Oggi è giovedì 25 dicembre 2025, 8:16

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 23 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Ci si evolve?
MessaggioInviato: domenica 12 ottobre 2014, 19:01 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
Messaggi: 5159
Località: Roma
Cita:
Non entro nel merito della questione dell'intervento , ma se così fosse , allora stiamo riuscendo nell'intento di migliorare la cultura e la capacità critica di noi modellisti, ma anche di creare un canale di comunicazione diretto con i produttori.
Chiaramente, chi scrive deve anche documentare e rendere indifendibile l'eventuale errore o omissione sul modello.

Mi piace riprendere questo intervento dall'altro thread sulle cuccette ACME e lo posto a parte perchè lì sarebbe OT e Max ha già avvisato di non farlo.
Io credo di si Claudio, a forza di battere il chiodo, giorno dopo giorno, qualcosa la imparano anche gli asini cocciuti come me. Un tempo ero di quelli che bastava che qualcosa fosse marcato FS e lo prendevo, poi ho cominciato a lasciare lì tutte le cose che erano italianizzazioni di fantasia, oggi prima di prendere certi modelli cerco di leggere cosa ne dicono i forum per capire se ne vale la pena o meno. Vero è che ho sempre guardato, se possibile, le foto del reale e ci sono, altresì, cose che quando mi piacciono troppo, critiche dl forum o meno, le prendo. Ma comunque noto che in me c'è stato un affinamento dei gusti, grazie proprio ai modellisti più esperti dei forum, anche se continuo a non amare gli integralisti con il calibro sempre in mano.
Quindi c'è speranza. :wink:
Sui produttori non farei molto conto, se vendono puoi aprire tutti i canali di comunicazione che ti pare, continueranno, chi più chi meno, a fare orecchie, appunto, da mercante, perchè quella è la loro motivazione, ben diversa da quella di un modellista appassionato. :roll:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: domenica 12 ottobre 2014, 19:40 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6193
Località: Bruschi
Bene...allora manteniamo rovente il ferro e continuiamo a batterlo!!!
L'importante è far circolare le informazioni e le opinioni in maniera che arrivino anche ai lupi solitari o a chi non si è mai posto il problema .
saluti


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: domenica 12 ottobre 2014, 22:57 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 15 dicembre 2010, 18:37
Messaggi: 327
Località: Genova
Quoto quello che dice miura!!
Grazie ai forum che si apprende il reale valore estetico/funzionale
di un modello nn delle recensioni sulle riviste


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 1:20 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:08
Messaggi: 97
Si, bene, ma se mi è permesso inviterei tutti a fare un passo in più guadagnando, per così dire, un ulteriore tassello evolutivo.

Secondo me dovremmo cominciare anche noi a pensare che dietro le etichette delle cosiddette ditte di modellismo, le stesse che producono gli oggetti di mille nostri desideri, ci sono persone serie e amanti del loro lavoro. Questi professionisti, proprio come noi quando ci impegnamo nelle attività quotidiane, tutto vogliono tranne che fare male il loro mestiere.
Onestamente mi viene difficile pensare che si costituiscano aziende col fine unico di "derubare" soldi producendo oggetti sbagliati. Non ha senso!
Io credo, invece, che ogni cosa sia fatta in buona fede (d'altronde, come dice il proverbio, solo chi non opera non sbaglia), compreso l'interpretazione particolare dei finestrini che ACME ha fatto per le sue cuccette ristrutturate (ammesso che di errore si tratti).

Scusatemi ma mi è partita questa prosopopea perché spesso, e questo lo considero un demerito dei forum, ci si trova a leggere di crociate contro questo o quell'altro produttore colpevoli di aver commesso errori o, e non si sa bene perché, di non dialogare a sufficienza con gli acquirenti.
Quest'ultimo discorso, in particolare, mi fa sorridere.
È un po' come se il panettiere chiedesse al cliente come è messo di sale l'impasto per il pane.
Non funziona così.
Funziona, invece, che se una cosa piace la si compra e se non piace (o non la si trova adatta), non la si compra.
I fiumi di critiche, contestazioni, verdetti e sentenze che seguono ogni uscita di modello, per rimanere in tema col titolo del thread, sono la dimostrazione di una costante involuzione del modellista e, ahimè, del modellismo.

Chiudo dicendo che ogni modello ha errori, più o meno evidenti, più o meno correggibili.
Quando e se rilevabili, limitiamoci a condividerli senza spingerci oltre e, soprattutto, senza assumere il ruolo di inquisitori anche perché, errore non è sinonimo di eresia.

È una mia opinione e non crocefiggetemi per questo.

