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Origini della vaporiera P7?
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Pagina 1 di 1

Autore:  Pik [ martedì 18 marzo 2008, 13:03 ]
Oggetto del messaggio:  Origini della vaporiera P7?

Una domanda agli specialisti del vapore a s.r.

La bella P7, conservata al Museo della Scienza & Tecnica a MI
www.photorail.com/phr0/esteroemusei/images/152200721
ebbe come ultimo impiego in Italia, se non erro, l'utilizzo sulla Trieste-Buje-Parenzo.
Sempre a memoria, mi pare che non facesse parte della dotazione iniziale di tale ferrovia, composta da sole Krauss 0-3-1 del tipo U.

Ecco la domanda: sapete in quale/i ferrovia/e austroungarica avesse fatto servizio precedentemente? :?:

Grazie, ciao!

Autore:  saint [ martedì 18 marzo 2008, 14:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Origini della vaporiera P7?

Pik ha scritto:
Una domanda agli specialisti del vapore a s.r.

La bella P7, conservata al Museo della Scienza & Tecnica a MI
www.photorail.com/phr0/esteroemusei/images/152200721
ebbe come ultimo impiego in Italia, se non erro, l'utilizzo sulla Trieste-Buje-Parenzo.
Sempre a memoria, mi pare che non facesse parte della dotazione iniziale di tale ferrovia, composta da sole Krauss 0-3-1 del tipo U.

Ecco la domanda: sapete in quale/i ferrovia/e austroungarica avesse fatto servizio precedentemente? :?:

Grazie, ciao!


C'e` un TTStoria sull'argomento.

Autore:  mallet [ martedì 18 marzo 2008, 17:12 ]
Oggetto del messaggio: 

Risposta per Pik:

Il buon vecchio Giulio Roselli ha scritto tre volumi sulla ferrovia a scartamento ridotto Trieste-Parenzo. Inoltre, sull'argomento esistono altre pubblicazioni e scritti apparsi nel tempo su numerose riviste.
Magari che altre linee/reti ferroviarie italiane fossero state trattate alla stessa maniera.
Senza contare che materiale si trova anche su internet, basta cercare e non aspettare che ti arrivi servito su un piatto d'argento.
Io potri darti la risposta a memoria ma sono curioso di sapere se ci arriverai da solo.
Per cui: datti da fare e cerca!
Saluti

Autore:  Pik [ mercoledì 19 marzo 2008, 15:08 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie ad entrambi per gli indizi, mi metto in caccia!
:arrow:

Autore:  A Federici [ giovedì 20 marzo 2008, 9:40 ]
Oggetto del messaggio: 

Ciao, Pik.
P sta per Parenzana, ad indicare che quelle macchine vennero progettate specificamente per la linea di Parenzo.
Una prima serie (se non sbaglio dalla P1 alla P3) fu progettata e costruita sotto l'amministrazione austriaca da Krauss, se non sbaglio nel '10-'12, una seconda, entrata in esercizio dopo il passaggio all'italia, fu realizzata su progetto austriaco dalle Officine Reggiane.
Se non sbaglio (qui sono veramente nel dubbio....) il progetto P fu poi ripreso dalla stessa Krauss che realizzò con alcune unità con lievi modifiche per le linee interne dell'Austria.

Antonio

Autore:  Pik [ giovedì 20 marzo 2008, 17:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie delle info, Antonio!
Non sapevo questa della P=Parenzana .
Ciao!

Autore:  mallet [ giovedì 20 marzo 2008, 21:00 ]
Oggetto del messaggio: 

