Cita:
Ma sul radar dei russi in questi ultimi anni non andrei a sminuirlo poi tanto.. certo non sarà come un radar di un caccia americano, o europeo, perché pure gli aerei europei non scherzano , ma come la mettiamo col nuovo Sukhoi Su-35?
Bhè certo è ovvio che il radar del Su-35 è un qualcosa di notevolmente migliorato rispetto a quello montato sul Mig 29.
Del resto mi pare ovvio, tra Mig 29 e Su-35 ce ne corrono di anni e di sviluppi. Mig 29 e Su 35 appartengono a due ere completamente diverse e in tal caso il confronto è impraticabile soprattutto per i trenta anni che separano i due progetti. Il radar del '35 può seguire 15 bersagli diversi e di questi può ingaggiarne sei in contemporanea. In aggiunta il radar è di tipo multitask e puoi quindi agevolmente impegnare bersagli aria aria che bersagli al suolo.
E' di sicuro un bel radar e molto capace, ma di certo il radar del Mig 29, sviluppato quasi quaranta anni fa, queste cose poteva solo sognarsele. Fondamentalmente quindi non si possono paragonare due aerei di generazioni diverse, sarebbe come confrontare l'F-104 con l'F-15. C'è un bel divario.
Riguardo alla questione del fly by wire, le macchine dotate di questo sistema sono di gran lunga superiori a quelle che ne sono prive, a parità o superiorità di prestazioni di manovra.
Il Mig 29 è un aereo assolutamente eccezionale per quanto riguarda l'aerodinamica: agile, onesto e prevedibile ma controllato con comandi tradizionali. E' senz'altro un capolavoro di aerodinamica e gli ingegneri russi sono sempre stati abilissimi sotto questo aspetto.
Il fly by wire rende invece volante un aereo che fondamentalmente volante non è. Sarebbe impossibile per chiunque tenere per aria un F-16, tale è la sua instabilità. Naturalmente il fly by wire non è da considerarsi un correttivo per un aereo aerodinamicamente mal riuscito. L'instabilità per così dire "controllata" era ritenuta la strada giusta per poter ottenere un aereo agilissimo e al tempo stesso assolutamente semplice e facile da pilotare, in qualsiasi situazione. Questa era la strada appunto: agilità e minor carico di lavoro per il pilota che poteva pensare più ai sistemi bellici che a far volare l'aereo. Una strada che gli americani imboccarono con grande convinzione. In questo avevano visto giusto poiché un aereo con comandi tradizionali può essere facile e docile, però va sempre tenuto per aria con un azione diretta da parte del pilota. Questo significa in soldoni che al raggiungimento di angoli di attacco critici o basse velocità, come può accadere in duelli aerei, l'aereo diventa molto più impegnativo da gestire.
Il primo fly by wire dell'F-16 era preistorico rispetto a quelli odierni che riescono a tenere appiccicato per aria un aereo che fondamentalmente per le leggi della fisica non potrebbe stare in volo.