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Stazione di Cattolica... a proposito di sicurezza. https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=20&t=7715 |
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Autore: | Gianfranco [ domenica 1 ottobre 2006, 0:07 ] |
Oggetto del messaggio: | Stazione di Cattolica... a proposito di sicurezza. |
Mercoledì scorso, di ritorno in auto da Parma a Bari, ho voluto fare una tappa di un'oretta a Cattolica per motivi affettivi e, anche, perchè c'è un negozio di modellismo. Essendo ora di pranzo e non volendo perdere tempo più di tanto, mi sono affacciato al bar della stazione ove ho preso un ottimo tramezzino e un meno ottimo trancio di pizza. Mentre attendevo che il tost si... tostasse, ho passeggiato sul marciapiede del primo binario e ho notato come anche questa stazione sia ormai priva della benchè minima presenza di ferrovieri. Qualunque locale che si affaccia sulla banchina risulta ormai chiuso, sprangato, ad eccezione del bar, della sala d'aspetto e del giornalaio. Ferrovieri, come già detto, assolutamente nulla. L'aria di abbandono (di quella che, un tempo e come altre, era una stazione ben presenziata) è proprio totale. Ma veniamo al dunque. Ad un certo punto l'altoparlante ha annunciato il "transito" di un treno sul primo binario, invitando i presenti a non oltrepassare la famosa linea gialla. Fin qui tutto ok. Mi sono, quindi, appostato per godermi la scena del treno che arrivava da direzione Nord (e quindi dopo una leggera curva) ed ecco sbucare un velocissimo 444 con al traino non so quante carrozze. Devo dire che ho avuto paura perchè, vedendolo frontalmente mentre si avvicinava al mio posto di osservazione (al di qua della citata linea gialla) ho visto il loco avvicinarsi ad una velocità talmente elevata da potersi notare un pauroso ondeggiamento che mi ha fatto pensare in un attimo "se deraglia si ammazzano e ammazzano tutti" Fortunatamente ciò non è successo ma mi ha ugualmente impressionato lo spostamento d'aria creato dal passaggio del treno al quale, pure, ero preparato ma non altrettanto alcune persone vicine a me. Dopo qualche minuto dal passagio del treno, sono usciti dal sottopassaggio che unisce le banchine del primo e del secondo binario, una decina di studenti e studentesse che allegramente parlottavano scherzosamente spingendosi l'un l'altro. Ho pensato al rischio che quei ragazzi avrebbero corso se si fossero trovati sulla banchina al passaggio di quell'Intercity appena passato. Sappiamo tutti come sono i ragazzi quando sono in gruppo, assorti nei loro discorsi e nelle loro allegre risate che, però, in un ambiente pericoloso come è diventata, ad esempio, la stazione di Cattolica può portare a tragiche conseguenze! Non credete che, anche nelle stazioni ormai disabilitate, la presenza obbligatoria di un ferroviere (non saprei dire con quale delle attuali qualifiche ma si potrebbe pensare a qualcosa come i casellanti dei passai a livello) possa servire ad evitare che il passaggio di un treno (che, per forza di cose, ha una velocità che non può essere regolata come se si stesse guidando un'auto) possa diventare fonte di un pericolo reale? Basterebbe pensare a quanta gente può trovarsi sulla banchina di una stazione senza neanche avere idea di quale possa essere lo spostamento d'aria creato da un treno in transito lanciato a tutta velocità e che vada a trovarsi oltre la linea gialla! Prevenire non è meglio che curare o piangere morti? |
Autore: | Omnibus [ domenica 1 ottobre 2006, 9:19 ] |
Oggetto del messaggio: | Stazione di Cattolica... a proposito di sicurezza. |
Io credo che un ferroviere (o qualsiasi altra figura) materialmente potrebbe fare molto poco o nulla. Sarebbe molto più proficuo educare i viaggiatori (ma anche tutte le persone in genere in qualsiasi occasione) a salvaguardarsi personalmente senza aspettarsi (o pretendere) che ci sia sempre qualcun altro che provveda per te (e sul quale poi scaricare la colpa delle nostre distrazioni). Omnibus |
Autore: | Voci della Rotaia [ domenica 1 ottobre 2006, 9:39 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Velocemente un piccolo intervento, una sera un amico carissimo cui ero presente anche io, è intervenuto ad Albenga per chiedere ad alcuni giovinastri di evitare di saltare sul terzo binario, (stava arrivando un treno), sai cosa si è sentito rispondere, di farsi i cazzi suoi. Alche l'amico in questione che per parcondicio non nomino (Piero Canepa) gli ha risposto: fate pure come meglio vi pare, al limite a te ti portano a casa in quattro tavole marroni, ed io intasco 250 euro. A buon intenditor poche parole, spero. La maleducazione è la nostra. Saluti................................. |
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