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Treno a reazione SŽD
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Autore:  k b 3 [ domenica 11 giugno 2006, 11:55 ]
Oggetto del messaggio:  Treno a reazione SŽD

Guardate un po' qusta foto da parovoz.com:
http://parovoz.com/newgallery/index.php?ID=35106&LNG=EN
Secondo i commenti ha raggiunto i 249 Km/h nel 1972.

Nel sito in questione, se già non lo conoscete, si trovano una valanga di foto delle ferrovie sovietiche e post-sovietiche.

Ciao


Enrico

Autore:  G-master [ domenica 11 giugno 2006, 20:55 ]
Oggetto del messaggio: 

Se è per questo, i bravi sovietici sono riusciti a mandare a reazione anche un aliscafo!
Il loro motto è: Cernobil. Dalla ricerca.

Autore:  k b 3 [ domenica 11 giugno 2006, 23:35 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Il loro motto è: Cernobil. Dalla ricerca.

Mi puoi spiegare, per favore, cosa intendi con questa frase?
Comunque quel luogo disgraziato si chiama Čërnobyl' in russo e Čornobyl' in ucraino.

Ciao


Enrico

Autore:  Bender [ domenica 11 giugno 2006, 23:42 ]
Oggetto del messaggio: 

G-master ha scritto:
i bravi sovietici sono riusciti a mandare a reazione anche un aliscafo!


Sicuro che non si trattasse piuttosto di un ecranoplano?

Autore:  G-master [ lunedì 12 giugno 2006, 14:11 ]
Oggetto del messaggio: 

No no, era proprio un aliscafo "Komjeta" dei Cantieri del Volga come quelli che ci sono anche da noi.
Forse è rimasto prototipo, ma su un "Jane's" degli anni Settanta dedicato a hovercraft e aliscafi c'era.
Gli ecranoplani sono mezzi interessantissimi che non sono mai stati veramente sviluppati al di fuori di Germania e URSS.

Autore:  praderbz [ lunedì 12 giugno 2006, 15:49 ]
Oggetto del messaggio: 

k b 3 ha scritto:
Cita:
Il loro motto è: Cernobil. Dalla ricerca.

Mi puoi spiegare, per favore, cosa intendi con questa frase?
Comunque quel luogo disgraziato si chiama Čërnobyl' in russo e Čornobyl' in ucraino.

Ciao


Enrico


In russo: Чёрнобыл , si legge "Ciòrnabyl".

:-)
Saluti

Autore:  k b 3 [ lunedì 12 giugno 2006, 17:04 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
In russo: Чёрнобыл , si legge "Ciòrnabyl".

Più o meno... :D. Per chi non conosce la pronuncia delle lingue slavo-orientali è un'approssimazione accettabile, comunque migliore del "cèrnobbill" che di solito ci propinano al TG :evil:.
Però hai dimenticato il segno debole in fondo:
Чёрнобыль (russo)
Чорнобиль (ucraino)
:wink:

Ciao


Enrico

Autore:  G-master [ lunedì 12 giugno 2006, 20:20 ]
Oggetto del messaggio: 

Intanto ditemi dove avete pescato i caratteri in cirillico!
Per la cronaca, anche in russo si usa trascrivere i nomi stranieri secondo la pronuncia e non secondo la fonetica d'origine.
Per fare un esempio stupido, visto che in cirillico non esiste una lettera corrispondente alla nostra "x", taxi lo scrivono "taksj".
Cernobil... dalla ricerca.
Cernobil, che dovrebbe voler dire qualcosa tipo "bianconero", sembra un po' uno di quei nomi commerciali per qualche prodotto pretenzioso, mentre "dalla ricerca" era lo slogan di una nota ditta di cosmetici.
Senza nulla togliere alla tragedia del 24 aprile 1986, che non si sarebbe verificata se non si fossero messi a fare esperimenti col reattore, lo slogan vorrebbe ironizzare sulla tecnologia sovietica nel suo complesso.
Tecnologia che ci ha regalato ottimi aerei militari e che ha portato a sperimentare spesso soluzioni inconsuete come appunto l'ecranoplano, oppure ha permesso di realizzare sistemi di puntamento basati sul movimento oculare, ma che sul piano civile spesso era carente.
Mentre un Mig-29 era all'altezza se non superiore a un F-16, non si poteva certo paragonare una ZAZ 969 con una contemporanea Uno.
Per quanto mi riguarda, sono un collezionista di materiale sovietico di varia natura: macchine fotografiche (alcune vanno benissimo), modellini di auto e treni, componentistica varia.

