Oggi è mercoledì 22 ottobre 2025, 0:45

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 13 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: 1°, 2°, 3° classe e sociologia
MessaggioInviato: domenica 20 gennaio 2008, 15:46 
Non connesso

Nome: Fabrizio Baroni
Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 13:46
Messaggi: 714
Località: Pianeta Venere - Firenze Nova
mi piacerebbe sapere come erano distribuite in percentuale i posti nelle carroze delle tre classi fino al '56 e come lo sono oggi quelli delle due classi. per quanto ne so le antiche tre classi avrebbero dovuto corrispondere alle tre classi sociali nobiltà-borghesia-popolo, quindi c'è da aspettarsi che le 3° classi fossero di più delle 2° e che queste ultime fossero di più delle 1°, ma quantificare non saprei. inoltre da delle foto d'epoca ho visto anche che la differenza di comodità tra la 1° e la 2° classe non era tanta, e che il vero salto era rispetto alla 3°.
ai giorni nostri quali sono le due classi sociali corrispondenti alla 1° e 2° classe? nel futuro c'è da aspettarsi l'abolizione delle due classi nei treni, oppure un ritorno della 3° classe?

fb


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 20 gennaio 2008, 16:17 
Non connesso

Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:25
Messaggi: 405
Località: Grosseto
Nel futuro c'è da aspettarsi l'abolizione del treno.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 20 gennaio 2008, 17:39 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 9 gennaio 2008, 14:51
Messaggi: 187
Località: TORINO
Infatti!! oggi non è più una questione sociale, ma di marketing!!
Le percentuali del passato le ignoro, ma il criterio è praticamente quello che dici tu: brav, induvinato!
Oggi succede che ti costringono a viaggiare dove e come vogliono loro! Faccio un esempio che forse esula dall'argomento (devi sapere che qui si fa presto a fare polemica e baruffare): su molti espressi da e per il Sud è stata abolita la 1° classe e se non vuoi viaggiare come le bestie costipate nei vecchi carri G, devi prendere la cuccetta (se riesci a prenotarla almeno un mese prima dalla data certa della partenza!!!). Altrimenti ci sono i "nuovi e più moderni" Eurostar (prima c'erano gli IC, ora hanno ridotto pure quelli!!!) che per "appena" poco più del doppio della spesa, ti portano quasi nella tua città, ma non in quasi la metà del tempo... attenzione!!!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 20 gennaio 2008, 18:00 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 9 gennaio 2008, 14:51
Messaggi: 187
Località: TORINO
Quindi, carissimo baroni, se vogliamo buttarla su un discorso squisitamente sociologico, non è più una questione di classe (a seconda delle possibilità, viaggi col culo su assi di legno, o sedili in similpelle o morbide poltroncine in velluto rosso) ma di condizioni da bestie o da esseri umani nonchè modalità "coatte" di viaggio... sono saltati tutti i criteri di una volta! (e non solo per le ferrovie: chi vuole intender, intenda...)
Meglio lasciare da parte certi discorsi (fuori luogo su questo Forum) e ritornare a giocarci con i treni, anzi... i nostri trenini...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 20 gennaio 2008, 18:11 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
Messaggi: 2425
Località: Vigonovo
La suddivisione non era quella dei tre stati che ricordiamo dalla storia della rivoluzione francese.

La suddivisione era per censo, ovvero quante palanche avevi.

A essere precisi ci fu anche una 4 classe, estremamente economica in cui a disposizione dei viaggiatori c'erano alcune panche, non si arrivava ai sedili.

Sulle percentuali dipende, dipende prima di tutto dai treni.

Qui in Italia ho visto solo la centoporte AB(C) 6???? in forza alla DTR Veneto e di cui puoi trovare fotografie nelle news del 2007 sul sito http://www.trenistorici.it e le corbellini ex seconda e terza classe.

