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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: D 449
MessaggioInviato: mercoledì 13 maggio 2020, 16:43 
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Iscritto il: domenica 11 agosto 2019, 19:11
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Salve a tutti.

Qualcuno sa che fine hanno fatto le D 449 (D343 ricostruite) ?


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 Oggetto del messaggio: Re: D 449
MessaggioInviato: venerdì 15 maggio 2020, 17:21 
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Iscritto il: venerdì 7 dicembre 2007, 19:06
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Località: TS, nel mitico nord-est :-)
Sì..........
Scatolette di tonno e di simmental e lattine di coca cola.

8)


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 Oggetto del messaggio: Re: D 449
MessaggioInviato: venerdì 15 maggio 2020, 21:25 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Taurus484 ha scritto:
Sì.......... Scatolette di tonno e di simmental e lattine di coca cola

Chiodo fisso ?

Ma, prima o poi, anche i chiodi finiscono in fonderia !

Chiedersi che fine ha fatto una locomotiva, è interessarsi di storia.
Poi, se a tè la storia dà fastidio, è perché non hai avuto modo di apprezzare il fatto che quelli che ci hanno preceduto, non erano più tonti di noi, ma semplicemente partivano da condizioni diverse. Solitamente, più difficili.

Pensa solo che :
- ora ci sono disponibili molti rottami di ferro e acciaio (non solo locomotive, ma anche automobili, anche la tua Volkswagen, prima o poi ci finirà). Le fonderie più semplici (!) hanno una tazza (crogiolo) che riempiono di rottami ferrosi. Poi calano una piasta con tre elettrodi. Questi sono collegati direttamente al secondario di un trasformatore trifase da svariati MW (saprai che sono Megawatt). Che succede ? Nei rottami scorre una forte corrente che, per effetto Joule, li scalda fino a farli fondere
- negli anni '90 del secolo scorso erano ancora in attività molte acciaierie con altoforno, poi dismesse e sostituite da quelle sopra. Però, prima che fossero disponibili grandi quantità di rottami, la via era quella degli altiforni. Dall' alto veniva inserito carbone, minerale di ferro e, mi pare, sassi di calcare. Con una reazione chimica al di fuori della mia maneggiabilità, si riusciva ad innescare un processo di combustione col carbone che liquefaceva il ferro. Entro il ferro andava anche un po' di carbone, dando il tenore all' acciaio. Da una apertura inferiore, ma non sul fondo, si spillava il metallo fuso. Lo si fa ancora, dove ce l' hanno

Ecco, se i nostri antenati, o parenti un po' più avanti con l' età, non si fossero sacrificati con sistemi complicati, scomodi e anche pericolosi, oggi non staremmo così bene come stiamo.
La storia, e l' archeologia industriale, servono anche a questo.

Così, frà 100 anni, qualcuno osserverà in un museo un' automobile come quella che hai oggi, e immaginerà che ci fosse qualcuno che la usava, pensando a tutte le limitazioni che quelle di frà 100 anni non avranno.

Tornando in tema :
viewtopic.php?f=20&t=73510&p=725205&hilit=d449#p725205

viewtopic.php?f=16&t=72305&hilit=d+449

viewtopic.php?f=43&t=86545&p=890540&hilit=d449#p890540
pag. 15 :
"Ma...ho visto che è presente, completata, una d449 (la locomotiva fantasma)??? Possibile? E' forse quella del sig. DONZELLO????"

Cercando sia "D449", sia "D449".


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: D 449
MessaggioInviato: sabato 16 maggio 2020, 5:38 
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Iscritto il: venerdì 7 dicembre 2007, 19:06
Messaggi: 842
Località: TS, nel mitico nord-est :-)
Sig Stefano ne sapete una più del diavolo! Pure gli altoforni sapete!
Però havete visto che ho ragione io... la 449 è stata trasformata in lattine proprio...

ML


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 Oggetto del messaggio: Re: D 449
MessaggioInviato: sabato 16 maggio 2020, 9:51 
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Iscritto il: domenica 19 agosto 2012, 10:50
Messaggi: 53
Non hai letto tutto vedo, le 2 D449 e il D343 2016 erano passate a RFI per la trazione di treni diagnostici, non sono state demolite.
Saluti Massimiliano


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