Duegieditrice.it
https://forum.duegieditrice.it/

FS 735
https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=16&t=12629
Pagina 1 di 1

Autore:  mallet [ mercoledì 28 febbraio 2007, 9:42 ]
Oggetto del messaggio:  FS 735

Sul numero 180 - novembre 2004 - di TT è apparso un interessante articolo sulle locomotive a vapore del gruppo FS 735.
Articolo interessante, lo ripeto, però qualcosa non mi quadrava.
Si afferma, infatti, che le forniture di tali macchine, avvenute nel corso della prima guerra mondiale, furono le seguenti:
una prima commessa di 105 macchine, poi aumentate a 115, fatta dalle FS nel 1916 all'americana ALCO. Di queste, 7 unità andarono perdute a seguito del siluramento della nave che le trasportava.
Si afferma poi che nel 1918 venne fatto un secondo ordine allo stesso costruttore per ulteriori 285 unità. Alla fine, senza considerare quelle affondate, l'intero gruppo era costituito da 293 macchine.
Tali affermazioni sono pari pari ricavate dal libro di Cornolò sulle locomotive a vapore delle FS.
Ma a me le cose non tornavano. Una ricerca sulle relazioni aziendali annuali delle FS di quegli anni nonchè su altre pubblicazioni e tramite contatti con esperti degli USA mi ha permesso di trovare come effettivamente andarono le cose.
Nel luglio 1916 vennero fatti, a breve distanza l'uno dall'altro, due ordini alla ALCO, il primo per 60 macchine e il secondo per altre 40, per cui erano 100 locomotive nel complesso.
La ALCO assegnò i seguenti numeri di costruzione ai due ordini:
56789-56848 = 735.001 - 735.060
57382-57421 = 735.061 - 735.100
.
Come effettivamente riportato nell'articolo 7 macchine non giunsero mai in Italia ed erano le 735.094 - 735.100 (n.d.c. 57415-57421), per cui il gruppo 735, in origine previsto di 100 unità, era rimasto a sole 93. Pertanto non avvenne alcuna rinumerazione di quelle già arrivate.
A guerra conclusa o quasi le FS, con ordinazioni del 14 ottobre 1918 e del 10 maggio 1919, ordinarono ulteriori 300 macchine, suddivise in due lotti di 150 unità ciascuno. Diversamente da quelle già fornite, che erano state costruite nello stabilimento di Schenectady (NY) della ALCO, queste vennero dirottate alla canadese Montreal Locomotive Works (MLW) di Montreal (Que.), casa affiliata alla statunitense ALCO, con la quale aveva una numerazione comune della produzione.
Per coprire il buco lasciato dalle 7 macchine affondate le FS fecero ripartire la numerazione da 735.094 e non da 735.101 per cui si ebbero due unità comprese tra 735.094 e 735.100.
A queste macchine di ultima ordinazione la ALCO/MLW assegnò la seguente numerazione:
60583-60732 = 735.094 - 735.243
60733-60882 = 735.244 - 735.393
.
La fornitura del primo di questi lotti avvenne entro la fine del 1919, primi mesi del 1920 mentre quelle dell'ultimo lotto arrivarono entro il 1920.
Il fatto che non ci sia interruzione tra la penultima e l'ultima fornitura fa pensare che già da subito le FS presentarono un'opzione per ulteriori 150 macchine dopo le precedenti, opzione che si concretizzò solo nel 1919.
Per quanto riguarda invece la loro vita operativa presso le FS non ho alcuna osservazione da fare al riguardo ma a me interessa soprattutto la produzione dei mezzi di trazione.
Ancora una cosa non sono riuscito a scoprire: su che nave erano imbarcate le 7 unità perdute, che bandiera aveva la stessa, in che data e in quale posizione venne affondata.
Nessuno di voi è un esperto/appasionato di navi? Io si, ma ancora non ho fatto molte ricerche in questo campo.
Comunque ogni ulteriore informazione è ben gradita.
Saluti

Autore:  Zio Beppe [ mercoledì 28 febbraio 2007, 12:52 ]
Oggetto del messaggio: 

I dati riportati nell'articolo non possono che essere univoci con quanto scritto da altri poichè le uniche informazioni al riguardo in ambito FS sono quelle e purtroppo non ce ne sono altre.
Adesso non ci sono piu' neanche quelle poichè qualcuno in ambito FS ha pensato bene di mandare tutto al macero!!
Sono felice che tu abbia scoperto queste verità ma ti faccio presente che le 735 furono 393 e non 293....
Per quanto riguarda la storia del piroscafo che le trasporatava ed altro non ci sono dati al riguaro contrariamente a quanto invece avvenuto in analogia per alcune 736 , però la loro storia era piu' recente e poi vennero recuperate.
Magari qualche fonte americana potrebbe rintracciare questo interessante dato.
Cordialmente.

