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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 19:36 
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Salve a tutti, non so se sia vero ma ho sentito da un amico fermodellista che gli stampi non sono piu' quelli di una volta (quello del 626 roco per intendersi) e dopo aver stampato un certo numero di loco diventano inutilizzabili. Questo potrebbe essere il motivo per cui le sfornate sono repentine e non si reiterano nel tempo........


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 19:54 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 19:08
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Località: Albenga (Sv)
Non è fare la scoperta dell'acqua calda, certamente prediligo un modello fatto in Italia che uno fatto in Cina, per me sinceramente escluso qualche
loco che non ne posso fare a meno, le carrozze se le salano.


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 21:07 
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Nome: Alessio
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Ultima modifica di centu il giovedì 29 giugno 2017, 13:35, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 21:27 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 19:57
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Centu in un altro treahd ha scritto:

"ma in un futuro nn troppo lontano cosa faccio??? nn mangio???"

Questa è la fine che si rischia di fare se ci si lascia trascinare nella fobia d'accquisto dissennata e sconsiderata a cui l'anello più alto della catena cerca di spingere il mercato rovinando non solo noi ma anche il mercato stesso che per forza di cose vive su momenti di picco tipo quello attuale dove non si sa dove sbattere la testa intervallati a "sovrumani silenzi e profondissima quite" durante i quali non ci sono novità interessanti ma può essere che ciò che è uscito un mese prima non sia più reperibile e quindi è il classico cane che si morde la coda.
Andatelo a chiedere ai vostri negozianti se sono felici di queste uscite a getto continuo di cose spesso doppie (tipo E464) ma se confontate sembrano due modelli diversi...e a quel punto anche loro sono costretti a scegliere quale dei due prodotti tenere A oppure B????
Secondo me è ora che tutti a partire dai produttori a finire con noi ultimo anello della catena ci si dia una regolata e si cerchi di fare le cose con più sale in zucca se no ho paura che il fermodellismo abbia vita breve :cry: :cry: :cry:


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2006, 0:22 
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arma_legg ha scritto:
Salve a tutti, non so se sia vero ma ho sentito da un amico fermodellista che gli stampi non sono piu' quelli di una volta (quello del 626 roco per intendersi) e dopo aver stampato un certo numero di loco diventano inutilizzabili. Questo potrebbe essere il motivo per cui le sfornate sono repentine e non si reiterano nel tempo........


Ma per favore!!!!! Ma non diciamo scemenze!!!!! E che è, adesso, l'acciaio è biodegradabile e dopo "tot" tempo si rovina?????

"HO SENTITO DIRE???" E che significherebbe questo????? Gossip tecnologico?????

Stando a questo gli stampi per dei portachiavi che ho fatto 8 anni fa nella Ditta dove lavoravo prima di adesso dovevano essere ridotti a poltiglia, invece lavorano ancora 16 ore al giorno.....

Non è che per caso si parlava di stampi in silicone per le resine? allora si, potrebbe essere plausibile il discorso, si scende nella chimica, e i vari componenti della resina reagiscono con la matrice di silicone dello stampo da riempire... Ma per quanto riguarda l'acciaio, guardate, che se uno stampo è fatto bene regge decenni...

Anche lo stampo di alcuni passacavi interni della SuperMargherita Ariston è stato fatto 7 anni fa, stampa tutt'oggi con una corretta manutenzione periodica ed è stato stimato per una durata di 100.000.000 di pezzi. PE-HD, polietilene ad alta densità. Ed è stato realizzato con le tolleranze di stampaggio da controllare ogni 500.000 pezzi e dopo ripassi delle figure fissati intorno al 40.000.000 e al 70.000.000 pezzo stampato.... E si parla di pezzi di plastica di 18 x 30 mm con una sezione intorno ad 1,3 mm...

Saluti metallurgici e tecnici...


