Duegieditrice.it
https://forum.duegieditrice.it/

Domanda tecnica su E402A
https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=16&t=10658
Pagina 1 di 1

Autore:  caracalla [ martedì 26 dicembre 2006, 20:38 ]
Oggetto del messaggio:  Domanda tecnica su E402A

Rivolgo a tutti gli appassionati e in particolar modo ai macchinisti e tutti coloro che lavorano in AnsaldoBreda che frequentano questo forum, la seguente domanda:

In una ipotetica accelerazione da 0 a 200km/h, quanti salti di frequenza subiscono i motori della E402A e a quali velocità?

Sarà tosta rispondere, ma vi ringrazio lo stesso anticipatamente!

Ciao :wink:

Autore:  marco_58 [ mercoledì 27 dicembre 2006, 11:07 ]
Oggetto del messaggio:  Domanda tecnica su E402A

In tutti i motori comandati tramite inverter non esistono salti di frequenza (salvo utilizzi molto particolari e rari, quasi esclusivamente in ambito industriale, e comunque voluti e programmati nella lociga di gestione dell'inverter).
Teoricamente la frequanza varia dal minimo al massimo con continuità, quindi misuarandola con il frequenzimento si leggono anche i decimali.
Teoricamente solo in virtù del fatto che essendo gli inverter a gestione digitale il valore analogico, ovvero numerico puro (esempio da 0,00 a 400,00), è scomposto in tanti punti equivalenti alla risoluzione in bit dei compomenti elettronici utilizzati (normalmente si va da minimo di 256 bit ad un massimo di 32 bit) le risoluzioni più utilizzate sono 10 e 12 bit.
quindi nel caso di risoluzioni a 16 bit il valore 0,00- 400,00 (0-40000) è diviso in 32768 punti = 0,01220703125 Hz.
Poi all'atto pratico durante il funzionamento reale, magari si misurano solo i decimali di Hertz, ma qui entriamo in un argomento troppo vasto e diversificato.
Saluti Marco

Autore:  caracalla [ mercoledì 27 dicembre 2006, 13:58 ]
Oggetto del messaggio: 

Ciao Marco, ti ringrazio per la tua risposta completa e chiara; grazie a questa ho capito di aver formulato male la mia domanda.... :cry:
Sicuramente ho utilizzato un termine generico, che non si addice a ciò che realmente volevo sapere; proverò a rispiegarti meglio cosa intendevo per "salti di frequenza" :D

Esistono rotabili che hanno un particolare suono dei motori di trazione; in particolare mi riferisco ai Taf, ETR500 PLT e, appunto , la E402A....
La particolarità di cui parlo è che sia fuori che in cabina si percepisce nettamente la sequenza in fase di accelerazione dei vari "stadi" o "salti" di rapporto che ricordano molto le cambiate da F1 per la rapidità con cui avvengono.....in pratrica sembra di sentire un treno che ha un cambio sequenziale con diversi rapporti, che però da quel che ho visto sono definiti in funzione del rapporto di trasmissione e potenza rotabile.
Pertanto indipendentemente dalla accelerazione, tali "cambi di frequenza" ( così li avevo genericamente chiamati) rimangono "fissati" in un certo numero e ad ogni salto corrisponde una velocità....

E quindi volevo sapere quante "cambiate" o "marce" ( perdona il gergo da ignorante) :D aveva la 402A e ad ogni cambio marcia che velocità corrisponde.....

Sperando di essermi spiegato bene, ti ringrazio ancora.
Se lo desideri ti posso inviare per mp una registrazione che spiega anche meglio tutto quello che ho detto!

Fammi sapere!!

Ciao ciao :wink:
Fabio

Autore:  marco_58 [ mercoledì 27 dicembre 2006, 20:28 ]
Oggetto del messaggio:  Domanda tecnica su E402A

Fabio,
il rumore che si sente dai motori trifasi delle locomotive dipende da più fattori, i principali sono:
- la forma costruttiva del motore
- la velocità dell'aria che vi circola dentro (anche i ventilatoro sono comandati da inverter) *
- la frequenza di pilotaggio dei motori
- lo sforzo che stanno facendo i motori
- la corrente che in quel momento stà circolando negli avvolgimenti
- la tensioine con cui sono alimentati i motori in quel momento.