Autore:  Bender [ lunedì 12 giugno 2006, 21:27 ]
Oggetto del messaggio: 

G-master ha scritto:
Gli ecranoplani sono mezzi interessantissimi che non sono mai stati veramente sviluppati al di fuori di Germania e URSS.


Concordo! A chi non conosce questi mezzi suggerisco uno sguardo a questa pagina web dove viene in breve raccontata la loro storia storia:

http://it.geocities.com/aereicuriosi/ec ... /ekra.html

Che bestie ragazzi!

Autore:  k b 3 [ martedì 13 giugno 2006, 0:58 ]
Oggetto del messaggio: 

G-master ha scritto:
Intanto ditemi dove avete pescato i caratteri in cirillico!

Sono supportati direttamente da Windows (meglio con 2000/XP, che hanno il supporto Unicode nativo). Se non li hai, li puoi installare dal Pannello di Controllo, dopodiché cambia il layout di tastiera per scrivere in cirillico.
Spesso, però, ci sono problemi per la visualizzazione nei browser; nel dubbio, usare Unicode!


G-master ha scritto:
Per la cronaca, anche in russo si usa trascrivere i nomi stranieri secondo la pronuncia e non secondo la fonetica d'origine.
Per fare un esempio stupido, visto che in cirillico non esiste una lettera corrispondente alla nostra "x", taxi lo scrivono "taksj".

Sarebbe taksi (такси); l'accento tonico cade sulla i.
Quel che scrivi è vero, però devi considerare che la traslitterazione latino->cirillico si fa per parole di molte lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, ecc.), che hanno regole di pronuncia molto diverse: una traslitterazione grafematica, lettera per lettera, sarebbe assai poco pratica (specie per l'inglese), quindi si preferisce un sistema fonematico, basato sulla pronuncia.
In senso inverso il problema è meno grave, data la netta predominanza del russo e la relativa regolarità della sua pronuncia. Si preferiscono quindi i vantaggi di una traslitterazione grafematica:
- dalla traslitterazione si può sempre risalire alla grafia originale;
- non si fanno semplificazioni fonetiche: come si trascriverebbe la ы russa, il cui suono non esiste in italiano? Con una i sarebbe scorretto!
- la traslitterazione, una volta stabilito convenzionalmente un sistema, è univoca e indipendente dalla lingua di arrivo in cui viene inserita.
D'altro canto, per leggere decentemente le voci russe bisogna conoscere le regole di pronuncia del russo, il che è evidentemente un problema per i più - di qui il "cèrnobbill"!
Inoltre per altre lingue (ucraino, bulgaro, serbo...) si adottano traslitterazioni diverse, in base alle singole varianti del cirillico.

Attualmente esistono due standard principali di traslitterazione dal cirillico russo (entrambi grafematici):
- ISO R9, il più "ufficiale", adottato a livello scientifico e accademico e, in Italia, nella produzione libraria (talvolta può presentare delle piccole varianti, in particolare ch al posto di h). Si basa sull'ortografia delle lingue slave che usano l'alfabeto latino, come lo sloveno e il ceco. E' quello che ho usato io.
- Library of Congress, usato de facto in tutto il mondo anglosassone. Rispetto all'ISO R9 è meno preciso, ma evita l'impiego dei segni diacritici e quindi è più digeribile dai computer, specie quelli più antiquati. E' solitamente usato dalla stampa, anche in Italia e in Russia (le agenzie di stampa più importanti sono anglosassoni)
Esistono poi ibridi vari, versioni "personali" e fonematiche, queste ultime molto diffuse fino a qualche decennio fa.


G-master ha scritto:
Cernobil... dalla ricerca.
[CUT]

Ok, ho capito, anche se mi sembra una spiegazione un po' contorta :D . Ti confermo che la radice čërno/čorno significa "nero", ma in ucraino la parola čornobyl' indica la pianta dell'assenzio selvatico (Artemisia vulgaris).
La mia perplessità, comunque, derivava dal fatto che il motto senza spiegazione potrebbe anche essere interpretato come "la ricerca scientifica produce solo catastrofi, quindi andrebbe bloccata". Un'affermazione del genere sarebbe, per dirla con Fantozzi, "una cagata pazzesca"...

