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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Treni derrate
MessaggioInviato: mercoledì 23 agosto 2006, 14:24 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Mi piacerebbe sapere da quanti carri erano composti e quanti se ne potevano eventualmente aggregare a merci normali.


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MessaggioInviato: mercoledì 23 agosto 2006, 15:02 
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Località: Pistoia
Nei primi anni '70 in transito sull'adriatica verso nord passavano alcuni treni definiti rapidi (ricordo l' RRE) al traino di una 428 con 40 interfigo, contati personalmente.


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MessaggioInviato: mercoledì 23 agosto 2006, 15:06 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
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Località: Messina
Marcello (PT) ha scritto:
Nei primi anni '70 in transito sull'adriatica verso nord passavano alcuni treni definiti rapidi (ricordo l' RRE) al traino di una 428 con 40 interfigo, contati personalmente.


Gli unici interfrigo che ho visto con i miei occhi negli anni '80/primi '90 sulla jonica contavano proprio 40 carri come visto da Marcello. Contati anche da me. A volte qualcosa di meno. Mai più di 42.


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MessaggioInviato: mercoledì 23 agosto 2006, 17:38 
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Iscritto il: mercoledì 11 gennaio 2006, 21:24
Messaggi: 294
Località: Sermoneta (LT)
tobruk ha scritto:
Marcello (PT) ha scritto:
Nei primi anni '70 in transito sull'adriatica verso nord passavano alcuni treni definiti rapidi (ricordo l' RRE) al traino di una 428 con 40 interfigo, contati personalmente.


Gli unici interfrigo che ho visto con i miei occhi negli anni '80/primi '90 sulla jonica contavano proprio 40 carri come visto da Marcello. Contati anche da me. A volte qualcosa di meno. Mai più di 42.

A quei tempi la lunghezza dei treni merci era calcolata in assi (quando la maggior parte dei carri ne aveva solo due...) e parecchie volte,prima di vedere un merci entrare in precedenza, ho sentito la frase:"Ma è un 90 assi, dove lo mettiamo??", probabile che 90 assi=45 carri fosse il limite...


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MessaggioInviato: mercoledì 23 agosto 2006, 19:55 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Uhm... prima di fare una composizione realistica me ne dovrò comprare altri quarantadue!
Qualcuno mi racconta qualcosa di come erano (sono) strutturati i servizi Interfrigo?


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MessaggioInviato: mercoledì 23 agosto 2006, 21:13 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 20:29
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Negli anni 70/80 c' era un treno notturno che trasportava cereali da Ravenna a Livorno. Era l' unico in Italia con la tripla trazione intercalata. Si chiamava Resele o Revele. Sono tutte info che riporto a memoria in quanto non trovo piu l'articolo.


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MessaggioInviato: mercoledì 23 agosto 2006, 22:13 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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adm ha scritto:
Negli anni 70/80 c' era un treno notturno che trasportava cereali da Ravenna a Livorno. Era l' unico in Italia con la tripla trazione intercalata. Si chiamava Resele o Revele. Sono tutte info che riporto a memoria in quanto non trovo piu l'articolo.

Lo chiamavano "Revere" e collegava La Spezia a Revere (oppure San Martino Buonalbergo) via Pontremolese oppure Pisa-Firenze


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MessaggioInviato: sabato 26 agosto 2006, 0:44 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 12:50
Messaggi: 103
Tradotta ha scritto:
Lo chiamavano "Revere" e collegava La Spezia a Revere (oppure San Martino Buonalbergo) via Pontremolese oppure Pisa-Firenze


Quello via Pontremolese era con tramogge dei primi anni '60 di costruzione "Savigliano", dalle forme forse pre standard uic.
Se ricordo bene era anche chiamato "il Ferruzzi"...
Ciau
Teo


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MessaggioInviato: sabato 26 agosto 2006, 1:10 
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Iscritto il: mercoledì 11 gennaio 2006, 21:48
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Località: Regno di Trevi (PG)
G-master ha scritto:
Uhm... prima di fare una composizione realistica me ne dovrò comprare altri quarantadue!
Qualcuno mi racconta qualcosa di come erano (sono) strutturati i servizi Interfrigo?