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2006, 13:23 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 12:38
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Non ho letto tutti gli interventi precedenti, quindi mi scuso se scrivo cose già dette o do l'impressione di aver perso il filo del discorso.
Riporto solo un punto di vista personalissimo, lontano anni luce da qualsiasi tentativo di analisi di mercato e via dicendo.....nella vita mi occupo di altro e finirei per dire un mucchio di fesserie, quello è un mondo lontano anni luce per me; al massimo vi posso raccontare come si fa un'anestesia generale o una sedazione..(......mah, qualche strano tipo che ci ossessiona ultimamente sul forum ne avrebe anche bisogno..).....comunque non sono medico, sennò il discorso del portafoglio cambierebbe radicalmente........
So di dire una cosa scontata, ma che escano 10 modelli al mese o uno soltanto la situazione non cambia e tutto rimane nel regno dei pii desideri quando le tasche sono vuote (.....non è un bel periodo per nessuno, tranne per pochi forse), lo stipendio è quello che è e i modelli costano sempre uno sproposito.
Si paga il mutuo, le bollette, si fa la spesa, il mese prossimo c'è l'assicurazione dell'auto, tutto è aumentato all'inverosimile compresi i trenini........insomma, i treni mi piacciono tanto, ma ci sono tante priorità davanti.
Lo scorso anno ho preso una 460 Trix che mi è costata cara, poi un Dm99 Walshaert, per fortuna abbastanza economico: totale €338 circa. ....poi ad ottobre è morta l'automobile e ne ho presa una nuova, perchè se abiti in provincia non ne puoi fare a meno dato che i servizi pubblici sono a livello di terzo mondo. Si dice che di necessità si fa virtù, quindi quei 338 euro me li sono fatti bastare per un anno intero e nel 2006 forse, e sempre che la facciano, al massimo mi prenderò una 668 1400 (possibilmente senza motore perchè non ho plastico e colleziono solamente).
Conclusione personalissima di un discorso che può sembrare la fiera delle banalità: apprezzo lo sforzo dei produttori per rilanciare un mercato che stagnava un pò, ma prima si fanno i conti in casa e si fa la spesa, poi si può pensare al modellismo. E' inevitabile quindi selezionare e limitare gli acquisti all'essenziale, almeno a rotabili omogenei per ambientazione storica (..e comunque a una parte di quelli che si vorrebbero); non si può comprare tutto, anche se tanti modelli sarebbe bello tenerli in bacheca....e poi.....: dove la metto una E402, che mi piacerebbe moltissimo, quando tutto il resto è in epoca 3a o 4a?
Ciao, e buon pranzo.
Marco :D


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2006, 13:47 
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Iscritto il: sabato 21 gennaio 2006, 12:58
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Cita:

Ma per favore!!!!! Ma non diciamo scemenze!!!!! E che è, adesso, l'acciaio è biodegradabile e dopo "tot" tempo si rovina?????

"HO SENTITO DIRE???" E che significherebbe questo????? Gossip tecnologico?????

... Ma per quanto riguarda l'acciaio, guardate, che se uno stampo è fatto bene regge decenni...

mm...

Saluti metallurgici e tecnici...


Mi inchino di fronte a tanta preparazione tecnica in campo metallurgico. Il sentito dire significa proprio quello che è scritto e chi non lavora nel campo puo' anche prendere una notizia per buona salvo prova contraria.
Ora la domanda sorge spontanea. Le matrici per gli stampi in metallo sono solo ed esclusivamente di acciaio? E di che qualità? Questo è l'arduo dilemma.......
Saluti ignoranteschi......
Marco


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2006, 14:10 
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arma_legg ha scritto:
Mi inchino di fronte a tanta preparazione tecnica in campo metallurgico. Il sentito dire significa proprio quello che è scritto e chi non lavora nel campo puo' anche prendere una notizia per buona salvo prova contraria.
Ora la domanda sorge spontanea. Le matrici per gli stampi in metallo sono solo ed esclusivamente di acciaio? E di che qualità? Questo è l'arduo dilemma.......
Saluti ignoranteschi......
Marco


Tralasciamo l'inizio della replica, diciamo che non serve inchinarsi, ci mancherebbe....

Capisco che apprendere per "sentito dire" da campi in cui non si è pratici è normalissimo, ma piccola riflessione automatica.... Le forchette di casa, quanto durano???

