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 Oggetto del messaggio: addio E656-E655
MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 18:05 
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Iscritto il: venerdì 15 dicembre 2006, 10:02
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su il forumdi Ferrovie leggo che dal 2012 andranno in pensione... :shock: :shock: :shock:
ma è vero?


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MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 18:13 
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Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
così voci di corridoio dicono..
A me pare strano che dopo che han speso tonnellate di €€ per:
- cambiare i gs e motoalternatori
- scmt
- rapporto di trasmissione
- climatizzatore
buttino via 500 locomotive.. così d'amblè.. non mi pare che ci siano gare d'appalto per sostituirle e in 4 anni di sicuro non si riescono ad acquistare così tanti mezzi, neanche 100 Ab, 100 Alstom, 100 siemens, 100 bombardier e 100 skoda..
Tantopiù che MENOMALE che ci sono i caimani (il caimano, ti da una mano!!) che fanno tutto.. dal merci, al regionale all'ic all'esci.. (oggi, appunto, avvistato materiale ESCI con E656/5)..


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MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 19:56 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 1:25
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Prima dei Caimani dovrebbe toccare alla Tartarughe, ma anche lì vien lecito domandarsi con cosa verranno sostituite queste macchine una volta mandate in pensione.
Le alternative sarebbero:

1) nuovi mezzi di locomozione a energia umana, ovvero i vagoni passeggeri trasformati a mò di moderne galere romane, dove i "condannati" (essere oggigiorno un passeggero è proprio una condanna) prestano la loro opera grazie a dei pedali installati sotto i sedili, mentre lo spietato capotreno da il tempo battendo ritmicamente su un tamburo. Volete mettere il risparmio energetico che ne deriva per l'azienda?

2) sfruttamento dell'energia eolica, tramite l'adozione di grosse vele montate sul tetto dei vagoni.

3) una grossa ruota montata dentro le cabine AT, popolata da una miriade di criceti che danno il moto all'intero treno.

[esistenzialista mode ON]
4) è meglio che me ne torno a lavorare, che questa sera non sono in vena di far battute sagaci e spiritose; tra la casa da finir di sistemare, i mobili che non arrivano, i soldi che stiamo spendendo in questo periodo, il matrimonio alle porte, l'infinità di giri che stiamo facendo peggio che la merda nei tubi, le ore 7 di domani mattina che non arrivano mai, la puzza di aglioolioepeperoncino che esce dalla cucina dove le mie colleghe si apprestano a mangiare :(
Scusatemi...

[/esistenzialista mode OFF]


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 Oggetto del messaggio: Re: addio E656-E655
MessaggioInviato: mercoledì 28 maggio 2008, 20:24 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
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Località: Casteo
lbombol ha scritto:
su il forumdi Ferrovie leggo che dal 2012 andranno in pensione... :shock: :shock: :shock:
ma è vero?

Certo! inoltre nel 2041 toccherà alle E 403/405/412


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 Oggetto del messaggio: Re: addio E656-E655
MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 7:00 
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Iscritto il: venerdì 7 dicembre 2007, 19:06
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Località: TS, nel mitico nord-est :-)
lbombol ha scritto:
su il forumdi Ferrovie leggo che dal 2012 andranno in pensione... :shock: :shock: :shock:
ma è vero?


se non ti dispiacie ,vorrei sapere quand'è che saranno demoliti

grazie
ML


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 12:05 
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Maestro, sei forse interessato a cannibalizzarne qualcuno di "caimani"..........


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 14:46 
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Sì e tra trent'anni tocca ai Minuetto. Ai Taf, tra 12 anni 7 mesi e 11 giorni. Dai, giochiamo a Nostradamus!


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 5:14 
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Iscritto il: venerdì 7 dicembre 2007, 19:06
Messaggi: 842
Località: TS, nel mitico nord-est :-)
FERROVIANDO ha scritto:
Maestro, sei forse interessato a cannibalizzarne qualcuno di "caimani"..........