* I motori comandati da inverter devo avere una temperatura la più costante possibile.

In alcuni casi i suoni escono dalla gamma dell'udibile, quindi sembra che vi siano dei salti di frequenza.

Giusto per curiosità ed in ambiente industriale, quando si collega per la prima volta un motore ad un inverter occorre fare le procedure di riconoscimento, ovvero l'inverter pilota il motore con segnali particolari in modo da riconoscerne le caratteristiche e quindi fara l'auto impostazione di alcuni parametri.
Orbene durante queste procedure alcuni fabbricanti inviano al motore delle frequenze tali e per cui il motore emette dei segnali sonori pari alle frequenze fondamentali delle note musicali.
Carino ma puro divertimento dei progettisti.

Saluti Marco

Autore:  caracalla [ mercoledì 27 dicembre 2006, 21:00 ]
Oggetto del messaggio: 

Marco, Grazie mille per queste interessantissime informazioni! :D
Quindi ora ho capito il vero "perchè" della melodica sequenza che emettono in fase di avviamento le TAURUS....
Tu le hai mai sentite?

Ciao :wink:

Autore:  marco_58 [ mercoledì 27 dicembre 2006, 21:44 ]
Oggetto del messaggio:  Domanda tecnica su E402A

No non le ho ancora sentite, sono già due anni che non passo dall'Austria, o comunque dalle loro zone operative.
Ma non c'è di che preoccuparsi, sicuramente presto saranno di casa anche in Italia.

Saluti Marco

Autore:  Ale Sasso [ giovedì 28 dicembre 2006, 19:01 ]
Oggetto del messaggio: 

Uhm... non sono ancora convinto! (alzo la manina...)

No, perché il suono cui caracalla fa riferimento, le classiche "note", è quello caratteristico delle diverse frequenze di lavoro dell'inverter. In altre parole sono appunto gli inverter a ronzare, non i motori.

Ma lì mi fermo perché non posso parlare della materia: sono circondato!

Autore:  Lirex [ venerdì 29 dicembre 2006, 8:56 ]
Oggetto del messaggio: 

Nell' inverter di trazione durante la fase di avviamento si attua una strategia detta "a coppia costante". Viene generata una frequenza principale bassissima che "accompagna" il motore nella sua accelerazione e sovrapposta a questa una frequenza di modulazione nel campo delle frequenze foniche che scava nella forma d'onda principale dei buchi che hanno lo scopo sia di dare la forma simil-sinusoidale che di variare la tensione applicata a i motori.
Questa modulazione ( io questi impulsi li chiamo "pispoli"), è normalmente generata con variazione a gradini, sia per semplicità progettuale che per cercare di non interferire con eventuali frequenze del segnalamento. Man mano che la loco accelera, la tensione ai motori deve essere aumentata e quindi viene variata la frequenza di modulazione, da un valore più basso ad uno più alto, con una scala più o meno musicale.
Il rumore o "la musica" ( sentire la Taurus.... è da pelle d'oca....) è dovuto agli elementi induttivi presenti nel circuito, o meglio, a tutti quei pezzi di conduttore fissati rigidamente, che, quando sottoposti a brevissimi impulsi di forte corrente, in presenza di un pur minimo campo elettomagnetico circostante sono sottoposti a forze ( mai sentito parlare di Lorentz... ?) che li mettono in vibrazione alla frequenza della modulazione od alle sue armoniche.
Alla fine ne risulta un suono che proviene principalmente dagli inverter, o meglio da eventuali sue induttanze in uscita, e dai campi dei motori, in minima parte, anche perchè qui la forma d'onda risulta meno irregolare.
Non c'è una relazione fissa velocità-cambio di suono, perchè tutto dipende dalla forza di trazione impostata, dalla massa trainata ecc.
C'è comunque differenza anche tra le macchine a GTO e quelle ad IGBT, in quanto in questi ultimi si possono usare frequenze più elevate.
ciao

Pagina 1 di 1 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Duegi Editrice - Viale Francia, 7, 35020 Ponte S. Nicolò (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttori di testata: Gianfranco Berto - Franco Tanel. Registro Operatori della Comunicazione n° 1199. Partita iva IT 01116210293 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice