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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: giovedì 27 ottobre 2016, 22:24 
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Grazie nanniag (ed anche snajper) per le informazioni sulle acciaierie.
Si comincia a capire che quegli impianti, così strani, sgraziati, enormi e, per certi versi, preoccupanti, hanno una notevole bellezza tecnica.

nanniag, belle le tue foto.

Ma, ora che molti altiforni sono stati dismessi, dove viene prodotto il grosso dell' acciaio ?
In paesi più economici oppure sempre da noi, ma con sistemi diversi ?


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: giovedì 27 ottobre 2016, 22:48 
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ste.klausen21 ha scritto:
Grazie nanniag (ed anche snajper) per le informazioni sulle acciaierie.
Si comincia a capire che quegli impianti, così strani, sgraziati, enormi e, per certi versi, preoccupanti, hanno una notevole bellezza tecnica.

nanniag, belle le tue foto.

Ma, ora che molti altiforni sono stati dismessi, dove viene prodotto il grosso dell' acciaio ?
In paesi più economici oppure sempre da noi, ma con sistemi diversi ?


Stefano Minghetti

Ad entrambe le domande si dovrebbe rispondere sì.
Il "dio mercato" ha reso antieconomico in occidente il cosiddetto "ciclo integrale", da minerale a finito, ma da qualche parte il metallo pur deve venire. Addirittura le famose acciaierie di Pittsburgh sono spartie (dicono che siano state preservate sei ciminiere per ricordare il passato industriale della città).
In alcuni casi si lavora riciclando i rottami, in impianti più piccoli e con forni elettrici.
Tuttavia, se la situazione internazionale dovesse degenerare? Con la crisi del 1929 le industrie erano spesso in stand-by, ma c'erano: allo scoppio della guerra sono tornate a funzionare. Se oggi (come a Thionville) al posto di un'acciaieria a ciclo integrale ci sono villette a schiera, in caso di un conflitto come si fa? Ricostruire tutto richede tempo, le industrie pesanti nascono già grandi. Questo è un motivo per cui, alla faccia della globalizzazione, sono dell'idea che ogni stato debba preservarsi una sia pur embrionale attività industriale pesante per far fronte ad eventuali difficoltà. Il problema è economico e politico, non tecnico.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: venerdì 28 ottobre 2016, 8:55 
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Ciao Stefano, tutti.
Dio che domandone...guarda io faccio lo spellafili e non ho la visione globale del mercato italiano, europeo e globale per dare una risposta esaustiva. Posso solo fare delle considerazioni.
Mi pare che in Europa ci sia una diminuzione (non una cancellazione tout court) della produzione di acciaio da altoforno, e contemporaneamente si mantiene la produzione di acciaio da rottame (con forno elettrico). Questo per motivi economici, per diversificazione del mercato e per aumento della produttività degli impianti. L'acciaio per carrozzeria è di un certo tipo e ha bisogno di un certo processo produttivo, l'acciaio per, che so, cuscinetti è diverso e ha bisogno di altri impianti. Quindi l'impianto è in funzione del prodotto. Alla VAS di Linz si fa acciaio per carrozzerie per auto Mercedes, Bmw e VW. Notate però che il carbone viene da Australia, Canada o Stati Uniti, il minerale di ferro da Kiruna.
L'aumento della produttività degli impianti, fa calare il numero di impianti necessari, quindi alcuni si possono chiudere. Inoltre, una acciaieria, soprattutto se a ciclo integrale, non è esattamente il massimo da avere in città. Qui è veramente pulito (in termini relativi) ma si vedono comunque ogni tanto nuvoloni rossi (ferro), neri (carbone), gialli (zolfo) e ci sono altri gas di scarto che non si vedono e non si odorano che non sono esattamente il massimo. Ma dobbiamo convivere con tutto questo, altrimenti il nostro mondo non esisterebbe così come lo vediamo adesso.
Io sinceramente direi che la produzione si è distribuita globalmente, sempre in funzione del prodotto e del costo finale. Un acciaio povero si compra in cina o india (e tra poco in africa) e qualcosa anche in Europa. La media qualità un po'dappertutto. L'alta qualità in Europa e nord America.
La ridistribuzione della produzione potrebbe spiegare la sovraproduzione attuale di acciaio, la sparizione di impianti sostanzialmente non graditi (ma necessari) in Europa.
Ecco, ho scritto un po' di getto, e ripeto, non sono un esperto. Spero di aver fatto passare il messaggio.

Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: sabato 29 ottobre 2016, 15:45 
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nanniag,

a domandona, hai dato una ... rispostona. Grazie per la tua spiegazione sulla produzione siderurgica.
Se ho ben capito, oltre alle dislocazioni per motivi economici o altro, c' è anche una certa diffusione del riciclo dell' acciaio.
Cosa possibile solo in presenza di tanto materiale già prodotto e pronto per il riuso.

Mi pare una buona cosa.

In caso di guerra, come paventato da snajper, potrebbero essere necessarie grandi quantità di acciaio ...
Ma credo che al giorno d' oggi, in caso di guerra, siano, invece, necessarie .. grandi quantità di bits, nonchè grandi quantità di denaro.