La prima (realizzata negli anni '30 su un disegno del 19 secolo) ha perso la C con l'abolizione della III classe - i rotabili rimasero come seconde per brevi tragitti -, in questa carrozza il 50% della cassa è dedicato al salone di terza, 2 scompartimenti - più centrali - alla prima classe (12 posti) e due alla seconda (16) posti. La differenza tra seconda e prima è nell'uso del velluto in prima e della pelle in seconda per le poltrone, ed in una maggiore raffinatezza delle finiture (oltre al fatto che seconde e prime erano in scompartimento).

Nelle corbellini il 50% dello spazio è dedicato alle seconde.

Dai film di Don Camillo e dal Cornolò si vede che, prima dell'abolizione della terza classe la Veneta offriva servizio di terza e di prima con carrozze miste delle due classi. Le stesse carrozze, dopo l'abolizione della terza compaiono - nella parte iniziale del film "Don Camillo monsignore" - come di sola seconda.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2008, 21:00 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
Messaggi: 1512
Località: Venezia
Cita:
La suddivisione era per censo, ovvero quante palanche avevi.

A essere precisi ci fu anche una 4 classe, estremamente economica in cui a disposizione dei viaggiatori c'erano alcune panche, non si arrivava ai sedili.

Riducendo ai minimi termini: o palanche, o panche!

Mi racconta mio padre che grande fu l'incazzatura nel 1956: all'annuncio che sarebbe stata abolita la 3a classe, i pendolari di tutta Italia pensarono "vabbè, pagheremo di più l'abbonamento, ma in compenso abbiamo finito di viaggiare sulle panche di legno!"; invece, una bella mattina, ebbero la sorpresa di vedere arrivare in staazione... il solito treno, con le solite carrozze, con i soliti sedili di legno, solo che sulle porte, invece che "3" c'era scritto "2"... :evil:

Ciao
Andy


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 1°, 2°, 3° classe e sociologia
MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2008, 21:14 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
Messaggi: 1134
Località: Svizzera
baroni ha scritto:
mi piacerebbe sapere come erano distribuite in percentuale i posti nelle carroze delle tre classi fino al '56 e come lo sono oggi quelli delle due classi. per quanto ne so le antiche tre classi avrebbero dovuto corrispondere alle tre classi sociali nobiltà-borghesia-popolo, quindi c'è da aspettarsi che le 3° classi fossero di più delle 2° e che queste ultime fossero di più delle 1°, ma quantificare non saprei. inoltre da delle foto d'epoca ho visto anche che la differenza di comodità tra la 1° e la 2° classe non era tanta, e che il vero salto era rispetto alla 3°.

fb


A sfalsare il rapporto posti sul treno/classe economica corrispondente (i nobili non c'entrano.... il biglietto bisogna poterselo pagare!) c'erano 2 fattori:

- le classi piu' povere viaggiavano molto poco e, tranne che per emigrare, principalmente a breve raggio.
- le classi più ricche (aristocratici e ricca borghesia) invece avevano già una mobilità non molto minore a quella dell'attuale jet-set.

come conseguenza molti treni a lunga tratta erano 'sovradotati' (se non addiritura esclusivamente) in posti di classe superiore (le numerose miste 1/2 erano per i vagoni diretti, molto più frequenti delle 1/2/3), mentre che treni locali spesso avevano una sola vettura di 1 e una 2. classe (o una Mista) ed il resto della composizione era 3. classe.

sebastiano


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 1°, 2°, 3° classe e sociologia
MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2008, 23:19 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 9 gennaio 2008, 14:51
Messaggi: 187
Località: TORINO
sebamat ha scritto:
A sfalsare il rapporto posti sul treno/classe economica corrispondente (i nobili non c'entrano.... il biglietto bisogna poterselo pagare!) c'erano 2 fattori:

- le classi piu' povere viaggiavano molto poco e, tranne che per emigrare, principalmente a breve raggio.
- le classi più ricche (aristocratici e ricca borghesia) invece avevano già una mobilità non molto minore a quella dell'attuale jet-set.

come conseguenza molti treni a lunga tratta erano 'sovradotati' (se non addiritura esclusivamente) in posti di classe superiore (le numerose miste 1/2 erano per i vagoni diretti, molto più frequenti delle 1/2/3), mentre che treni locali spesso avevano una sola vettura di 1 e una 2. classe (o una Mista) ed il resto della composizione era 3. classe.

