Sottoscrivop in pieno, anche se dubito che un'interrogazione parlamentare possa sbloccare la cosa.
Proprio ieri ho avuto modo di visitare il Museo delle DB in Lessingstrasse a Norimebrega ( lì non ci sono i mezzi storici ovviamente) e naturalmente sono uscito con un nodo allo stomaco facendo il paragone non solo con Pietrarsa ma anche con il MST di Milano. Nemmeno terzo mondo siamo, ma quarto, nella divulgazione della nostra storia ferroviaria. Inutile dire che nel museo DB c'era un sacco di gente per lo più tedesca e senza bambini al seguito che osservava ed ascoltava le presentazioni multimediali concentrata.
Un unico appunto che ho provveduto a sottoporre gentilmente ai responsabili del museo: il tutto è solo in tedesco, non c'è nemmeno un pieghevole in inglese o francese, nemmeno le didascalie degli oggetti e delle immagini esposte sono tradotte. E questo oggettivamente è un limite incomprensibile.

Franco

Egregio signor Tanel,
i risultati, come sempre, dipenderanno dal numero di sostegni all'iniziativa e dal modo in cui verranno prospettati...
Resto a disposizione.
Distinti saluti, Alessandro Crisafulli

<OT>
Non ci sono ????

Scusa, ma la S2/6 ? Le carrozze del treno reale ? La Phoenix (una crampton) ? E quando c'era anche una delle due repliche della Adler stava lì...

Nel 2003 la Br05 era dietro la S2/6, nel 2005 era nelle installazioni dall'altra parte della strada (strutture all'aperto), insieme alla maquette del Fliegende Hamburger, alla locomotiva che era stata usata da un paio di famiglie berlinesi per scappare da est a ovest...
</OT>

Scusa mi sono espresso male: l'incazzatura era notevole. Mi riferivo alle sale in cui è ripercorsa la storia della ferrovia in Germania. Altro che le vetrine coi modellini del Museo di Milano. In più in queste settimane una sezione dedivata al 50° del TEE.


per Alessandro Crisafulli: in pratica come sarebbe da fare per sostenere la cosa?

Ciao

Egregio signor Tanel (e altri se interessati),
l'interrogazione parlamentare è un atto pubblico.
Pertanto, comincerei collo scrivere per posta tradizionale o per e-mail al sen. Giambrone (il sito del Senato riporta i suoi recapiti) comunicandogli d'avere appreso dell'interrogazione dal sito stesso e manifestando adesione e incoraggiamento.
In una successiva fase si potrebbe pensare a far lo stesso p. es. con altri Parlamentari (ognuno di noi ha votato, no ?), stante che Costituzione alla mano ognuno di essi esercita il proprio mandato in modo indipendente del proprio partito e nell'interesse generale.
Eppoi divulgare la notizia e il testo dell'interrogazione (specialmente tra i Ferrovieri...)
Resto a disposizione.
Distinti saluti, Alessandro Crisafulli

Nei miei pochi anni di vita ho avuto notizia di numerose interrogazioni parlamentari in tema ferroviario. Mai che una abbia sortito qualche effetto... Scusate per il mio scetticismo, ben vengano certe iniziative, ci mancherebbe.

Egregio signor Ale Sasso,
né il sen. Giambrone, né l'ing. Muscolino, né il dr. Petrucci, né - se permette - anch'io siamo degli sprovveduti ottimisti.
Tuttavia faccio qualche conto.
In Italia ci sono circa diecimila appassionati (tirature delle riviste incrociate con altri dati alla mano) e almeno centomila ferrovieri in attività.
Se solo un decimo di questi scrivesse, nei modi dovuti ma con le idee chiare e la determinazione che la nostra condizione di elettori ci consente, i Parlamentari riceverebbero undicimila lettere.
E' un'utopia ?
Distinti saluti, Alessandro Crisafulli

Claro

D'altro canto, vista la struttura del museo non penso fosse fattibile. Peraltro sia i 'capolavori' dei ferrovieri tedeschi sia i disegni esposti riducevano abbastanza il problema.

Da notare che a Norimberga per la prima volta ho visto esibito l'aspetto paramilitare delle prime ferrovie.

Calmo, calmo. Mai messo in dubbio che siate sprovveduti ottimisti (di voi conosco solo il Muscolino). Sono io quello pessimista. Ho anche scritto che ben venga un'iniziativa così. Basta?

Egregio signor Ale Sasso,
stia tranquillo, non mi sono offeso.
Il pessimismo è - se crede - anche mio, ma come disse Paperinik (o meglio PiKappa): "Chi sa d'avere già vinto non combatte. Solo chi deve rovesciare la situazione combatte fino all'ultimo"...
E ora, se anche Lei volesse sostenere l'iniziativa...
Cordialità, Alessandro Crisafulli

Egregi Signori,
poiché a breve dovrei incontrare il sen. Giambrone, prego chi gli abbia già scritto d'informarmi, tramite il Forum o privatamente: e-mail crisafulli@unipa.it .
Grazie e distinti saluti, Alessandro Crisafulli

Scusate la mia ignoranza , ma perche' da "google" alla ricerca di Pietrarsa escono diversi siti campani recenti in cui vengono dati orari e numeri di telefono come se niente fosse e in nessuno di essi compare " momentaneamente chiuso per lavori " o altro ?
(vedi http://www.forumnews.it/arte.htm di Agosto oppure www.turismoregionecampania.it nella sezione dedicata all'arte/cultura )
In base a quello che si legge basta presentarsi alla biglietteria ed è possibile visitarlo. E' possibile che nessuno controlla/gestisce le informazioni di carattere pubblico ?

Saluti sconsolati.

Massimo

E' il problema delle informazioni in Italia: tutti vogliono scrivere tutto, ma nessuno controlla davvero quello che scrive

salve, leggendo le news di TT di questo mese leggo con somma sorpresa che pietrarsa dovrebbe riaprire il 1° dicembre.
qualcuno ne sa di più?
ciauzz!

allora, nessuno che confermi una notizia così importante??
amici partenopei, nulla da dire?
ciauzz!