Ciao Giancarlo!

Che dici riusciamo a spiegare al gentile Sig. Esposito lo schema di principio di funzionamento dei locomotori E626 possibilmente senza interferenze di "contapalle e vaccate" di varia natura?
Allora Sig Esposito...tendo conto di quanto già espresso dal mio amico Giacobbo le scrivo:
1) iniziando dai pantografi(polo positivo) la corrente passa per ciascuno dei due ad un coltello separatore che è collocato in cabina AT e da qui ad un coltello commutatore che serve a connettere i due pantografi, al cavo principale se la porta della cabina AT è regolarmente chiusa. Qui la corrente alimenta la bobina di self o di autoinduzione che serve a prevenire eventuali sovracorrenti, sopratutto di natura atmosferica.( questo dispositivo è stato abolito da moltissimi anni)
2) Da qui, la corrente alimenta la bobina del relais di massima corrente generale( il quale costituisce una prima protezione contro le sovracorrenti indotte dalla linea di contatto.
3) Successivamente ,si hanno due serie di 3 contattori( e non li chiami "interruttori" per favore!

)elettro-pneumatici
( vuol dire che si chiudono per l'azione di elettrovalvole alimentate a 24 volt CC dal circuito BT- a bassa tensione- e di aria compressa mentre si aprono per l'azione di molle antagoniste quando le elettrovalvole vengono diseccitate e impediscono all'aria compressa di spingere lo stantuffo che fa aderire i due contatti del circuito ad alta tensione. Il contattore dispone di una bobina elettromagnetica che serve a interrompere"soffiare"in gergo, con un campo magnetico l'arco che si forma nel momento in cui il contattore si apre e i due contatti si separano. Questa bobina è alimentata dalla differenza di potenziale che si realizza tra le due superfici sopratutto nel momento in cui il contattore è chiuso e sta facendo passare una corrente particolarmente intensa come amperaggio assorbito dai motori)
denominati A1/A2/A3 C1/C2/C3 che funzionano come "interruttori" di linea e che sostituiscono nello schema originario dei 626, gli interruttori extrarapidi che poi vennero montati su alcune serie di questi rotabili come la 266. Come riserva esiste una terza serie di contattori di linea denominati B1/B2/B3 che possono essere inseriti alla bisogna,manovrando gli appositi coltelli escluditori, sempre collocati in cabina AT.
4)Dopo i contattori di linea, la corrente trova le resistenze di avviamento che sono in numero di 16, per un totale di 30,3 ohm, che sono raggruppate in 3 ponti collegati in serie nella prima combinazione dei motori ed in parallelo nella seconda e terza combinazione.( nello schema dovrebbe poter leggere anche i valori ohmmici)
5)16 contattori che ,ovviamente, sono comandati dai banchi di manovra delle cabine di estremità,escludono le 16 resistenze mettendole,progressivamente, in cortocircuito. Eseguita questa manovra, la corrente trova il contattore numero 17 che serve (chiuso) al collegamento in parallelo, dei 3 ponti di resistenze del reostato di trazione,mentre i contattori 18 e 19 chiudono i circuiti nelle combinazioni di Serie - Parallelo e Parallelo.
6) Ma vediamo, a questo punto, come sono collegati i 6 motori di trazione...

I sei motori sono divisi in 3 coppie: 1-4, 2-5, 3-6. Ogni coppia è protetta da un relais di sovraccarico di corrente.
( Quindi per riassumere:ci sono almeno 3 ordini di protezione contro le sovratensioni 1) Relais di Max corrente generale 2) 2 serie di tre contattori di linea 3) 3 relais di max corrente dei motori.)
7) Ma come si ottengono le tre combinazioni dei motori?

