noboibend ha scritto:
Resta il fatto che i treni prodotti in Italia non interessano nemmeno più gli acquirenti italiani. Il messaggio subliminale è che produciamo solo rottami che si guastano ogni giorno. Spero che qualcuno non se ne esca con la storia della mancata manutenzione: le E403 e gli ETR600 sono ancora in gestazione e già Trenitalia non ne vuole più sapere oppure li accetta controvoglia, forse per motivi politici. E i Vivalto sono considerati una parentesi costosa e malriuscita.
Chiudiamo le fabbriche italiane oppure impariamo una volta per tutte a costruire cose solide e durature.
Se il ciarpame ferroviario estero fosse così tanto meglio di quello "interno", potrei anche essere d'accordo..
Ma visto che i problemi nostrani sono più o meno quelli di tutti gli altri e che la "storia della mancata manutenzione" non è proprio del tutto inventata; non mi pare che i vivalto siano sti bidoni (anche io ero scettico, ma a parte le pedanine mobili mi par che funzionino benino); i Taf, nonostante la presenza sul mercato di illustrissimi concorrenti, sono riusciti a venderli ai Marocchini.. Forse bastava usare dei sedili decenti.. Le E402b slittano.. ma poi vai a vedere le prestazioni delle Taurus sul brennero che fanno la stessa identica miserrima figura.. (solo che gli austriaci sono più furbi e le mandano su in doppia..);
Riguardo alla manutenzione.. beh.. mi piace sempre salire sulla Pilotina o nell'elemento di testa e a Ge. Brignole spesso c'è il cambio macchinisti.. allora è ovvio che un appassionato si mette a origliare ciò che si dicono durante il cambio.. e di solito accade che "c'è una terna esclusa, è limitato a 90 all'ora... "; Sta cosa è così tanto ricorrente che l'ultima volta invece il discorso è stato circa questo.. "ahh l'hai portato tu sto scassone fin qui?? cosa c'è che non va?" "Niente, per una volta funziona tutto!!" "Incredibile!!!"