Ciao a tutti, mi permetto di fare un appunto sull'ultimo TTM Collezione uscito questo mese. Premesso che gli articoli sono ben scritti e ben impaginati, faccio i miei complimenti agli autori e alla redazione. Noto che ancora una volta in una rivista di settore, letta da gran parte degli appassionati fermodellisti e non solo, non vengono citati alcuni dispositivi, centrali, che i plasticisti usano quali ad esempio, la IntelliBox di Uhlenbrock, la DR5000 di Digikeijs, sostituita ora dalla Y7000 di Yamorc (dello stesso fondatore), completamente equiparabile, ancora il nuovo sistema di Helvest, HP100+MV100, lo Starter Digital Set di Lenz, quest'ultimo molto diffuso, la centrale MZV100 e 200 sempre di Lenz, i decoder accessori per deviatoi Roco, ESU, Lenz, Digikeijs, quelli per piattaforma come il TT-DEC-R di Littfinski e anche i decoder per i modelli Digitrax, Tams, Doehler & Haass. Credo che per far sì che vengano coinvolte nuove leve nel fermodellismo, ci sia bisogno di ampliare i contenuti, con nuovi prodotti, magari andando anche a descrivere in dettaglio i collegamenti elettrici e la configurazione, come avviene già su altre riviste di settore pubblicate all'estero, tipo DiMo Digitale Modellbahn, Modellbahn Schule, Model Railroader che solo una rivista così conosciuta come TTM, può fare. Potreste mettere al corrente i lettori cosa acquistare e dove fare gli acquisti del materiale sia offline che online, capisco che sia un "lavorone" ma credo che poi i risvolti sarebbero impagabili. Ho notato sia sui i forum, sia frequentando le esposizioni, che molti vorrebbero avvicinarsi a questo fantastico hobby, ma desistono a causa di ciò che gli viene detto dai commercianti ove si rivolgono, consigliano di acquistare la gamma di prodotti che loro trattano senza informare il cliente che esistono varie alternative anche a costi differenti oppure perchè molti fermodellisti, tengono "i segreti del mestiere" per loro, come se fossero "Segreti di Stato", un esempio, come inserire i piccoli servomotori per l'azionamento dei pantografi delle loco. Spero che questo mio commento non offenda nessuno, l'intento è solo quello che magari in un futuro prossimo, magari proprio nel prossimo numero speciale, di ampliare il discorso digitale egregiamente intrapreso dall'ultimo fascicolo pubblicato.
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