Mattia646 ha scritto:
Sull'idea di Aesse61 concordo pienamente, sacrosanto che TI possa decidere quali treni fare o non fare...ma trovo sacrosanto che un'altra impresa ferroviaria possa provare a fare quel treno che TI non vuole fare...ora mi chiedo il perchè ciò non sia possibile!
TI ha il diritto di non fare un treno così come l'impresa AB per fare un esempio ha il diritto di farlo...se il problema deve diventare il cosiddetto servizio universale allora che si elida il problema, via il servizio universale e dentro con la concorrenza spinta, se è questa l'anomalia del mercato credo sia possibile farlo, o no?
finalmente hai centrato il punto
se ho un contratto di servizio che dice che il "servizio universale" lo faccio io Aesse61 trasporti, per il quale stipulo un contrato con XXX per il quale faccio un progetto industriale tenendo conto di quelle condizioni, (per cui acquisto convogli e piano di ammortamento; assunzione del personale, ecc.ecc.), in virtù di quel contratto, al mio competitor gli dico; hei tu puoi fare i servizi che non sono coperti dal mio contratto.
Questo perchè con il contratto mi sobbarco sia i servizi in utile che quelli a rimessa, sperando, rischio d'impresa, che alla fine i conti tornino.
Il mio competitor vuole fare solo i treni in attivo, togliendo però utenza a me, che invece conto su quei passeggeri perequilibrare i treni effettuati in rimessa.
Se lui, in nome della concorrenza, li vuole fare lo stesso allora io Aesse61 trasporti ricorrerò a tutti gli strumenti legali per non farglielo fare.
(AreanWays v/s ttrenitalia sulla Torino-Milano, dove Trenitalia non gli ha detto di non farlo, gli ha detto che non può fare le fermate intermedie perchè coperte dal contratto di servizio del "servizio universale", così come con ObbLeNord per le fermate di Verona e Padova su Venezia, coperta dal contratto di servizio, ma guarda caso non su Verona per Bologna, perchè non coperta dal contratto di servizio)
Così come nulla può Trenitalia con NTV, non essendo l'AV un "servizio universale" e prtano non coperta da contratti di servizio.
la proposta che fai tu sarebbe la logica evoluzione del mercato completanente aperto.
Ciò però avrebbe la cosneguenza che si chiuderebbero la stragrande maggioranza delle linee secondarie, perchè non si troverebbero nessuno disposto a farci il servizio.
E' qui che entra in gioco lo Stato, Regioni, Province e Comuni, per la funzione sociale e strategica del servizio ferroviario per lo sviluppo della Nazione.
Vedi cosa sta succedendo con PosteItaliane Spa che sta chiudendo tutti i piccoli uffici postali.