Non è cosa facile determinare quale possa essere il giusto tempo di permanenza di un'opera su un mezzo ferroviario; questo dipende da molti fattori, tra i quali molto importante è anche la fama degli autori stessi. Dalle nostre parti, per essere "artistically corrects", affermerei che, giudicando ad occhio, non si scende mai sotto i trenta giorni lavorativi, onde dar modo anche ai più distratti di poter ammirare almeno qualche volta (si sa, i treni passano veloci) tutte le opere disponibili, nel loro splendore, e nell'intera rete regionale.
Quando, poi, questo tempo volge al termine allora, talvolta a malincuore, si procede alla loro totale cancellazione, onde rendere immediatamente ridisponibile la superficie per nuovi ed ancor più esaltanti capolavori. Ma si sa, in Toscana l'arte è di casa ovunque, e non potrebbe esser altrimenti.
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