Beh, non è proprio così.
Va premesso che tutti i tipi di locomotive a vapore a scartamento ridotto delle imperiali regie ferrovie statali (austriache) - kkStB - erano identificati da una lettera che stava ad indicare il capolinea principale della linea ferroviaria sulla quale era stato posto in servizio il primo esemplare.
Per limitarsi alla sola ferrovia parenzana, va ricordato che su questa linea vennero utilizzate soltanto locomotive del tipo U e del tipo P.
Il primo derivava da Unzmarkt, località della Stiria da dove si diparte la ancora esistente Murtalbahn. Il secondo derivava da Parenzo, terminale della Parenzana.
Di locomotive tipo U ne vennero costruite diverse decine, in gran parte dalla Krauss di Linz, filiale austriaca della più famosa Krauss di Monaco di Baviera. La prima unità fu la numero 8 della Murtalbahn che, successivamente, divenne U8 delle kkStB. Era stata costruita a Linz nel 1894 con il numero 3062. Il gruppo U era con rodiggio C1 (0-3-1) a vapore saturo con 2 cilindri e semplice espansione.
Per le necessità della Parenzana venne progettato un modello più potente con rodiggio D1 (0-4-1) a vapore surriscaldato con 2 cilindri e semplice espansione.
Nel 1911 vennero prodotte 3 macchine, sempre dalla Krauss di Linz, che assunsero la numerazione P1-P3 (n.d.c. 6494-6496) che pervennero alla Parenzana. Era prevista l'ulteriore costruzione di macchine del gruppo P ma la I G.M. fece tramontare il tutto. Nel primo dopoguerra, grazie alla disponibilità di molto materiale già pronto presso l'industria Krauss di Linz, le ferrovie italiane provvidero alla costruzione di ulteriori 6 macchine che vennero allestite dalle Officine Meccaniche Italiane di Reggio Emilia, le Reggiane, con i n.d.c. 114-119, tra il 1922 e il 1923; erano le P4-P9.
Nel 1926 anche le neonate ferrovie federali austriache, allora BBOe, acquistarono tre macchine del tipo P, ovviamente fornite dalla Krauss di Linz con i n.d.c. 1466-1468. Non esistendo ulteriori esemplari in Austria, vennero classificate P1-P3 e poste sulla Ruprechtshofen-Gresten.
Tornando in Italia, le P mantennero la numerazione ex austriaca e soltanto nel 1938, dopo la chiusura della Parenzana vennero inviate in Sicilia, previa trasformazione da 760 a 950 mm dello scartamento. Vennero riclassificate R402.001-R402.009 e demolite nel 1959. Si salvarono soltanto due unità: la P4, non ancora trasformata, che venne inviata in Jugoslavia e ivi rimase e la P7 che fece ritorno in fabbrica dalla Sicilia per la ritrasformazione a scartamento 760 in quanto destinata alla Jugoslavia (Bosnia). Grazie agli avvenimenti bellici del 1943 rimase occultata e dimenticata da tutti fino a quando non venne recuperata per il museo e dal 1967 si trova a Milano.
Saluti
Mallet
P.S.: Ma come si fa a non sapere queste cose!

Autore:  scartamentometrico [ venerdì 21 marzo 2008, 9:24 ]
Oggetto del messaggio: 

Vai a questo e trovi altre info e disegni:

viewtopic.php?t=1024&highlight=

Saluti,
sp

Autore:  Pik [ venerdì 28 marzo 2008, 9:32 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie molte a tutti per le abbondanti informazioni!

Jules Anatole (Mallet), se ho ben inteso le P4÷P9 furono assemblate dalle Reggiane su componenti forniti dalla Krauss Linz?



mallet ha scritto:
P.S.: Ma come si fa a non sapere queste cose!


Vero! :oops: :lol:

Autore:  mallet [ venerdì 28 marzo 2008, 16:46 ]
Oggetto del messaggio: 

Avendo anche collaborato, sia pure in maniera modesta, con l'autore dei volumi sulla Parenzana, non posso che confermare quanto già detto. Effettivamente la Krauss di Linz aveva già iniziato la costruzione di ulteriori locomotive serie P ma, finita la I G.M., l'assemblaggio e la finitura di quanto ancora mancava venne eseguita dalla O.M.I. di Reggio Emilia.
Senza polemica, ma devo purtoppo constatare ancora una volta che libri di argomento ferroviario, intendo quelli buoni, magari con poche immagini ma tante informazioni, tabelle e così via, sono ancora merce rara in molte bibliotecehe di appassionati.
A questo punto una domanda alla redazione: ma che senso ha mettere in vendita tutta una serie di pubblicazioni se poi non interessano a nessuno visto che gran parte si limita a guardare le immagini senza capire di che mezzo si tratta.
Saluti
P.S.: per fortuna anche su questo forum c'è gente che sa e che fornisce materiale di ottima qualità (e non mi metto di certo tra questi ultimi).

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