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MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 16:42 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Bene se si fa qualcosa per conservare il materiale storico, peccato che la 434 ormai fuori dalla possibilità di poter viaggiare.
A proposito, ma è alla stazione di Colonna che hanno messo anche una 400 della tratta urbana delle linee dei Castelli insieme a delle vetture CIWL?


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 1:04 
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La 434 veniva usata in mancanza di meglio per spostamenti di materiale in officina e qualche volta anche per soccorso ai treni. L'ultima volta che è uscito il carro soccorso (il botto a Porta Maggiore) usarono una 820 :D


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 14:56 
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Gemini76 ha scritto:
Il carro scala è sempre a Genazzano, a ricordo dei tempi in cui era sede di DL e degli I.E. Va fotografato a distanza perchè è dentro il recinto del deposito CoTraL ed il personale è abbastanza scortese. ...


Verissimo

Una reazione assurda, pensando che si è colpevoli solo di fotografare un rottame in un parcheggio (quando sono andato io non recintato!)


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 15:00 
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G-master ha scritto:
Bene se si fa qualcosa per conservare il materiale storico, peccato che la 434 ormai fuori dalla possibilità di poter viaggiare.
A proposito, ma è alla stazione di Colonna che hanno messo anche una 400 della tratta urbana delle linee dei Castelli insieme a delle vetture CIWL?

Sul piazzale della staz di Colonna ci sono la 434, il locomotore 04(?), 4 carri merce e un non meglio specificato mezzo che sembra derivi da una jeep militare.
La 402, due carrozze CIWL ed altro sono nella proprietà di un privato posta proprio di fronte alla stazione.
Ciao


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 15:20 
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Franz M. ha scritto:
Gemini76 ha scritto:
Il carro scala è sempre a Genazzano, a ricordo dei tempi in cui era sede di DL e degli I.E. Va fotografato a distanza perchè è dentro il recinto del deposito CoTraL ed il personale è abbastanza scortese. ...


Verissimo

Una reazione assurda, pensando che si è colpevoli solo di fotografare un rottame in un parcheggio (quando sono andato io non recintato!)


Hai ragione Franz, ma x loro quel rottame è dentro l'area di pertinenza del deposito....sò strani, che te devo dì?L'altro carro scala invece è al parco Museo...lì il problema non è fotografare, è trovare aperto.... :D :D
Cmq da tempo si parlava del possibile trasferimento della 401 in Via Tiburtina.per monumentarla davanti la palazzina de MeTro, ma credo che
a) non gliene freghi nulla
b) sta talmente messa male che credo sia difficile da trasportare
c) è nel deposito Trambus, e come noto Trambus non sa manco che sò quelel cose blu che stanno lì, visto che i furbi,due estati fa, per stanare un nido di vespe, che adorano i rotabili accantonati, ebbero la genaile pensata di dare fuoco al nido...peccato che le motrici Stefer hanno tutte il tetto in legno...


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 15:22 
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ricc404 ha scritto:
G-master ha scritto:
Bene se si fa qualcosa per conservare il materiale storico, peccato che la 434 ormai fuori dalla possibilità di poter viaggiare.
A proposito, ma è alla stazione di Colonna che hanno messo anche una 400 della tratta urbana delle linee dei Castelli insieme a delle vetture CIWL?

Sul piazzale della staz di Colonna ci sono la 434, il locomotore 04(?), 4 carri merce e un non meglio specificato mezzo che sembra derivi da una jeep militare.
La 402, due carrozze CIWL ed altro sono nella proprietà di un privato posta proprio di fronte alla stazione.
Ciao


Si, si, ma son sempre loro, son sempre le stesse persone che se ne son occupate. Il fatto invece che nessuno abbia chiesto una Carminati&Toselli mi fa pensare che stiano messe veramente male (inoltre stan buttate talmente bene che spostarle è un casino)


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 16:02 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
E pensare che si tratta degli unici mezzi scampati alle demolizioni del '91/'92...
Il carro scala di Genazzano lo fotografai nel '97 quando non c'era traccia di recinti o altro, e all'epoca stazione e deposito erano quasi interamente armati. Già allora le condizioni erano tremende.
Mi risulta che un privato di Colonna abbia una 400 dei Castelli restaurata, il che farebbe il paio con quella di Porta San Paolo.
Il carrello derivato da un mezzo militare potrebbe essere quello che era a Ostia negli anni Novanta, ovvero una camionetta Dodge della seconda guerra mondiale adattata per andare su rotaia ma ancora con volante e targhe automobilistiche.
Il carrello scala di Porta San Paolo è della Meccanica Romana e risale al '68: ce ne dovrebbe essere uno uguale ancora in servizio a Centocelle.
Il carro soccorso, se è quello che penso, altro non è che un vecchio carro merci chiuso con garitta e adattato all'uso negli anni Cinquanta.
Si narra di uno spartineve assegnato a Genazzano, ma non sono riuscito a saperne di più: in ogni caso non dovrebbe esistere più.
Quanto alle politiche ufficiali della preservazione del materiale ex-Acotral, andato via Curci non credo che se ne faccia più nulla. Anzi, c'è da aspettarsi la demolizione definitiva di quei mezzi che ora sono a Saxa Rubra. E non è lontana la fine: una delle motrici è stata incendiata con la scusa delle vespe, un'altra direttamente demolita l'anno scorso con la scusa "che ce n'era un'altra uguale a Anagnina".
La quale 82 è stata finalmente restaurata, ma in un azzurro violaceo uso Milka, e soprattutto privata degli emblemi "Stefer" che saranno stati buttati o fatti sparire all'uopo. In ogni caso non si è fatta l'unica cosa che sarebbe stata ovvia: mettere una tettoia per proteggerla dall'acqua e dal sole.
A questo punto lancio un appello ai vari Di Giacomo e De Grisantis: avete raccolto, è vero, una straordinaria collezione di mezzi storici; se fosse visitabile costituirebbe uno dei più bei musei d'europa.
E allora?


