E' l'atmosfera indescrivibile della Ferrovia di una volta...
Era un mondo a se, non un mezzo di trasporto anonimo...
Aveva tempi, ritmi, odori, usi e abitudini, regole scritte (tante) e non...
Si "viveva" di e in Ferrovia...
Aveva tanti nomi e soprannomi, sigle, modi di dire, rispetto, per la cose proprie ed altrui...
Era lavoro amato, sudato, fatica e soddisfazione...
Chi non l'ha vista e vissuta da vicino non la dimenticherà mai, ma chi non c'era non potra mai conoscerla ed amarla profondamente, purtoppo per lui...
Quindi non arrabbiamoci o prendiamo in giro le nuove leve perchè non sanno: non è colpa loro...
Apprezziamo invece chi non c'era, ma approfondisce e cerca conoscere la Ferrovia di una volta...
Riccardo

Caro Riccardo,

conosco bene quello che dici: facevo lo stesso con mio padre in stazione a Brescia (o a Brescia Scalo)........il fascino romantico della notte in Ferrovia e i suoi attori (mezzi e personale che erano una "famiglia").

Nulla a che vedere con la ferrovia (con la "f" minuscola) di questi tempi, che ricorda più le piste della Polistil con km e km senza stazioni (declassate a fermate senza binari)......

La stazione di San Satiro non sarà La Spezia C.le ma gli scorci che proponi stimolano i ricordi e la voglia di esercizio ferroviario, indipendentemente dal fatto che ci siano 3 oppure 50 binari!

Bravo!

Inusuale carrozzetta degli inizi del secolo scorso: libera interpretazione di un progetto dell'amico Capolinea.
saluti.
G.

Ti è venuta così perfetta che sembra un rendering! Sono incantato

Gran bel lavoro!!!! Ma perché “ libera interpretazione…..”?
Grazie
Stefano

complimentissimi...gran montaggio e finitura superba

Buondì Stefano, ho scritto " libera interpretazione" con riferimento all'allestimento del tetto, che ho. appunto, interpretato.
Infatti, il disegno originale della carrozza , della Rete Sicula, mostra sfogatoi delle lampade di tipo diverso.
Non ho reperito foto della 55068 in era F.S., ma di carrozze simili, che mostrano gli sfogatoi che ho realizzato e applicato.
Sono solo inseriti a pressione, e potrò sempre modificare...
Magari salta fuori qualche documentazione, della quale sarei grato!
G.

dal sito Fondazione FS

ma le balestre? da dove saltano fuori?
mica le avrai fatte foglia per foglia???

saluti
Antonio

Il disegno della carrozza ex Rete Sicula è quello utilizzato per la sua realizzazione, ed ha permesso di ottenere l'arredo interno abbastanza conforme, vedasi foto.
Tuttavia, volevo ambientare il modello in epoca successiva, "pienamente" F.S., o, meglio, a fine carriera (1915-1920), per inserirlo in composizioni di carrozze simili, immaginandolo dotato di lampade stile F.S.
Certo, la cosa probabilmente non è mai successa, data anche la vetustà del rotabile, che avrà continuato il servizio con le lampade originali fino alla radiazione.
Dai, una piccola libertà interpretativa...perdonabile?
Comunque, oggi si rendono disponibili le microfusioni degli sfogatoi originali, fatti realizzare da Capolinea, quindi...
Sempre salutando,
G.

Modeller, inserisci una foto dell'altra testata, così si può apprezzare la vetratura del mezzo scompartimento di II classe.
Molto ben eseguiti gli interni con le varie colorazioni!

Modello superbo, ben oltre la media di qualsivoglia modello in ottone, che sia realizzato da un qualche ( anche blasonato ) produttore artigianale o da un qualche appassionato.
E se poi non è dato sapere come erano fatti realmente gli sfogatoi delle lampade sul tetto...Amen. Per l' appunto non si sa...
Buon we
Stefano.

fantastico modello! un plauso al progettista e al maestro assemblatore!

Una insolita accoppiata : Gr 685 445 attrezzata per prove di trazione e rendimento con la sua locomotiva freno Gr 675 022.
Entrambi i modelli sono su base Oskar , costruiti insieme al mio socio Berny, con l’aiuto di Nando Amato per le fotoincisioni appositamente commissionate.
Lo scudo e stato piegato e saldato dal solito Enrico.

Spettacolare oltremisura!
Come tante altre cosette viste dalle parti di Andrea.
Ecco l'altra foto della 55 068.
Salutando,
G.