Per il resto, stampi da pressofusione di materie plastiche sene possono fare di diversi materiali, ne ho fatti anche d'alluminio (ovviamente di un grado particolare, con determinate caratteristiche di resistenza alle aggressioni dai gas che si sviluppano per la fusione/plastificatura dei granuli di plastica durante l'iniezione, ma in genere sono per piccole serie. Per tirature maggiori, o per particolarità dei materiali da iniettare, si va sull'acciaio, certamente più costoso e difficile da lavorare, ma che garantisce risultati maggiori e più duraturi sotto il profilo della realizzazione delle impronte e per quello che riguarda la finitura delle superfici... Lucidature a specchio (tipo quelle per i vetri delle carrozze) si possono ottenere anche sull'alluminio, ma col rischio di dover asportare troppo materiale per ottenere il giusto grado di lucidatura. L'acciaio regge meglio al trattamento. Ma per lavorare l'acciaio, ripeto, ci vogliono macchine, utensili, materiale e TEMPI diversi, con tutti i costi che ne derivano.... Da questo: pochi pezzi = alti costi, tanti pezzi = minori costi... Ma non è cosa nuova.... Poi, come dice GIUSTAMENTE Benedetto, ognuno fa i suoi calcoli e stabilisce i propri prezzi. Poi sta a noi, se ci sta bene ok, se no, aria e si aspetta.

Per gli stampi in silicone, non sono praticissimo, dipende molto dal silicone e dalle resine che si utilizano, ma in genere si impiegano per piccole serie e per prove di fattibilità o dimostrazioni dell'oggetto da realizzare mediante stampaggio. Questo ovviamente in campo industriale, per il modellismo ci sono diversi punti di paragone e valutazione.

Spero d'aver fatto maggiore chiarezza, SENZA presunzione di essere eletto a nessuna classe di merito... Solo che sono nel campo da 9 anni dopo 5 di istruzione tecnica apposita... E dire che a Scuola non ero nemmeno uno dei migliori......


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2006, 14:52 
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Località: Aprilia (LT) - Firenze
Nel modellismo statico aeronautico ci sono produttori specializzati nei cosidetti "short-run" ovvero modelli prodotti con stampi in resina/gomme siliconiche. Come dice il nome si tratta di stampi dalla vita breve che però, con le tecnologie attuali, forniscono risultati paragonabili a quelli ottenibili con gli stampi in acciaio. I costi dei modelli però sono paragonabili, se non superiori, a quelli convenzionali, poiché questi produttori scelgono aerei (o versioni) poco diffusi (e quindi non inseriti nei cataloghi delle case maggiori) e le tirature sono basse.
Per contro Airfix continua ad utilizzare stampi di quando ero bambino...

Andrea


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2006, 21:38 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7518
Località: Fabriano
Aggiungo qualcosa sugli stampi e sui costi di realizzazione. Badate bene, che, anche se lo stampo viene fatto in Cina, ma in alcuni casi viene realizzato in europa e successivamente spedito, i costi per realizzarlo sono pressochè simili a quelli dei nostri paesi. Incide, invece, moltissimo il costo della manodopera e delle materie prime, molto più basso rispetto a noi, una settimana di ferie l'anno, vivere nei dormitori, straordinari obbligatori, nessun diritto sindacale, malattia, infortunio......
Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: lunedì 6 febbraio 2006, 22:00 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 19:08
Messaggi: 1073
Località: Albenga (Sv)
Signori, il sentito dire, il sentito fare, lasciamo stare, chi può compri chi non può come me: guardi, se capita un offerta, ci penso e ripenso, e poi forse acquisto, sempre che il mio portafoglio non abbia mal di pancia.

Sauti fumanti Piero


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MessaggioInviato: giovedì 9 febbraio 2006, 12:21 
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Anch'io devo dire che si stava meglio quando si stava peggio, perchè un modellista (anche un po' squattrinato) poteva permettersi di acquistare, pressappoco, una buona parte dei rotabili sul mercato italiano ad ogni uscita.
Strano è che, nonostante la concorrenza e la produzione in Estremo Oriente, i prezzi siano all'incirca gli stessi, se non addirittura più alti, di un paio di anni fa. Fortunatamente, però, c'è stata qualche flessione sui prezzi di alcune locomotive, ma, a quanto pare, in Germania le cose vanno nettamente peggio, a causa del carico fiscale nettamente superiore a quello italiano: servirebbe eliminare degli intermediari tra la fabbrica e il negozio.

Comunque ho intenzione di buttarmi un po' sull'usato a prezzi stracciati: è previsto l'acquisto di carrozze tipo MDVC Lima senza cinematismo per elaborazioni che le porteranno a far parte della mia compagnia freelance, ovvero il SAFF


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