Autore:  mallet [ mercoledì 28 febbraio 2007, 13:16 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie per la correzione, eppure avevo letto e riletto ma scappa sempre qualcosa.
Visto che nessuno è perfetto mi permetto di sottolineare che nella risposta c'è scritto "riguaro" invece che "riguardo".

Proverò a cercare circa il piroscafo che le trasportava. O su qualche testo (c'è qualcosa anche in italiano) o, più facilmente, su qualche opera in inglese, oppure su internet qualcosa dovrà saltare fuori. Per fortuna che altri Paesi sono un po' più civili del nostro!
Saluti

Autore:  Ale Sasso [ giovedì 1 marzo 2007, 14:31 ]
Oggetto del messaggio: 

...solo per un plauso ed un pubblico ringraziamento alla meritoria opera di mallet.
Ormai gente disposta a fare ricerche bibliografiche serie e minuziose se ne trova poca.

Autore:  mallet [ venerdì 2 marzo 2007, 21:35 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie Ale,
messaggi come il tuo mi fanno venir la voglia di continuare nelle ricerche anche se molte volte mi domando se effettivamente possano interessare a qualcuno. Io vedo che argomenti simili su riviste e forum stranieri sono considerati tantissimo e spesso si ha ampia partecipazione di iscritti. In questo Paese invece si preferisce scrivere stronzate e dimostrare ignoranza. Basta leggere una buona parte dei messaggi finora apparsi su questo forum.
Comunque, tornando al discorso, posso dire che siamo ancora ben distanti dal poter concludere le ricerche sul parco trazione italiano.
Saluti

Autore:  G-master [ venerdì 2 marzo 2007, 22:04 ]
Oggetto del messaggio: 

A proposito, quante ne sono rimaste? E' incredibile che un gruppo così numeroso abbia pochissime superstiti.

Autore:  Benedetto.Sabatini [ sabato 3 marzo 2007, 0:25 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
In questo Paese invece si preferisce scrivere stronzate e dimostrare ignoranza.


può darsi, ma i thread pieni di stronzate li cancello, il tuo invece l'ho copiato, incollato e conservato in un angolino del mio hard disk.

Autore:  G-master [ domenica 4 marzo 2007, 20:41 ]
Oggetto del messaggio: 

Sarà. Io però sono ancora curioso di sapere se di 735 ce ne sono ancora a parte quella di Pietrarsa e quella del MFP.

Autore:  ambro [ lunedì 5 marzo 2007, 9:10 ]
Oggetto del messaggio: 

Purtroppo le uniche rimaste sono quelle due.
Fino al 1985 esistevano accantonate a Milano Sm. altre tre 735, n. 117-160-311, in condizioni pietose.

Autore:  mallet [ lunedì 5 marzo 2007, 9:14 ]
Oggetto del messaggio: 

Sul numero 180 di TT, sul quale è stato pubblicato l'articolo relativo alle 735, c'è la tabella con riportate le date di demolizione di ogni singola macchina. Basta guardare e si ricava la risposta.
Saluti

Autore:  caimano656.023 [ giovedì 13 marzo 2014, 19:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: FS 735

la nave che trasportava le 735 che venne affondata dagli U-BOOT era la washington, ed è colata a picco al largo di portofino il 3 maggio 1917, certo 7 anni per una risposta sono molti... ;)

Pagina 1 di 1 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Duegi Editrice - Viale Francia, 7, 35020 Ponte S. Nicolò (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttori di testata: Gianfranco Berto - Franco Tanel. Registro Operatori della Comunicazione n° 1199. Partita iva IT 01116210293 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice