Su TT 95 (febbraio ’97) venne pubblicata la notizia, assieme ad alcune foto, del trasferimento presso una officina di una piccola locomotiva acquistata dalla Raiffeisenkasse di Sand in Taufers per essere sottoposta a restauro estetico e poi esposta. Nella notizia si specificava che le uniche iscrizioni ritrovate sulla locomotiva erano le targhe con il nome FUCINO e venivano richieste informazioni su questo mezzo da trasmettere direttamente alla redazione della rivista. In TT 98 un articolo firmato da Guerrino Russo (La FUCINO del 1917) riprendeva, in maniera un po’ più articolata, quanto scritto da Giorgio Gatti a pag. 84 nel suo libro “Le ferrovie coloniali italiane” del 1975. L’articolo è corredato da alcune foto scattate da Vedovato nel 1973 alle locomotive di Bruneck e da quelle di Giacobbo scattate alla ‘Monte Velino’. Le tre locomotive di Bruneck portano i numeri 1, 9 e 10: la 1 è la ‘Fucino’, la 9 dovrebbe essere la ‘Aquila’, mentre la 10 non ha targhe con il nome. Effettivamente la ‘Fucino’ di Bruneck è la stessa locomotiva ora monumentata nel piazzale dove sorgeva la stazione di Sand in Taufers, davanti alla Raiffeisenkasse. Questa locomotiva, però, non faceva parte del gruppo di 40 unità serie R IIIc delle KuK HB costruite dalla Henschel, come scritto da Gatti e Russo, ma è la Krauss-Maffei n° 5204 del 1904; lo si può vedere nel sito
www.dampflok.at e, con qualche difficoltà, dalla targa del costruttore che compare nella foto di Vedovato. Di quel gruppo facevano invece parte la 8 ‘Monte Velino’ (ex 427 R IIIc KuK HB) e la 9 (Aquila?) assieme alle 413 e 436 che andarono a Tripoli, dove furono demolite alla fine della II guerra. Della 10 si sono perse le tracce e non è certo che fosse una ex R IIIc KuK HB.
Ho fotografato la ex ‘Fucino’ a Sand in Taufers nel 2004: le targhe del costruttore erano già state asportate a Bruneck, mentre le targhe con il nome sono state sostituite, in fase di restauro, con altre che rappresentano due cavalli.
Sergius