E' già successo, ed in tempi assai recenti, che siano state combatture battaglie o, addiritura guerre, sia sul lato informatico, sia sul lato economico.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: sabato 5 novembre 2016, 15:53 
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ste.klausen21 ha scritto:
In caso di guerra, come paventato da snajper, potrebbero essere necessarie grandi quantità di acciaio ...
Ma credo che al giorno d' oggi, in caso di guerra, siano, invece, necessarie .. grandi quantità di bits, nonchè grandi quantità di denaro.

E' già successo, ed in tempi assai recenti, che siano state combatture battaglie o, addiritura guerre, sia sul lato informatico, sia sul lato economico.


Stefano Minghetti

OT per OT...
Oggi si combatte con bit e soldi, ma se un giorno da ambo le parti ci si inca77asse sul serio e si passasse alla violenza?
Il termine escalation oggi non è molto usato in testi divulgativi di ambito militare ma temo fra di loro militari e loro superiori (i politici, sarebbero: mai una guerra viene voluta dai militari, la sola che mi ricordo sia nata da decisioni di militari fu nel 1982 quando dei militari governavano uno stato, quindi facevano da politici).
Dico solo una cosa a giustificazione del mantenimento di un embrione di industria pesante a ciclo integrale (non solo siderurgica): durante una guerra non è detto che si possano riciclare i rottami anche se in una guerra ne vengono prodotti in gran numero. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: martedì 29 novembre 2016, 21:13 
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Nello stesso periodo in cui si faceva un servizio simile a Trieste, ce n'era uno a Granite City (IL), Stati Uniti. Solo che era un pochino più su vasta scala:
https://www.youtube.com/watch?v=YXTXJoEGGW8
Da via Svevo si vedeva un solo carro e due locomotive ma tant'è.
Lì ce ne sono (o erano?) diversi. P. es. a Dolton (IL), 2013; dal minuto 9:00:
https://www.youtube.com/watch?v=NS_zdC-YwEc
Uno dei carri era sicuramente pieno, si vede il riflesso del carico fuso. Qui paiono intercalati dei carri di altro tipo, come per ridurre la massa lineare (gli americani su quella assiale non hanno certo problemi).
Qui a River Rouge (Michigan) 2010 (quando a Trieste si faceva, in scala ridotta, ancora qualcosa di simile):
https://www.youtube.com/watch?v=9vDf5TmvdcA
:shock: :shock: :shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: martedì 31 gennaio 2017, 21:27 
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Salve.
Non so se è stato già segnalato questo sito in cui si parla di un trasporto di ghisa fusa particolarmente lungo.

http://rixke.tassignon.be/spip.php?article1686&lang=fr

Saluti,
Riccardo


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: giovedì 2 febbraio 2017, 18:51 
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riccardo m ha scritto:
Salve.
Non so se è stato già segnalato questo sito in cui si parla di un trasporto di ghisa fusa particolarmente lungo.

http://rixke.tassignon.be/spip.php?article1686&lang=fr

Saluti,
Riccardo

Avevo trovato il disegno del carro, con quella forma così strana, ma non avevo capito (peraltro non so il francese) per quali motivi lo avessero costruito in quel modo. Grazie della segnalazione: adesso lo sappiamo. :wink:
Purtroppo non ho più il link al disegno in questione, ma dentro il serbatoio refrattario per la ghisa era squadrato e le pareti abbastanza spesse, era la "carrozzeria" a tenerlo assieme contro la spinta del metallo fuso. E dopo tutto il viaggio, la temperatura era calata di appena qualche decina di gradi... :shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: sabato 4 febbraio 2017, 10:36 
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https://www.youtube.com/watch?v=LBR37Lw0zEY

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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: martedì 7 febbraio 2017, 19:17 
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Salve.
Forse ti riferisce a questo disegno?
http://rixke.tassignon.be/spip.php?article1758&lang=fr

Riccardo


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: sabato 18 febbraio 2017, 23:58 
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Avevo trovato più grande il disegno a sfondo blu. Ed era un file piuttosto pesante. Non ricordo dove, forse nel forum francese di LR? Non so. Forse un link era lì, ma siccome non so il francese (avevo usato il traduttore di Bing, sbellicandomi nel leggere i risultati... :lol: :lol: ) non posso essere sicuro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2017, 16:40 
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Località: firenze
http://www.drehscheibe-online.de/foren/ ... sg-7880987

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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: mercoledì 23 agosto 2017, 21:34 
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Vale il ripescaggio della discussione, questo fa paura:
https://www.youtube.com/watch?v=_9_In4JYMqA
Guardate come scantona e cosa viene fuori. Ma curare il binario visto cosa ci passa... no?
Idea per modellismo: non è poi così assurdo usare una locomotiva a due cabine:
https://www.youtube.com/watch?v=c9fx_EmzTtk
Stesso posto: El Valle, Asturie.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2017, 12:25 
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Mi riallineo perche' sono reduce dalla visita del museo di Mulhouse dove c'e' uno du questi carri. Non enorme devo dire ma interessante di sicuro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa
MessaggioInviato: martedì 29 agosto 2017, 17:05 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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ferrante ha scritto:
Mi riallineo perche' sono reduce dalla visita del museo di Mulhouse dove c'e' uno du questi carri. Non enorme devo dire ma interessante di sicuro.

Quello è proprio il tipo riprodotto da Lima. C'è ancora (mi avevano detto che nel 2000 c'era) sul terrazzino la teca con dentro la CC14000 e il carro siluro in 1/87?


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