.. Tu pensa , un anno aspettavo a Firenze campo marte io e la mia , allora fidanzata , oggi moglie , la freccia del sud proveniente da Milano , per andare a casa mia in Sicilia a trascorrere il Natale con i
nostri genitori .. .. era il 23 dicembre credo 1988 ,
Bene , arrivato il treno era così pieno che non siamo riusciti neanche ad aprire le porte , gli ingressi erano tutti pieni di persone strette come le sardine con annessi bagagli . Oltre noi una marea di gente rimasta a terra senza poter salire ..
Il treno parte, noi disperati , ma ci rincuora l'anuncio del capo stazione , Arriverà un treno straordinario bis tra pochi minuti , state calmi , è in arrivo un treno speciale bis ...
Bene.. arriva il treno ed è stracolmo di gente più di quell'altro precedente , non so come abbiamo fatto , ma siamo riusciti a salire , abbiamo trascorso venti ore forse anche più senza riscaldamento , senza potere distendere le gambe , distrutti , l'odore del treno c'era entrato anche nel Dna ..
.. Sul treno si era creato sostegno reciproco ognuno offriva da mangiare e bere tutti insieme.. nella stessa disavventura uniti , come una famiglia .. solo per un viaggio ..dentro la freccia del Sud.
---Ecco oltre alla composizione , era questa la gente che lo abitava!
Silver
In fin dei conti è questo che manca oggi ai nostri treni... la sensazione del viaggio. Oggi siamo trasportati da A a B, treni standard, colori standard, stazioni sempre meno trafficate (eccezion fatta per 4 o 5 di esse che sono invivibili nonostante tutti gli investimenti fatti). E' giusto non fare più viaggi come quelli descritti nel post (io, da militare, ne ho fatti di simili) però le nostre ferrovie continuano ad ignorare l'urlo di nostalgia che viene da questi forum. Basterebbe veramente poco per ridare umanità ai nostri treni e alle nostre stazioni. Continuano a velocizzare le frecce, ma dovrebbero smetterla di rallentare gli Intercity day e night, perché è su questi treni e non sulle frecce che il treno scatena il suo fascino. Magari sbaglio, ma la penso così. Bellissima testimonianza sulla Freccia del Sud, un treno che tra 200 anni sarà ancora sui libri di storia ed è ovvio perché.