vado un secondo OT ricollegandomi a quanto detto qualche pagina fa... quando mi pongo ad un ferroviere cerco sempre di vedere in lui il lavoratore e non il probabile appassionato che dovrebbe essere perchè, a mio avviso (e probabilmente diametralmente opposto al suo), è comunque il mestiere più bello del mondo... ma non credo si possano dividere i ferrovieri in appassionati e non, piuttosto in persone gentili e non... è pur sempre un lavoro e, così come quando sto sul mio posto di lavoro, sono costretto spesso a stare accanto ad autentiche teste di cazzo che vorrei soltanto prendere a calci per la loro ignoranza e supponenza, magari perchè guadagnano 20000 euro al mese ma non sanno accendere un videoproiettore (e magari sono pure ingegneri informatici o giù di lì)... purtroppo in ferrovia, come in tutti gli ambiti lavorativi, ti puoi trovare di fronte il bravo lavoratore ed il cattivo lavoratore... e puoi trovare quello rompiscatole perchè gli girano o più semplicemente perchè non riesce a vedere aldilà del proprio dito e non capisce che gli appassionati ci sono e vanno, se non tutelati, quantomeno lasciati in pace... poi alle volte ti dice bene, trovi la persona che magari di treni non gliene frega niente, un bravissimo lavoratore che però quando ha finito le ore se ne va a casa contento di aver dato il suo contributo ma la cosa finisce lì, e magari se ne va a fare un giro in moto... dove voglio arrivare? magari per tutti è appurato, ma magari per altri no, il fatto che comunque è gente che lavora e magari hanno i loro problemi... e quindi in certi casi è inutile prendersela, come io non me la prendo a lavoro quando vedo persone che lavorano con me e che rispondono male o fanno male il proprio lavoro.. se non sono tuoi pari livello è inutile scontrarsi... poi è ovvio che certa gente supera i limiti e ci si incavola... due esempi:
- qualche giorno prima del nuovo orario girava già l'ETR485.040 in livrea "Frecciargento".. dovendolo fotografare ero al BIN 1 di Termini e mentre aspettavo che non ci fosse gente davanti mi preparavo a scattare... la capotreno mi vede e mi chiede perchè fotografavo e se erano per uso privato perchè sennò ci voleva l'autorizzazione... le dico educatamente che sono per me e lei se ne va tranquillamente, io faccio la mia foto lei da il "pronti" e se ne vanno
- a Minturno mi rapporto con tutti i DM tranne uno che, nonostante sappia che conosco gli altri e che sono una persona stabile di mente, non collabora proprio... addirittura mi ha detto la fatidica frase "giovanotto qui non passa nessun treno pellegrini, non so chi te l'abbia detto, ma tu qua non puoi manco fare le foto altrimenti chiamo i carabinieri... io non ti ho visto ma non mi venire a chiedere niente" (praticamente non ero un ospite gradito ma potevo stare... ma il mio problema era se tante volte arrivava la polfer da formia... mi avrebbe "mandato bevuto"? penso di si... quindi essendo ospite non gradito sono andato altrove ad aspettare il treno pellegrini che c'era...)
comunque, cercavo una risposta definitiva a questo mio quesito
Cita:
resta sempre il fatto che, essendo in italia, ognuno interpreta la legge a modo proprio... quando a Termini è scesa la E646 revisionata a Foligno (l'ultima) e riverniciata in grigio perla e verde magnolia, eravamo una decina a fare le foto, tutti dietro la linea gialla, tutti senza intralciare il lavoro di altri, tutti con apparecchiature a mano... eppure la polfer è dovuta intervenire a romperci le palle dicendo che le foto non si possono fare... in quel caso c'è stata la fortuna di avere un nostro caro amico di Foligno, che si è occupato del ripristino cromatico dell'ultima E646 revisionata, che si è portato la polfer a braccetto e gli ha fatto capire chi eravamo e che stavamo facendo... ma se questa persona "logata trenitalia" non ci fosse stata... come sarebbe andata a finire? al loro divieto, essendo loro forza pubblica, come glielo puoi far capire con educazione? e soprattutto... possono sequestrare la macchina fotografica o addirittura richiedere di cancellare foto?

