima; anche il raccordo (comprendente 4 deviatoi) è stato di tanto in tanto sottoposto a manutenzione e verifica da parte delle Ferrovie dello Stato (se non sbaglio).
Le condizioni dell'automotore sono esteticamente ottime, meccanicamente mi sembrano buone; abbiamo effettuato un po' di spostamenti, arrivando fino al cancello che immette nell'area RFI (passando sul tratto più estremo del raccordo, coperto di sterpaglie e rami: qualche sobbalzo e qualche ramo incastatosi e poi rimosso da sotto l'automotore).
Tanto efficienti che al mezzo, unico efficiente di cinque esemplari identici (secondo quanto mi è stato detto), è interessata la ferrovia della Valmorea: una delegazione svizzera è venuta a vederlo, si attende di sapere quali siano le indicazioni del ministero: vendita, donazione, comodato d'uso...
Possibile che nessuno ne sapesse niente?
Domani, finalmente, posto le foto, ma non dimenticate che sono un pessimo fotografo (e la giornata non era granchè)
Ciao
Roberto