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 22:23 
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G-Master, credo che Di Giacomo sia passato ai treni veri mettendo le tende sulla LFI con la Nettunia Sud...quello che è alla Bufalotta è quasi tutta roba made in De Grisantis/GRAF/ACIMET poi qualcosa era a Latina,poi è stato spostato x problemi vari, qualcosa è ai castelli, qualcosa in giro x Roma....
I mezzi che son a Grottarossa, da quanto ho capito non son manco di meTro, ma direttamente del COmune, ed in teoria non possono essere toccati....la 404 però era quella esposta a Colosseo '84 e che giaceva ad Osteria del Curato, la motrice distrutta a Grottarossa era proprio quella che avevano bruciato...cmq la cosa finì pure sul giornale...
Veniamo alla cara Fiuggi...Il carro attrezzi esiste tuttore ed è lo 0209, poi c'è anche il carro presepe di cui presto ti dico la marcatura. Gli spazzaneve era due, lo 0117 e lo 0142, semplicemente dei carri a sponde basse a cui probabilmente avevano attaccato un vomere davanti e magari erano stati zavorrati...a Centocelle c'era anche lo 0199 che era il carro serbatoio, ho le foto, devo capire se sta ancora là....cmq ti chiedo anche dei due spazzaneve..i carri accanotnati a Pantano erano mi sembra tutti a sponde alte...devo rivedere la foto x capire quanti erano,ma mi sembra 4...
Considera che la Stefer numerava i carri così
Carri chiusi: 0201 -> 0240 e 0241 ->0265
Carri a sponde alte: 0300 ->0348
Carri a sponde basse 0100->0196
Carri senza sponde (i pianali) 1->4
carro serbatoio 0199
Cmq nel 1976 erano in inventario 44 carri, ma non esistevano treni merci in orario, anzi, veramente neanche nell'orario del 1956 figurano i merci, segno che se si facevano erano ad orario libero, secondo esigenze


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 23:15 
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G-Master, ho chiesto lumi al mio esperto....dunque, effettivamente i due spazzaneve erano due carri a sponde basse zavorrati e con vomere, assegnati a Genazzano e Fiuggi. Che fine abbiano fatto non si sa, nel senso che potrebberoe ssere stati demoliti prima della chiusura o subito dopo....purtroppo mi sa che la PGOS del 1976 è praticamente l'ultima, solo di recente son stati rifatti tutti i regolamenti e spt pubblicati i nuovi piani schematici. Dovrei avere fortuna di beccare qualche vecchio ferroviere, magari se ricorda...potrebbero cmq anche essere finiti a Centocelle insieme a tutta la roba riportata indietro...Il carro cisterna invece è sempre vivo e vegeto, usato anche come carro diserbante...


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MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2006, 0:15 
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Se non è stato portato tutto ad Arezzo dove Di Giacomo si è costruito un deposito privato, lo scartamento ridotto di sua proprietà dovrebbe essere ancora alla Bufalotta. E di materiale storico ce nè tanto.
Giancarlo


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MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2006, 1:20 
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Ad Arezzo ha già riempito di roba un binario...Di rotabilia sr alla Bufalotta ce n'erano, ma non stavano mezzi bene, almeno quelli all'aperto, poi non so se dentro al capannone s'è tenuto i pezzi migliori riprotati indietri da Paliano.....Cmq sarebbe un bel colpo se riuscisse a far viaggaire le elettromotrici ex FTV...serve un brevetto da rocciatore per salirci!


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MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2006, 10:47 
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Iscritto il: venerdì 8 dicembre 2006, 10:45
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ciao a tutti, ho trovato sta conversazione interessante e quindi stamame ho deciso di registrarmi anche a sto Forum :D :D :D :D :D


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MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2006, 18:47 
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Sarei curioso di conoscerlo, il Di Giacomo...
Tra l'altro mi sono iscritto a una scuola di specializzazione in psicoterapia che ha sede proprio ad Arezzo, per cui potrebbe essere tutto più facile.
Quando sono andato a fare il colloquio preliminare mi sono goduto i bloccati belgi con gancio all'americana, alla prima conto di farmi un bel giro sulla linea.
Anche la collezione a scartamento normale raccolta per far funzionare la LFI (il plastico in 1/1 del Nostro) è notevole, ma mi pare che i pezzi più interessanti siano ormai scaduti di revisione.


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MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2006, 20:48 
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...alla discussione!!!
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MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2006, 23:47 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
L'anno della maturità frequentavo a San Giovanni. Spesso mi autoriducevo di un'ora l'orario di lezione, e a quel punto le scelte erano due: giro in MRS fino a Viale Togliatti, o col trenino fino a Grotte Celoni e ritorno (quest'ultima richiedeva più tempo).
Ho viaggiato un paio di volte con l'elettrotreno, mi ricordo ancora lo scambio tallonabile a Grotte, e i discorsi con i conducenti che erano sempre disposti a raccontare qualcosa.
A volte arrivavo a Pantano, dove si potevano vedere i binati accantonati e le decine di carri merci.
Tutto finito.
Gli elettrotreni, le MRS sulle linee Atac, anche la Pantano come l'ho conosciuta quando da Grotte era ancora a binario unico in mezzo alla campagna e faceva pensare a come era quando funzionava tutta.


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