Gianluca.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 9:00 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
Messaggi: 5057
cabinone ha scritto:
Onestamente mi viene difficile pensare che si costituiscano aziende col fine unico di "derubare" soldi producendo oggetti sbagliati. Non ha senso!
Io credo, invece, che ogni cosa sia fatta in buona fede (d'altronde, come dice il proverbio, solo chi non opera non sbaglia)....


E' il pressapochismo e la superficialità, sopratutto quando reiterata, che esasperano e fanno alzare i toni.

La buona fede può esserci sul primo progetto ... ma quando gli stessi errori vengono replicati ignorando critiche e suggerimenti, perchè è facile copiare mentre è costoso correggere, cosa dovrebbero pensare gli acquirenti finali?

Visto che questo è applicabile, indistintamente, a tutti i costruttori è evidente che il grado di sensibilizzaione degli acquirenti è elevato ... ormai anche la minima pecca riscontrata provoca delle "reazioni allergiche" importanti.

Chi non fa non falla ... ma chi fa può e dovrebbe anche migliorarsi.

Quindi inquisitori no ... ma "sommelier" modellistici si ... se "sa di tappo" è giusto segnalarlo; persecutori no ... ma selezionatori si ... se rientra nel personale "criterio di accettabilità" si prende, altrimenti ...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 11:02 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 30 marzo 2011, 10:48
Messaggi: 1642
Località: Regno delle Due Sicilie
Zampa di Lepre ha scritto:
E' il pressapochismo e la superficialità, sopratutto quando reiterata, che esasperano e fanno alzare i toni.

... ormai anche la minima pecca riscontrata provoca delle "reazioni allergiche" importanti.

Chi non fa non falla ... ma chi fa può e dovrebbe anche migliorarsi.

Quindi inquisitori no ... ma "sommelier" modellistici si ... se "sa di tappo" è giusto segnalarlo; persecutori no ... ma selezionatori si ... se rientra nel personale "criterio di accettabilità" si prende, altrimenti ...


Come non essere d'accordo con te? Mi hai anticipato ma è un concetto che volevo esprimere e quindi lo condivido in toto.
Il problema se vogliamo è anche un altro...e non è di facile soluzione secondo me e oltre al problema imputabile alle case modellistiche, c'è anche la questione che riguarda noi modellisti.
In primis abbiamo il fatto che molti modellisti non hanno una sufficiente cultura del campo, questa non è ovviamente una critica, ma solo una constatazione che può portare a prendere degli abbagli oppure a fidarsi "dell'oste, e accontentarsi dell'aver avuto rassicurazioni da quest'ultimo se il vino fosse buono o no". Ovviamente la risposta sarà che il vino è buono................

E in questo caso la cultura ci può aiutare, ma non è una cosa che si può avere dall'oggi al domani. Servono molti anni...libri, riviste, monografie...possono essere molto importanti per la comprensione di ciò che abbiamo davanti, ma anche l'osservazione del reale attraverso le foto. Cosa che dovrebbe essere scontata, ma che invece non lo è.

In questo i forum possono essere di grande aiuto, dato che i modellisti più esperti possono mettere a disposizione degli altri la loro cultura a riguardo, contribuendo ad alzare il livello generale delle discussioni e anche la qualità dei modelli, se ci fosse un interlocutore disposto ad ascoltare...ma come tutti abbiamo visto, negli ultimi 10 anni le cose non sono cambiate, se non di pochissimo.

Il secondo problema che non ci permette di evolverci è purtroppo (secondo me) il peggiore, ovvero sia la cosiddetta partigianeria più o meno velata. Pochi giorni fa per esempio feci notare su un topic riguardante un modello appena uscito, e subito mi fu rimproverato (in modo anche abbastanza energico) di parlare senza cognizione di causa perchè il modello in questione era appena stato presentato e non disponibile in commercio. Dopo qualche giorno il suddetto modello arriva nei negozi confermando i dubbi inziali, poi anche ampiamente confermati sulle pagine del forum da appassionati che hanno avuto il tempo e la pazienza per trovare i riscontri oggettivi.

Ma poi ci sono anche gli appassionati, che a fronte di discussioni che mettono in risalto difetti molto evidenti, si accontentano della spiegazione dell'oste e acquistano lo stesso, o perchè quel modello lo attendevano da decenni o perchè semplicemente affetti da acquisto compulsivo.

Per carità, ognuno spende i propri soldi come vuole ma mettetevi nei panni di chi fabbrica e vende modelli ferroviari...se su 100 acquirenti, 10/20 contano i chiodi e analizzano tutto del modello, motorizzazione compresa, trovando pregi e soprattutto difetti e quindi lo ritengono non valere i soldi richiesti...per contro avremo 80/90 acquirenti che non analizzano, non contano chiodi...insomma, non sono documentati e comprano solo perchè il modello è bello....con buona pace di progettazioni accurate e riproduzioni fedeli.

Appurato questo, secondo voi, chi produce modelli ferroviari accontenterà il 10/20% dei modellisti esigenti (che visti gli errori/orrori non comprano o comprano di meno), oppure lasceranno le loro produzioni così come sono...dato che l'80/90% dei modellisti compra comunque?

A voi la risposta............


Federico


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 11:39 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 8:10
Messaggi: 1454
Mi trovo perfettamente in sintonia con gli ultimi due interventi, che sintetizzano al meglio la situazione attuale degli appassionati che frequentano il forum. Il recente caso delle osservazioni mosse alla carrozza cuccette è davvero emblematico.

Credo che potenzialmente il forum potrebbe essere la sede ideale per analizzare serenamente pregi e difetti dei nuovi modelli, laddove le recensioni sulle riviste, per intempestività e comprensibili problemi commerciali, non riescono a fornire le informazioni necessarie ad una valutazione approfondita del prodotto (fedeltà di riproduzione, funzionamento, ecc.).

E la ricchezza di informazioni sul forum si vede nei notevoli contributi di fotografie, disegni, confronti, frutto dell'esperienza degli appassionati più esperti.

Per contro si nota una certa difficoltà nel dialogo, dovuta spesso ad interventi privi di contenuti oppure completamente OT, partigianerie sui marchi, eccessi nei toni (anche da parte dei produttori, purtroppo), che rendono difficoltosa la lettura degli argomenti.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 12:26 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 16 ottobre 2009, 12:52
Messaggi: 751
Si dice che i cinesi scrivano la nostra parola "crisi" con due ideogrammi, di cui uno significa "problema" e l'altro "opportunità".
La crisi ha ridotto (in alcuni casi riducendole prossime allo 0) le nostre capacità finanziarie e ci ha reso più sensibili alla qualità di ciò che ci viene proposto a prezzi -fino all'altro ieri- sempre più elevati. Un proverbio dice che "il bisognino fa trottare anche i vecchi", per cui, dato che si deve sempre più selezionare in base al rapporto prezzo/qualità, i clienti scelgono sempre di più, per decidere i propri acquisti, la strada della ponderazione e sempre meno quella della compulsività. In questo modo la crisi è sì problema ma anche opportunità, sia per i clienti sia per i produttori. L'aumento di cultura, anche nell'ambito ferroviario, è sempre un fatto positivo.
Cordiali saluti.
Pierluigi Cerbai.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 12:49 
Non connesso

Nome: Antonio M. G.
Iscritto il: martedì 2 ottobre 2012, 10:02
Messaggi: 1599
...


Ultima modifica di tonymau il lunedì 15 maggio 2017, 12:51, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 14:02 
Non connesso

Nome: Francesco Saravalle
Iscritto il: domenica 4 aprile 2010, 15:07
Messaggi: 595
Località: Amelia (TR)
tonymau ha scritto:
.................. come se chi "conta i chiodi" perda più tempo rispetto a chi passa il tempo sul suo plastico, plastichetto o plasticone, o a invecchiar modelli o a costruirseli.
Saluti,
Antonio


Quindi, Antonio, mi confermi che i "conta chiodi" ci tengono a distinguersi da chi passa il tempo sul plastico o fare vero fermodellismo !!! :lol: :lol: :lol:
Lo dicevo io...lo dicevo ......... :mrgreen:

Contate, contate 1,2,4,5,8,9,12,25 ......... :wink:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 14:15 
Non connesso

Nome: Antonio M. G.
Iscritto il: martedì 2 ottobre 2012, 10:02
Messaggi: 1599
...


Ultima modifica di tonymau il lunedì 15 maggio 2017, 12:51, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 14:28 
Non connesso

Nome: Armando Pappalardo
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
Messaggi: 4081
Località: San Germano Vi/Cropani Marina Cz
Infatti...
A volte, a prescindere che uno sia un plasticista puro o un altro un semplice collezionista con pochissimo tempo (antipodi?), se non magari quello di documentarsi un pochino sul forum o sui libri specifici, la nostra forza come "categoria" sarebbe appunto quella di essere uniti e non stare a dire io sono meglio perchè faccio questo da zero o tu perchè hai 300 macchine in ottone.

Uniti nel pretendere quello che ci spetta. Denaro buono per prodotti buoni. Per la nostra, come detto in un altro topic, dignita'per noi appassionati, dignità per il nostro meraviglioso hobby. Non siamo dei "boccabuona" che comprano tutto.
Un prodotto ben studiato e con meno imperfezioni vende di piu' e non costa di piu'...
Cose scontate certo. Ma poi nemmeno tanto.

un saluto a tutti

Armando


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 15:31 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
Secondo me a quel 10-20% che critica le varie produzioni commerciali va tolto uno zero dietro se si aggiunge "documentandosi"... :lol:

Comunque.. posto che questa categoria di "consumatori trenistici" più evoluta è una evidente minoranza rispetto ai ben più grandi numeri di chi compra così... solo perché gli piace il modello e senza farsi troppi problemi, credo proprio che l'unica soluzione per quel 10-20% sia quella di rivolgersi all'ottone (per chi può permetterselo)... e neanche a tutti i produttori perché anche loro hanno le loro pecche.

In alternativa il mercato è fatto dal restante 80-90% di quelli che comprano a cuor leggero, cosa sacrosanta ad esempio per un cosiddetto "plasticista" o per uno che compra il trenino per suo figlio, cosa invece decisamente meno comprensibile per chi invece si dice collezionista, si lamenta del chiodino spostato, ma poi... compra lo stesso! (Cioè l'80-90% di quell' 80-90%)

Secondo me è una battaglia persa in partenza: tutti si può sognare di avere il Picasso o il Van Gogh sul muro di casa ma quasi nessuno ha i mezzi per permetterseli.
La gran parte ha sulle pareti il quadretto che non vale nulla comprato in vacanza al mercatino.
Qualcuno si pone il problema della scarsa qualità dei quadretti da mercato e smette di comprarli, o al limite se proprio non vuole le pareti bianche compra solo i meno peggio.
I mercati però continuano ad essere pieni di questa paccottiglia perché la gran parte dei compratori questi problemi non se li pone neanche e dal loro punto di vista magari è anche giusto così.

Quello a cui aspirate è un mercato che c'entra poco o nulla con quello dei trenini commerciali. Un'azienda che costruisce modellini commerciali e che mette mano agli stampi per ogni imprecisione che viene rilevata dal suo pubblico è un'azienda che non ha alcun futuro né possibilità di restare sul mercato, a meno di non alzare i prezzi in modo spropositato (rispetto a quelli già alti tuttora in essere, causa dimensioni minuscole del mercato). A questo punto tanto vale rivolgersi davvero da subito agli ottoni oppure... sperare che il modello venga fuori bene subito al primo colpo, evento raro ma comunque possibile (almeno così si dice dei 636 di Lima Expert, ad esempio...).
Per il resto, se il modello esce male, è molto più facile che i "figli" del suo progetto continueranno a portarsi dietro i difetti di origine per lungo tempo: rimettere mano agli stampi costa e, soprattutto in un mercato piccolo come quello dei trenini, quasi sempre è una cosa economicamente insostenibile per i produttori se non dopo molti anni una volta smaltito il primo lotto sbagliato... sempre che nel frattempo non ci pensi un qualche concorrente...

Ciao,
Lorenzo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 17:22 
Non connesso

Nome: Antonio M. G.
Iscritto il: martedì 2 ottobre 2012, 10:02
Messaggi: 1599
...


Ultima modifica di tonymau il lunedì 15 maggio 2017, 12:51, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: R: Ci si evolve?
MessaggioInviato: lunedì 13 ottobre 2014, 18:24 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
tonymau ha scritto:
scontentando proprio quella larga maggioranza di compro tutto io, compro tutto subito a prezzo pieno...
Eheh... ma dato che questa tipologia di "polli" è così diffusa, perché non continuare a spennarli? 8-)

Vista dalla parte dei produttori, che in qualche modo i conti li devono pur sempre far tornare, questa tipologia di compratori è una manna dal cielo.

Purtroppo, soprattutto in un mercato così piccolo come quello dei trenini, ancora più piccolo se consideriamo quello italiano, questi clienti-manna sono anche la condanna alla bassa qualità di molti modelli. Fortunatamente non tutti!

Per chi vuole la qualità invece i modelli ci sarebbero anche, ma la categoria è un'altra (ottoni in primis) ed i prezzi alti sono logica conseguenza.

Poi oh, ci sono anche categorie diverse: plasticisti, quelli che comprano solo a sconto, quelli che semplicemente non ci fanno caso perché a loro va bene anche così...

Personalmente io faccio parte un po' di tutte queste categorie:
1-cerco solo tra le offerte, anche a rischio di perdermi un bel rotabile
2-spesso e volentieri l'intenzione è già quella di metterci mano, quindi anche se ci sono imperfezioni per me conta poco
3-l'idea finale è quella di farli girare (anche se adesso mi è impossibile) e se il treno si muove i difetti si vedono meno.

Ciao,
Lorenzo


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 23 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Baidu [Spider], GiovanniFiorillo e 17 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl