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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: mercoledì 2 novembre 2016, 11:13 
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Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 16:07
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marchetti625 ha scritto:
Definire "come un fusibile" l'IR è senza dubbio molto pittoresco ma temo sia un "tantino"azzardato :D Diciamo, se proprio vogliamo fare una similitudine, che questo assomiglia elettricamente all'interruttore differenziale di casa nostra: in presenza di un corto circuito(per esempio) "scatta" interrompendo la corrente all'impianto domestico.

Il botto che avete avvertito provenire dal locomotore è stato causato, con molta probabilità, dallo scatto( dall'apertura) dell'IR. E' bene anche precisare che l'IR è a monte di tutto il circuito di trazione e subito dopo il pantografo. I contattori servono ad escludere(disinserire) porzioni del reostato. (per adesso lasciamo stare la combinazione dei motori e il concetto di indebolimento di campo) I servizi ausiliari(compressori, gruppi ventilatori,dinamo, riscaldamento) che funzionano sempre a 3000 volt,sono inseriti tra la linea e la terra(circuito di ritorno),attraverso un coltello sezionatore, una valvola fusibile(questa si! :) per Alta Tensione,una resistenza fissa di 200 Ohm, un contattore elettromagnetico a doppia rottura...Quindi, in caso di acqua penetrata negli avancorpi, si possono generare sovracorrenti che portano all'attivazione delle protezioni di sicurezza o che generano archi di tale intensità da danneggiare gravemente le apparecchiature....

Torno brevemente sull'IR....Questo apparato può essere sostituito da tre contattori che in questo caso assolvono efficacemente alla protezione del circuito di trazione. In questo caso vengono definiti "contattori di linea". E626 e molti altri rotabili costruiti ante guerra mondiale avevano questa disposizione circuitale

Saluti!

Max RTVT


Grazie ancora per l'esauriente spiegazione.

Dunque volendo ripercorrere in linea di massima lo schema elettrico di un locomotore del tipo E626 abbiamo:
1. Il pantografo per la presa ai 3Kv CC
2. L'interruttore extrarapido (IR) per la protezioni dalle sovracorrenti o, in altri modelli, il separatore d'Arbela
3. Presa REC per l'alimentazione elettrica alle carrozze
4. Il reostato con i relativi contattori, compressori con relativi contattori. (C'è altro?)
5. I 6 motori di trazione

Dovrebbe essere più o meno tutto. :D :D

Grazie ancora per tutte le spiegazioni.

Saluti
Luciano


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: mercoledì 2 novembre 2016, 21:29 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
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Ehmm, Sig. Esposito temo proprio di no :D e lasci stare il separatore d'Arbela che è un apparato di protezione,certamente, ma che ha tutta una sua storia.... Qui sotto a titolo puramente descrittivo,una buona parte del circuito di trazione( escluso lo schema di comando e blocco)che le può dare un idea della cosa.

Tenga conto che questo schema ci mostra l'IR sostituito dai 3 contattori di linea di cui le parlavo. Gli dia solo un occhiata, tanto per farsi un'idea. Se mi permette di darle un consiglio,si dimentichi per un momento di tutto quanto ha letto o gli è stato raccontato e provi a ragionare con la sua testa considerando il percorso del polo positivo dal pantografo fino alla terra (circuito di ritorno)

Immagine

Immagine

Ci pensi su e poi mi faccia sapere :D

Saluti

Max RTVT


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: mercoledì 9 novembre 2016, 10:00 
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Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 16:07
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marchetti625 ha scritto:
Ehmm, Sig. Esposito temo proprio di no :D e lasci stare il separatore d'Arbela che è un apparato di protezione,certamente, ma che ha tutta una sua storia.... Qui sotto a titolo puramente descrittivo,una buona parte del circuito di trazione( escluso lo schema di comando e blocco)che le può dare un idea della cosa.

Tenga conto che questo schema ci mostra l'IR sostituito dai 3 contattori di linea di cui le parlavo. Gli dia solo un occhiata, tanto per farsi un'idea. Se mi permette di darle un consiglio,si dimentichi per un momento di tutto quanto ha letto o gli è stato raccontato e provi a ragionare con la sua testa considerando il percorso del polo positivo dal pantografo fino alla terra (circuito di ritorno)

Ci pensi su e poi mi faccia sapere :D

Saluti

Max RTVT


Grazie ancora per le immagini, la spiegazione e la pazienza. Tre cose che non sempre in questo forum si riesce a trovare.

Lo schema elettrico è stato illuminante e mi ha permesso di comprendere meglio cosa c'è dietro e dentro un locomotore. Molto interessante è il circuito, per come è stato realizzato, che consente le combinazioni serie e parallelo. Mi piacerebbe avere la possibilità di leggerlo un libro così... :D :D

Solo una domanda: tutto quello mostrato nello schema elettrico, ad esclusione dei motori, è presente in cabina AT?

Di nuovo un immenso grazie.

Saluti
Luciano


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: mercoledì 9 novembre 2016, 22:17 
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Caro Esposito grazie! Le dico che non tutto quello che vede è in cabina AT....Diciamo che nella cabina c'è "quasi"tutto quello che vede... Ma lei riesce a leggere lo schema? E' capace di interpretare i simboli con cui sono descritte le apparecchiature?

Max RTVT


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: giovedì 10 novembre 2016, 9:35 
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Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 16:07
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marchetti625 ha scritto:
Caro Esposito grazie! Le dico che non tutto quello che vede è in cabina AT....Diciamo che nella cabina c'è "quasi"tutto quello che vede... Ma lei riesce a leggere lo schema? E' capace di interpretare i simboli con cui sono descritte le apparecchiature?

Max RTVT


Si bene o male riesco a capire il significato dei simboli elettrici.

https://dl.dropboxusercontent.com/u/45448150/Schema_elettrico.jpg

Nell'immagine ho evidenziato quelli che ho riconosciuto:

- Rettangolo rosso: essenzialmente interruttori
- Rettangolo blu: resistenze
- Rettangolo verde: induttanze
- Rettangolo giallo: sezionatori

Mentre il simbolo con il cerchio al cui interno è indicato un numero, schematizza il motore vero e proprio.
Infine il triangolo rovesciato è il simbolo del collegamento a massa o terra.

Spero di non aver frainteso i simboli, le mie conoscenze di elettrotecnica sono un po' arrugginite. :lol: :D


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: giovedì 10 novembre 2016, 10:56 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
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Luciano Esposito ha scritto:
Si bene o male riesco a capire il significato dei simboli elettrici.

https://dl.dropboxusercontent.com/u/45448150/Schema_elettrico.jpg

Nell'immagine ho evidenziato quelli che ho riconosciuto:


Cita:
- Rettangolo rosso: essenzialmente interruttori

Interruttori si, in gergo sono "contattori"
- Rettangolo blu: resistenze
Cita:
- Rettangolo verde: induttanze

Sono gli avvolgimenti statorici dei motori.
Cita:
- Rettangolo giallo: sezionatotori

Sono i contatti dell'invertitore di marcia

Mentre il simbolo con il cerchio al cui interno è indicato un numero, schematizza il motore vero e proprio.
Infine il triangolo rovesciato è il simbolo del collegamento a massa o terra.

Cita:
Spero di non aver frainteso i simboli, le mie conoscenze di elettrotecnica sono un po' arrugginite. :lol: :D


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: giovedì 10 novembre 2016, 15:29 
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Iscritto il: venerdì 7 dicembre 2007, 19:06
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Località: TS, nel mitico nord-est :-)
SCUSATEMI TANTO :
ma invece di spendere milioni di euri dei contribuenti per aggiustare continuamente queste vecchissime caffettiere che oggi gli aggiusti un pezzo domani sene spaccano2 , pigliare una bella E464 per sti treni speciali di appassionati NO ???

ML


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: giovedì 10 novembre 2016, 23:46 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Per Luciano Esposito, ma anche per Taurus484 :

Nello schema si nota che ad ogni contattore è assegnato un numero.
Nella tabella sottostante ci sono pallini che indicano, in ogni posizione del maniglione, quali contattori sono comandati aperti o chiusi.
In posizione, 0, ovvero in posizione di riposo, nessun contattore è chiuso (eccetto quelli di linea per permettere il funzionamento dei servizi ausiliari).
La prima posizione, chiamata anche prima tacca, mette in serie tutti i motori e tutto il reostato. Passa la corrente minima che si può erogare ed è la posizione in cui la macchina ha meno coppia motrice. Serve per inizare dolcemente la trazione o per eseguire movimenti "garbati". Nei casi sia necessario moderare ancor di più la forza di trazione, si passa per breve tempo in prima tacca, per poi tornare a 0. Dopo qualche istante lo si ripete. In questo modo la forza media ai cerchioni è inferiore rispetto a quella che sarebbe a stare per più tempo in prima tacca.

Ecco il percorso della corrente in prima tacca :
Allegato:
In prima tacca.JPG
In prima tacca.JPG [ 123.65 KiB | Osservato 9134 volte ]


Per Taurus484 :
Taurus484 ha scritto:
pigliare una bella E464 per sti treni speciali di appassionati NO ???

No, per lo stesso motivo per cui : non si rottamano le belle automobili, si tiene la Gioconda, non si imbiancano gli affreschi, non si strappano gli spartiti di musica classica, non si abbattono le tombe dei nostri cari, non si smette di avere le scuole, etc.
Se non si ha una storia da ricordare, è più difficile costruire il futuro.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: venerdì 11 novembre 2016, 1:19 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
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Località: Roma
Ciao Giancarlo! :lol: Che dici riusciamo a spiegare al gentile Sig. Esposito lo schema di principio di funzionamento dei locomotori E626 possibilmente senza interferenze di "contapalle e vaccate" di varia natura? :lol: :lol: :lol: :lol:

Allora Sig Esposito...tendo conto di quanto già espresso dal mio amico Giacobbo le scrivo:

1) iniziando dai pantografi(polo positivo) la corrente passa per ciascuno dei due ad un coltello separatore che è collocato in cabina AT e da qui ad un coltello commutatore che serve a connettere i due pantografi, al cavo principale se la porta della cabina AT è regolarmente chiusa. Qui la corrente alimenta la bobina di self o di autoinduzione che serve a prevenire eventuali sovracorrenti, sopratutto di natura atmosferica.( questo dispositivo è stato abolito da moltissimi anni)

2) Da qui, la corrente alimenta la bobina del relais di massima corrente generale( il quale costituisce una prima protezione contro le sovracorrenti indotte dalla linea di contatto.
3) Successivamente ,si hanno due serie di 3 contattori( e non li chiami "interruttori" per favore! :lol: )elettro-pneumatici

( vuol dire che si chiudono per l'azione di elettrovalvole alimentate a 24 volt CC dal circuito BT- a bassa tensione- e di aria compressa mentre si aprono per l'azione di molle antagoniste quando le elettrovalvole vengono diseccitate e impediscono all'aria compressa di spingere lo stantuffo che fa aderire i due contatti del circuito ad alta tensione. Il contattore dispone di una bobina elettromagnetica che serve a interrompere"soffiare"in gergo, con un campo magnetico l'arco che si forma nel momento in cui il contattore si apre e i due contatti si separano. Questa bobina è alimentata dalla differenza di potenziale che si realizza tra le due superfici sopratutto nel momento in cui il contattore è chiuso e sta facendo passare una corrente particolarmente intensa come amperaggio assorbito dai motori)

denominati A1/A2/A3 C1/C2/C3 che funzionano come "interruttori" di linea e che sostituiscono nello schema originario dei 626, gli interruttori extrarapidi che poi vennero montati su alcune serie di questi rotabili come la 266. Come riserva esiste una terza serie di contattori di linea denominati B1/B2/B3 che possono essere inseriti alla bisogna,manovrando gli appositi coltelli escluditori, sempre collocati in cabina AT.

4)Dopo i contattori di linea, la corrente trova le resistenze di avviamento che sono in numero di 16, per un totale di 30,3 ohm, che sono raggruppate in 3 ponti collegati in serie nella prima combinazione dei motori ed in parallelo nella seconda e terza combinazione.( nello schema dovrebbe poter leggere anche i valori ohmmici)

5)16 contattori che ,ovviamente, sono comandati dai banchi di manovra delle cabine di estremità,escludono le 16 resistenze mettendole,progressivamente, in cortocircuito. Eseguita questa manovra, la corrente trova il contattore numero 17 che serve (chiuso) al collegamento in parallelo, dei 3 ponti di resistenze del reostato di trazione,mentre i contattori 18 e 19 chiudono i circuiti nelle combinazioni di Serie - Parallelo e Parallelo.

6) Ma vediamo, a questo punto, come sono collegati i 6 motori di trazione... :P I sei motori sono divisi in 3 coppie: 1-4, 2-5, 3-6. Ogni coppia è protetta da un relais di sovraccarico di corrente.

( Quindi per riassumere:ci sono almeno 3 ordini di protezione contro le sovratensioni 1) Relais di Max corrente generale 2) 2 serie di tre contattori di linea 3) 3 relais di max corrente dei motori.)