G, non disperare, anche con tre carri puoi fare un derrate "speciale"

Fino agli anni 90 sulla Foligno terontola circolava un raccoglitore (con immancabile 626 al traino) che, a Perugia, prendeva in carico alcuni carri frigo nello scalo dei mercati ortofrutticoli (zona Perugina, raccordo abbandonato ma risultante ancora attivo sulla carta).

Il bello è che spesso il raccoglitore era in ritardo e quindi, i carri frigo (che non potevano attendere), venivano accodati al locale Terontola-Foligno; spesso capitava che il locale a cui venivano affidati era formato da un complesso navetta di P.R. con 424 o 646 in spinta e quindi potevi vedere la seguente composizione:

1 PR pilota,
3 PR normali,
424 / 646,
2/3 carri interfrigo

pensaci su...

ciaociao
:shock: :shock: :shock:


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MessaggioInviato: domenica 27 agosto 2006, 21:57 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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Oggi, all'autoporto di Aosta c'erano in sosta OTTO TIR carichi di carne provenienti dall'IRLANDA :shock: :shock: :shock:
Vista la distanza e considerate le quantità sarebbe logico che qualche testa di minchia che dirige la baracca FS CARGO avesse provveduto, a suo tempo, a contattare questo grosso cliente e convincerlo a spedire la carne sugli inoperosi carri interfrigo italiano. No! abbiamo disabilitato 2000 stazioni merci ma per fortuna abbiamo tante belle autostrade... usiamole cribbio. Figa, caspita.


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 12:13 
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Iscritto il: giovedì 2 febbraio 2006, 12:38
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Località: trapani
Derrate in ferrovia sono i prodotti ortofrutticoli e in genere alimentari deperibili che viaggiano in composizioni omogenee dentro carri refrigerati o comunque chiusi (tipo G).


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 13:19 
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Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Bèh, come sospettavo la faccenda si fa sempre più interessante!
I carri in Umbria di cui sopra saranno stati Ibes di vecchia generazione (cioè quelli unificati UIC), o qualcosa di più recente come quelli con fianchi e tetto cannellati?
E' rimasto qualche straccio di servizio merci deperibili?
O è tutto in mano ai camioneros, che tra l'altro hanno la deroga per viaggiare la domenica?


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 18:24 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
Messaggi: 2170
Ancora un paio di anni fa ho visto passare nel periodo febbraio-marzo un convoglio di gabs carichi di arancie destinazione Germania(pare incredibile ma guardate dove sono prodotte la maggiorparte di dei succhi di frutta venduti dalla grande distribuzione in Italia).
Oggi non credo esista più,ci saranno i nostri amatissimi Tir!


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 19:24 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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SE per derrate intendiamo anche Semi di Patate, allora esse girano ancora, nel periodo dicembre-aprile di ogni anno, con mega treni di carri IF stranieri (in genere usano quelli col simbolo della Banana) provenienti dall'Olanda e destinati a Roma, Campania e Sicilia. (fotografato uno, ad Altavilla Tavernelle, il 1° del febbraio di quest'anno, però la foto non è un granché quindi ve la risparmio).

SE per derrate intendiamo anche le banali arance, allora siamo... alla frutta! le ultime spedizioni (su carri Gbhs, tra l'altro) sono databili 2004/2005 da Paternò e forse Lentini ed Acireale. Dopodiché AMEN!
T U T T O S U G O M M A (per la gioia di tanti che con la ferrovia, però, non hanno niente a che fare a cominciare dai responsabili delle Fs s-cargo).


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MessaggioInviato: martedì 29 agosto 2006, 13:09 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Bèh, le mazzette non sono di gomma, ma i responsabili di suddetta associazione a delinquere le prendono lo stesso...
Qualche giorno fa ero sul porto di Civitaevcchia, e per fortuna ho potuto vedere mentre caricavano la Logudoro: venti pianali con container, mezza nave vuota. Chissà se da qui a qualche anno il traghettamento ci sarà ancora.
Torniamo alle derrate, è meglio.


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