Ciao


Enrico

Autore:  G-master [ martedì 13 giugno 2006, 13:27 ]
Oggetto del messaggio: 

Ma figuriamoci! Io sono per il nucleare, purché gestito con criterio e prudenza. Per quanto riguarda il "lateral thinking" degli ingegneri sovietici, sono sempre stato affascinato dalle loro realizzazioni, che spesso sono state molto più innovative di quanto si creda.
Si è ironizzato per anni sui sistemi di bordo a valvole montati sui Mig, ma in realtà permettono il funzionamento anche in caso di esplosione nucleare.
O, per tornare nel nostro, ci sono serie di locomotori diesel come il Tep-60 dotati di sistemi di pressurizzazione sia della cabina che del vano motore concepiti per tenere lontane le polveri in certe zone desertiche.
Sembrerà una banalità, ma nel 1965 non lo era.
Tornando alla pronuncia, è vero che ancora oggi su libri e giornali ognuno si regola come può. Mi ricordo i tempi infausti di Eltsin, spesso trascritto come "Elzin", o anche come Ieltsin.
Al telegiornale poi il disastro: Gòrbaciof, Gorbaciòff, etc.

Autore:  TaigaTrommel [ martedì 13 giugno 2006, 17:27 ]
Oggetto del messaggio: 

K b 3, mi hai stupito ed affascinato! Conosscere - anche solo superficialmente! - una lingua così esotica mi piacerebbe da pazzi. Mi devo limitare al C++ :lol:
...se sei addentro, forse saprai dirmi quando cavolo uscirà "I guardiani del crepuscolo"? (Sai di cosa parlo? :wink: )

Autore:  Mr.Sanders [ martedì 13 giugno 2006, 22:58 ]
Oggetto del messaggio: 

Ah, ma allora è vero che significa assenzio! :shock:
"Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. La stella si chiamava ASSENZIO......molti uomini morirono per quelle acque, perchè erano divenute amare" (Ap 8,10-11)
Ah le antiche profezie!

Autore:  G-master [ mercoledì 14 giugno 2006, 20:40 ]
Oggetto del messaggio: 

In effetti, a pensare agli effetti delle contaminazioni da radiazione sembra una maledizione biblica!
Racconti simili ci sono anche nel Mahabaratha, uno dei testi sacri indiani.
Ovviamente la cosa ha alimentato decenni di illazioni da parte di ufologi e quant'altro per sostenere che già diecimila anni fa si facevano le guerre atomiche.
Io mi accontenterei che non se ne facessero adesso...

Autore:  k b 3 [ giovedì 15 giugno 2006, 17:00 ]
Oggetto del messaggio: 

Rispondo un po' a tutti...

G-master ha scritto:
Tornando alla pronuncia, è vero che ancora oggi su libri e giornali ognuno si regola come può. Mi ricordo i tempi infausti di Eltsin, spesso trascritto come "Elzin", o anche come Ieltsin.
Al telegiornale poi il disastro: Gòrbaciof, Gorbaciòff, etc.

Secondo l'ISO R9 rispettivamente El'cin e Gorbačëv (Ельцин, Горбачёв)


TaigaTrommel ha scritto:
K b 3, mi hai stupito ed affascinato! Conosscere - anche solo superficialmente! - una lingua così esotica mi piacerebbe da pazzi. Mi devo limitare al C++
...se sei addentro, forse saprai dirmi quando cavolo uscirà "I guardiani del crepuscolo"? (Sai di cosa parlo? )

Beh, non credo che il russo (come ogni lingua slava) sia poi tanto "esotico": in fin dei conti appartiene, come l'italiano, alla grande famiglia indoeuropea, e quindi le strutture morfologiche e sintattiche sono in parte sovrapponibili; certo il lessico è molto diverso, ma meno che per le altre lingue slave. L'alfabeto è un ostacolo più psicologico che pratico, tempo qualche settimana e lo si legge agevolmente.
Considera poi che il russo è la lingua di una tra le più grandi letterature mondiali, i cui autori sono universalmente conosciuti!
Circa I guardiani del crepuscolo, ammetto che tale nome mi era del tutto ignoto: ho fatto una ricerca su Google, si parla del 2007.
Ah, io ignoro il C++, però parlo bene Java, C# e SQL e me la cavo col Visual Basic... :wink:


Riguardo alle profezie, mi dichiaro del tutto scettico: le centrali nucleari non piovono dal cielo, e per fortuna i fiumi contaminati sono assai meno di un terzo... L'artemisia vulgaris, poi, non è l'assenzio vero e proprio, da cui si ricava il liquore (assenzio maggiore o Artemisia absenthium), ma una pianta selvatica della stessa famiglia.
Anche gli astrologi, in fondo, ogni tanto una previsione l'azzeccano! :twisted:


Ciao


Enrico

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