(Serie, Serie-Parallelo e Parallelo?) Chiusi i contattori corrispondenti,quindi escluse, progressivamente le resistenze di avviamento, la corrente di trazione arriva al "Combinatore dei Motori", attraverso una serie di connessioni circuitali...
" Il Combinatore dei motori è un apparecchio costituito da 13 contattori( numerati da 20 a 32) identici a quelli precedentemente descritti mentre sono appositamente costruiti,quelli adibiti al comando del combinatore che è realizzato per mezzo di camme disposte su di un albero azionato con un servomotore a 3 posizioni. I contattori e le camme sono costruiti in modo da stabilire sia i collegamenti necessari alle 3 combinazioni dei motori che le transizioni fra una combinazione e l'altra che si effettuano attraverso un sequenza prestabilita in modo tale da non aprire i contattori di linea. Le camme determinano la chiusura dei contattori corrispondenti attraverso un opportuno leveraggio mentre l'apertura è comandata da un'apposita molla. Torniamo un attimo al servomotore:questo funziona ad aria compressa che agisce all'interno di un cilindro dove muove (qui semplifico, caro Esposito perchè non vorrei averla sulla mia coscienza

)tronchi a diametro differente, un doppio stantuffo,un asta a cremagliera un pignone e l'albero delle camme e ancora uno stantuffo per l'arresto del doppio stantuffo quando questo è in azione in una posizione intermedia e quindi di tutto l'albero a camme" .
Questa è solo una descrizione sommaria del combinatore ....Se vuole sono disposto a tornarci!

Anche questa apparecchiatura si trova in cabina AT. Ma torniamo al nostro circuito! Avevo scritto delle 3 combinazioni dei motori...Passando tra una combinazione e l'altra, il periodo di transizione si effettua,come già descritto,senza l'apertura degli interruttori di linea e in questo modo il locomotore sviluppa ancora la sua forza di trazione. (qui semplifico,ancora, per farle digerire meglio la cosa) . Una successione di manovre nei periodi di transizione comporta che dopo la reinserzione di tutte le resistenze di avviamento del reostato si ha :
a) La chiusura in corto circuito dei motori da commutare e la contemporanea inserzione fra linea e terra degli altri gruppi di motori
b)L'apertura del suddetto corto circuito.
c) Il collegamento a terra dei motori commutati
d)Il collegamento alla linea dei suddetti motori
Da notare che gli indotti dei motori ( la parte che nel motore che gira)ricevono sempre una tensione maggiore rispetto a quella che alimenta le bobine degli induttori. Sugli induttori sono derivati alcuni circuiti di shunt per ottenere l'indebolimento di campo. Gli shunt sono costituiti da resistenze ohmmiche (0,20 ohm)per ciascun motore inserite a mezzo dei contattori pneumatici 33, 35, 37, 39 per la prima posizione con riduzione del campo del 25% mentre in seconda posizione (contattori chiusi 34, 36, 38, 40) si ha un indebolimento di campo pari al 35% circa. Su altre serie di locomotori, gli shunt sono realizzati in maniera diversa...
9) E' rimasto di spendere due parole sull'invertitore di marcia che si trova anche lui in cabina AT. L'inversione di marcia è ottenuta cambiando il senso della corrente nei circuiti di campo dei motori. Gli induttori dei motori sono sempre disposti a valle degli indotti e collegati permanentemente in coppie per i motori 1-4 e 2-5 mentre per motori 3 e 6 sono indipendenti in modo da poterli inserire separatamente in gruppi diversi nella combinazione di Serie-Parallelo. All'invertitore di marcia fanno capo 4 circuiti di campo separati connessi con i rispettivi circuiti d'armatura attraverso 8 contatti mobili a coltello a 2 posizioni. A queste due posizioni corrispondono 2 opposti sensi di corrente che stabiliscono le due direzioni di marcia. Anche in questo caso, il movimento dell'invertitore è prodotto da un servomotore ad aria compressa a due posizioni azionato da 2 elettrovalvole.
10) Infine in cabina AT si trova il quadretto con i coltelli di esclusione dei motori di trazione in caso di guasto. L'esclusione avviene per coppie di motori 1-4 e 2-5 separatamente per i motori 3 e 6.
Caro Esposito se è sopravvissuto le spetterebbe la descrizione del circuito a bassa tensione B.T. e delle altre apparecchiature che costituiscono i servizi ausiliari del locomotore....
Saluti
Max RTVT