7) Ma come si ottengono le tre combinazioni dei motori? :roll: (Serie, Serie-Parallelo e Parallelo?) Chiusi i contattori corrispondenti,quindi escluse, progressivamente le resistenze di avviamento, la corrente di trazione arriva al "Combinatore dei Motori", attraverso una serie di connessioni circuitali...

" Il Combinatore dei motori è un apparecchio costituito da 13 contattori( numerati da 20 a 32) identici a quelli precedentemente descritti mentre sono appositamente costruiti,quelli adibiti al comando del combinatore che è realizzato per mezzo di camme disposte su di un albero azionato con un servomotore a 3 posizioni. I contattori e le camme sono costruiti in modo da stabilire sia i collegamenti necessari alle 3 combinazioni dei motori che le transizioni fra una combinazione e l'altra che si effettuano attraverso un sequenza prestabilita in modo tale da non aprire i contattori di linea. Le camme determinano la chiusura dei contattori corrispondenti attraverso un opportuno leveraggio mentre l'apertura è comandata da un'apposita molla. Torniamo un attimo al servomotore:questo funziona ad aria compressa che agisce all'interno di un cilindro dove muove (qui semplifico, caro Esposito perchè non vorrei averla sulla mia coscienza :lol: :lol: :lol: )tronchi a diametro differente, un doppio stantuffo,un asta a cremagliera un pignone e l'albero delle camme e ancora uno stantuffo per l'arresto del doppio stantuffo quando questo è in azione in una posizione intermedia e quindi di tutto l'albero a camme" .

Questa è solo una descrizione sommaria del combinatore ....Se vuole sono disposto a tornarci!

8) Anche questa apparecchiatura si trova in cabina AT. Ma torniamo al nostro circuito! Avevo scritto delle 3 combinazioni dei motori...Passando tra una combinazione e l'altra, il periodo di transizione si effettua,come già descritto,senza l'apertura degli interruttori di linea e in questo modo il locomotore sviluppa ancora la sua forza di trazione. (qui semplifico,ancora, per farle digerire meglio la cosa) . Una successione di manovre nei periodi di transizione comporta che dopo la reinserzione di tutte le resistenze di avviamento del reostato si ha :

a) La chiusura in corto circuito dei motori da commutare e la contemporanea inserzione fra linea e terra degli altri gruppi di motori
b)L'apertura del suddetto corto circuito.
c) Il collegamento a terra dei motori commutati
d)Il collegamento alla linea dei suddetti motori

Da notare che gli indotti dei motori ( la parte che nel motore che gira)ricevono sempre una tensione maggiore rispetto a quella che alimenta le bobine degli induttori. Sugli induttori sono derivati alcuni circuiti di shunt per ottenere l'indebolimento di campo. Gli shunt sono costituiti da resistenze ohmmiche (0,20 ohm)per ciascun motore inserite a mezzo dei contattori pneumatici 33, 35, 37, 39 per la prima posizione con riduzione del campo del 25% mentre in seconda posizione (contattori chiusi 34, 36, 38, 40) si ha un indebolimento di campo pari al 35% circa. Su altre serie di locomotori, gli shunt sono realizzati in maniera diversa...

9) E' rimasto di spendere due parole sull'invertitore di marcia che si trova anche lui in cabina AT. L'inversione di marcia è ottenuta cambiando il senso della corrente nei circuiti di campo dei motori. Gli induttori dei motori sono sempre disposti a valle degli indotti e collegati permanentemente in coppie per i motori 1-4 e 2-5 mentre per motori 3 e 6 sono indipendenti in modo da poterli inserire separatamente in gruppi diversi nella combinazione di Serie-Parallelo. All'invertitore di marcia fanno capo 4 circuiti di campo separati connessi con i rispettivi circuiti d'armatura attraverso 8 contatti mobili a coltello a 2 posizioni. A queste due posizioni corrispondono 2 opposti sensi di corrente che stabiliscono le due direzioni di marcia. Anche in questo caso, il movimento dell'invertitore è prodotto da un servomotore ad aria compressa a due posizioni azionato da 2 elettrovalvole.

10) Infine in cabina AT si trova il quadretto con i coltelli di esclusione dei motori di trazione in caso di guasto. L'esclusione avviene per coppie di motori 1-4 e 2-5 separatamente per i motori 3 e 6.

Caro Esposito se è sopravvissuto le spetterebbe la descrizione del circuito a bassa tensione B.T. e delle altre apparecchiature che costituiscono i servizi ausiliari del locomotore....