Nò , è che per ciascuna vecchia motrice ke se ne và , ne arriva una nuova e infatti molto migliore :wink:


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 5:21 
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Cita:
Prima dei Caimani dovrebbe toccare alla Tartarughe, ma anche lì vien lecito domandarsi con cosa verranno sostituite queste macchine una volta mandate in pensione.


l'età anagrafica delle Tartarughe è maggiore, ma a parte il fatto che hanno subìto una ricostruzione, le E 444 sono concettualmente più moderne delle E 656, nate vecchie. Che poi vadano bene è un altro discorso. L'importante è sperare che le FS pensino a sostituirle con macchine altrettanto affidabili, ma più efficienti


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 5:29 
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Benedetto.Sabatini ha scritto:
le E 444 sono concettualmente più moderne delle E 656, nate vecchie


Perché reostatiche, perché articolate o per cosa nate vecchie ?


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 5:51 
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perché articolate (secondo uno schema di 40 anni prima), reostatiche, con 12 motori per avere uun numero decente di velocità economiche, e senza frenatura elettrica! Che le tartarughe, di 7 anni prima, avevano!

La E 656 è stata una macchina d'emergenza, e come si sa bene, in Italia niente è più definitivo dell'emergenza!


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 6:19 
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Benedetto.Sabatini ha scritto:
perché articolate (secondo uno schema di 40 anni prima), reostatiche, con 12 motori per avere uun numero decente di velocità economiche, e senza frenatura elettrica! Che le tartarughe, di 7 anni prima, avevano!


Io le vedo come macchine ingegnerizzate in modo conservatore ma sensato per ottenere una macchina che desse i risultati voluti assicurando un livello di affidabilità che fosse quello richiesto.

Non erano innovative, certo, ma rispondevano ad un'esigenza. Non mi pare che la gestazione di una macchina a 6 assi a cassa rigida sia stata così indolore, e nemmeno gli azionamenti basati sull'elettronica di potenza.

Una soluzione che introduce problemi nuovi non è una buona soluzione, meglio proseguire sulla vecchia strada perché per lo meno il comportamento è noto (vedi Kàndò con la storia delle bielle e degli ingranaggi).

L'unica obiezione che condividerei è quella della frenatura elettrica, ma mi mancano le competenze per dire se c'erano effettivamente dei problemi.

Sempre parlando di Kandò, se si fosse adottato quello che negli anni '30 veniva chiamato mono-trifase (cfr. Grande Enciclopedia Mondadori, che in pieno fascismo pubblicava una foto delle "prodigiose" macchine della Norfolk&Western che hanno precorso le EL-2 della Virginian), magari avremmo avuto meno rogne ad avere un numero elevato di velocità economiche... Ma si sa, col se si fa solo la fantastoria...


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 7:38 
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L'unica obiezione che condividerei è quella della frenatura elettrica, ma mi mancano le competenze per dire se c'erano effettivamente dei problemi.

e ti par poco? non volendo rischiare sulla parte meccanica potevano fare una parte elettrica sempre reostatica, ma più moderna, potevano fare tante cose a livello teorico. Invece, di fatto, le E 656, sono nate "di corsa" in emergenza e con poche risorse (siamo negli anni 70: la ferrovia doveva solo sparire) per sostituire macchine ben più limitate (E428).
In poche parole: sebbene nate vecchie, le E 656 (di fatto una E 646 super) erano probabilmente l'unica cosa che le FS potevano fare in quel momento di crisi, dopo gli entusiasmi di E 444, ALe 601 e carrozze Gran Conforto. Semmai, per puro cazzeggio, desta qualche perplessità l'aver ordinato le unità di VI serie, ben 15 anni dopo, invece di puntare decisi sulle E 652, di cui oggi non parla nessuno (quindi, evidentemente, vanno molto bene)


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 7:47 
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Benedetto, anche la parte elettrica è una su cui si rischia. Bisognerebbe vedere cosa avrebbe comportato mettere la frenatura elettrica ad esempio in termini di massa e di spazi.

Ma non ho la competenza e ci vado piano col dire "nato vecchio", che non sempre usare tecnologie più datate è un male.

E proprio le macchine "di cui nessuno parla" mi pare abbiano avuto uno sviluppo travagliato e non poco. Meno male che c'erano le 656 :twisted:


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MessaggioInviato: venerdì 30 maggio 2008, 8:04 
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Su tutto si rischia, ogni modifica comporta sperimentazioni, e sono il primo a dire che in quel frangente le FS non avevano molte scelte: pochi soldi, poco tempo, grandi urgenze... Ma queste sono opinioni e valutazioni.
La E 656 è concettualmente più vecchia della E 444 di sette anni prima, e questo è un fatto.


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