Egregi Signori,
quale autore dell'articolo citato posso dare alcune informazioni.
1. "Ingegneria ferroviaria" è rintracciabile in molte biblioteche italiane (per i collegamenti ai cataloghi cf
http://www.aib.it), presso il Collegio ingegneri ferroviari italiani che ne è l'editore (
http://www.cifi.it) e presso i molti soci che la ricevono, tra i quali io.
Incidentalmente ricordo che poiché al Collegio possono iscriversi sia gl'ingegneri (soci ordinari) sia i non-ingegneri (soci aggregati), spero che molti appasionati come me non-ingegneri si iscrivano.
2. Nell'articolo ho citato, in bibliografia, le fonti archivistiche e a stampa utilizzate. In particolare lì è stata riprodotta una vista di fianco di fonte RM, che può essere utile.
3. Altri dati apariranno su un articolo proposto a "I treni", già accettato dalla Direzione.
4. Le SFCS 1-4 e successive sono nipoti delle Sampierdarena e Alessandria: alcune parti erano comuni e interscambiabili.
5. Per ragioni richiamate nell'articolo in corso di pubblicazione è probabile che lo schema di verniciatura delle nostre SFCS 1-4 fosse analogo a quello della SFAI.
6. Poiché finora ho trovato poco, la ragione per cui scrissi i due articoli fu proprio quella di sollecitare altri a trovar notizie, disegni e fotografie.
Grazie dell'attenzione.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Distinti saluti, Alessandro Crisafulli