Saluti

Max RTVT


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: venerdì 11 novembre 2016, 2:10 
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Oh,ovviamente non mi riferisco a Stefano Minghetti che saluto :D

Max RTVT


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: sabato 12 novembre 2016, 10:28 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
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marchetti625 ha scritto:
Ciao Giancarlo! :lol: Che dici riusciamo a spiegare al gentile Sig. Esposito lo schema di principio di funzionamento dei locomotori


Vedo che anche nei confronti di Luciano, che si è posto con te con umiltà e voglia di apprendere, ti eserciti con la tua solita supponenza e saccenza da professore. Che classe :?


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: sabato 12 novembre 2016, 20:50 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
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"Istruzione sulle Locomotive elettriche" gr. E626 (015-099) ed E626(100-...)
Edita dal Ministero delle Comunicazioni Ferrovie dello Stato Servizio Materiale e Trazione Ufficio studi locomotive anno 1934 -XII.


Caro Sig. Esposito Ci tenevo a precisarle che la mia "supponenza e saccenza :lol: :lol: :lol: " derivano dalla lettura di questa istruzione alla quale mi sono permesso di omettere per il momento quanto descritto a proposito dei circuiti di blocco e di altre descrizioni interessanti sulle quali potremmo tornare magari a corredo di foto di alcuni particolari dei dispositivi montati su queste locomotive. Lei, per caso si è sentito "offeso o umiliato"da quanto le ho scritto? :roll:


Max RTVT


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: lunedì 14 novembre 2016, 9:25 
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Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 16:07
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marchetti625 ha scritto:
Lei, per caso si è sentito "offeso o umiliato"da quanto le ho scritto? :roll:


Ma che scherziamo? Perché mi dovrei sentire "offeso ed umiliato"? Tutt'altro!

Ringrazio nuovamente marchetti625 e ste.klausen21 per le spiegazioni che mi hanno fornito e la pazienza dimostrata nell'illustrare il funzionamento degli apparati di trazione delle E626. Pazienza e rispetto che non ho trovato in altre occasioni. Come ho già scritto, nella vita non mi occupo né di ferrovia, né di apparati elettrici di potenza.

Quindi a chiunque abbia la pazienza e la voglia di spiegare il come ed il perché circa i locomotori, gli apparati di stazione ed il segnalamento porgo i miei sentiti ringraziamenti. Nessuno è nato imparato e la buona parte di chi, come me, è appassionato di ferrovia sa zero circa gli aspetti di quest'ultima ed in molti casi si limita semplicemente a guardare.

Chiuso l'off-topic.

Per il resto sto ancora cercando di capire per bene il funzionamento, così come spiegato da marchetti625, delle apparecchiature di trazione. :D Molto interessante il discorso sull'albero a camme per la commutazione del circuito sulle configurazioni serie, serie-parallelo e parallelo. Aspetto da me completamente trascurato, ma essenziale per il corretto utilizzo del locomotore.

Prendo appunti ed attendo la spiegazione sui circuiti ausiliare a BT, sempre quando marchetti625 o ste.klausen21 avranno voglia e tempo di spiegarmelo.

Grazie ancora a tutti.

Saluti
Luciano


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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: martedì 15 novembre 2016, 0:35 
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Iscritto il: martedì 14 marzo 2006, 7:00
Messaggi: 1656
Un bel corso sulla E.626 non sarebbe male


Allegati:
E.626.Corso istruzione Archivio WalterBonmartini.forum2G...j.pg.jpg
E.626.Corso istruzione Archivio WalterBonmartini.forum2G...j.pg.jpg [ 75.44 KiB | Osservato 8881 volte ]
Copyrigt-E.626.005 in manovra a Roma.archivio WalterBonmartini foto walterBonmartini.jpg
Copyrigt-E.626.005 in manovra a Roma.archivio WalterBonmartini foto walterBonmartini.jpg [ 23.44 KiB | Osservato 8881 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: La E626 266 di nuovo guasta
MessaggioInviato: martedì 27 dicembre 2016, 15:43 
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Iscritto il: mercoledì 21 dicembre 2016, 20:37
Messaggi: 682
Bravi. Ottima descrizione. Me la sono letta tutta d'un fiato.

Ringrazio cmq i signori qui sopra,
che con la loro dovizia di particolari mi hanno fatto tornare indietro nel tempo, nel rammentare per un attimo le oscillazioni del busto su panchetta di legno, spesso derivanti dai serpeggi infiniti delle macchine di certi DL (solo di alcuni).

Un saluto


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