Beh, questi topic diventano un po' lo sfogo di ogni intolleranza: chi ce l'ha con gli animali ( e chi li difende a spada tratta ), chi con gli zingari, i barboni, i mendicanti, le altre etnie, le altre religioni ( ? ) ... addirittura gli studenti "meno puliti di un tempo" ( ! )
Quoto anch'io questo commento:
"facciamo una statistica tra di noi. capiremo (ipotizzo) che il problema è ingrandito ad arte per sputtanare il treno come vettore...
io in piu' di venti anni di viaggi in treno NON ho mai avuto problemi"
Aggiungerei che non credo proprio che 30 o 50 anni fa il livello di igiene delle classi piu' "popolari" fosse superiore ad oggi o che non esistessero barboni o mendicanti ( e figli dei fiori e capelloni beatnik ). E non ditemi che negli anni 70 non era "la norma" viaggiare seduti anche per terra su quei begli espressi che attraversavano il paese ( a meno di voler stare in piedi ore e ore ). Allora l'aereo non era un'alternativa !
Forse si faceva piu' pulizia, questo ce lo puo' dire chi ci lavorava, o forse non scoppiava uno scandalo mediatico per un caso di parassiti ...
Comunque se il problema e' arrivato alla ribalta per "colpa" degli articoli di giornale sulle zecche bisogna dire che questi animaletti sono frequentatori degli animali domestici ( e selvatici ma nessuno sale su un treno con una volpe!

) e dei boschi o prati con erba alta.
E' molto difficile che un uomo sia infestato da zecche ( eventualmente pidocchi e piattole sono i nostri compagni di viaggio), ... ma, se cosi' fosse, E' MOLTO PIU' PROBABILE che sia un simpatico gruppo di boy scouts, o di allegri montanari ( trekkers che fa piu' figo ) o di rudi alpinisti di ritorno dalle loro scampagnate nei boschi!