| Nuova York, 14 dicembre 1932 (anno XI dell’E.F.).
 Nella nebbiosa e gelida nottata due personaggi, da poco sbarcati dal piròscafo “Rex” - onore e vanto dell’Italica marineria - aggiravansi pelle banchine del porto avvolti ne’ lor pesanti pastrani.
 
 - Pavanati, qui fa un freddo dell’accidente, e c’è sta nebbia peggio che a Comacchio!  Troviamoci alla svelta una carrozza o un tassì (ammesso ch’ancor ve ne siano, a quest’ora) che ci meni all’albergo!
 
 Così principiava la lor missione in terra straniera, quella segretissima missione di cui pochissimi, oggi, sono al corrente.  Il programma era serrato, proponendosi i Nostri di visitare la più parte delle ferrovie elettriche di quel paese, ed in esse apprezzare vuoi i pregi, vuoi i difetti de’ vari sistemi d’alimentazione.
 
 Saggiaron per prima la linea ch’andava da Manàttana a Isola Lunga, ove poteron constatare di persona i servigi resi dalla terza rotaja, alimentata colla continua a 750 Volta.  Da Nuova York i Nostri recàronsi tosto a Baltimora, anch’essa servita dalla terza rotaja, e da laggiù senza perder tempo puntarono decisamente all’interno, a Cicago, ove la continua a 3000 Volta (certamente copiata dalla Benevento-Foggia) propagavasi sulla catenaria.
 
 Ma la trifase, dov’era?
 
 - Duce, se permettete: ci si deve informare.  Portiamoci alla direzione d’una di queste ferrovie, e domandiamo: sapranno ben indicarci ov'essa è impiegata!
 
 Acconsentì, a malincuore, il Dux.  Inforcato un pajo d’occhiali neri, il bavero del pastrano rialzato, il Borsalino calato sugl’occhi, si fecer i due ricevere da un attempato direttore.
 
 - Perdonatemi sir, ma non ricordo i vostri nomi …
 - Mi chiamo Benit … Benny, volevo dire.  Sono un ricercatore del Politecnico di Forlì, Italia, e questo è il mio collaboratore Roman Pavanaty.
 - Oh, molto bene.  In cosa posso aiutarvi, mr. Benny? Come avete detto, trifase?  Oh no, sorry, non la usiamo più  … avevamo fatto un esperimento tanti anni fa, ma si era dimostrato una vera porcata, con rispetto parlando.  Oggi continuiamo a usare l’alternata, ma monofase … dovete andare a Philadelphia, sir, se volete vedere voi stesso qual è lo stato dell’arte.
 
 Enorme fu lo stupore del Duce.  Ma come, quegli spacconi d’americani, a dispetto delle lor vanterie, erano più indietro dell’Italia?  L'America aveva una fase sola, mentre l'Italia di fasi ne aveva ben tre? Com'era possibile? E poi, tutto quello sprezzo pella trifase?
 
 - PAVANATI !!! Rotta su Fialdelfia, chè la voglio veder con questi occhi la monofase, boja d’un mond leder!
 
 (continua)
 
 Ultima modifica di Alalà il venerdì 25 maggio 2007, 17:47, modificato 4 volte in totale.
 
 
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