sebastiano


:shock: NO COMMENT... :shock:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 1°, 2°, 3° classe e sociologia
MessaggioInviato: giovedì 24 gennaio 2008, 13:25 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
Messaggi: 1134
Località: Svizzera
rokko656 ha scritto:
sebamat ha scritto:
A sfalsare il rapporto posti sul treno/classe economica corrispondente (i nobili non c'entrano.... il biglietto bisogna poterselo pagare!) c'erano 2 fattori:

- le classi piu' povere viaggiavano molto poco e, tranne che per emigrare, principalmente a breve raggio.
- le classi più ricche (aristocratici e ricca borghesia) invece avevano già una mobilità non molto minore a quella dell'attuale jet-set.

come conseguenza molti treni a lunga tratta erano 'sovradotati' (se non addiritura esclusivamente) in posti di classe superiore (le numerose miste 1/2 erano per i vagoni diretti, molto più frequenti delle 1/2/3), mentre che treni locali spesso avevano una sola vettura di 1 e una 2. classe (o una Mista) ed il resto della composizione era 3. classe.

sebastiano


:shock: NO COMMENT... :shock:



???? :?:

sebastiano


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: giovedì 24 gennaio 2008, 13:35 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 14:18
Messaggi: 2257
Località: VE - vicolo Corto n° 973
Molto interessante questa discussione. E' un problema che mi sono posto anch'io, magari in relazione alla composizione di un convoglio in scala. Secondo alcune teorie quindi i posti in terza classe sarebbero maggiori nei treni a corto raggio ed equidistribuiti nei treni a lunga percorrenza. In effetti, attualmente i treni regionali / locali non hanno quasi più la prima, tanto chi si muove per lavoro (pendolari) non ha bisogno della prima classe, sebbene a volte sia necessaria anche solo per trovare il posto a sedere.
P.S.: speriamo che non finisca in rissa questo thread!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: giovedì 24 gennaio 2008, 14:14 
Non connesso

Iscritto il: martedì 27 giugno 2006, 17:48
Messaggi: 1777
Località: Granducato di Toscana
Un esempio possono essere i rapidi R524 /525 a materiale ordinario Milano Napoli e VV (precursori del treno azzurro ) dove dal '50 era presente una sola carrozza di terza classe con limitazione minima di percorrenza Firenze ed oltre.
Da " Il Treno Azzurro "di L Voltan

Giancarlo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 10:39 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
Messaggi: 1134
Località: Svizzera
C'e' un bel fascicolo della MIBA 'Zugkompositionen' dedicato alla composizione di treni dell epoca 3 ed un altro per il periodo tra le 2 guerre e la loro trasposizione in modello (http://www.miba.de/verlag/15087237.htm).

Io ho il secondo (1920-1939) e l'ho trovato molto interessante.
Chiaramente é dedicato alle ferrovie germaniche, ma il trend non sarà stato molto differente in Italia.

P.es negli anni 30 tutta la rete di treni espressi FD (treni leggeri molto rapidi colleganti le principali città tedesche) era solo 1 +2 classe, come anche i treni di lusso della CIWL o Mitropa....

però i treni per le zone balneari avevano d'estate delle carrozze di 3. di rinforzo per i bagnanti. Dipende quindi sempre dal mercato da servire.

sebastiano


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 14:37 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
Messaggi: 2425
Località: Vigonovo
sebamat ha scritto:
P.es negli anni 30 tutta la rete di treni espressi FD (treni leggeri molto rapidi colleganti le principali città tedesche) era solo 1 +2 classe, come anche i treni di lusso della CIWL o Mitropa....


Idem in Italia, basta vedere l'elenco di carrozze sperimentali costruite da Piaggio su licenza BUDD

4 seconde
2 prime
2 bagagliai

2 convogli totali. Sopravvive solo un bagagliaio, il DUz 93000


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 13 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl