Ma perchè dobbiamo dare spazio a queste offerte?
Non lo capisco...i neofiti non spenderebbero quelle cifre, i modellisti idem , i collezionisti sono tali per cui...e tutto si piglia.

Ciao a tutti.
Io l’ho appena trovata, modello identico, a 159, vedete un po’ voi... io sono dell’idea che spendere in cifre esagerate per dei modelli è una cosa inutile.
Penso che la pazienza vince sempre e fa risparmiare!!
Ciao
Ivan

Questo vuol dire (anche) che i 445 mancano nelle collezioni dei modellisti

Il senso del mio post gemello era in realtà più severo, magari troppo per un forum di modellismo.
La realtà è che la parola "ricchezza" non è più presa nella sua accezione intrinseca, cioè quello-che-si-produce. L'automobile di Claudio, il pacemaker di un cardiopatico, le zucchine del mio ortolano, gli antibiotici qui sul mio comodino, le rotaie della ferrovia Milano - Mortara, il maglioncino di Filippo, le scarpe da calcio di Lukaku, questa è la ricchezza. Il lavoro umano serve a produrre ricchezza. Per scambiarsela si è trovato più comodo usare un certificato di possesso - quello che chiamiamo denaro - che da essere unità di misura della ricchezza è diventato, nella visione collettiva, la ricchezza stessa. Negli anni 70-80, in piena e colossale crisi economica, nella Romania di Ceausescu ebbero l'idea di stampare e mettere in corso una grande quantità di soldi, così, dal niente. Gli impiegati e i lavoratori al servizio dello stato presero a percepire stipendi altissimi, nella gloria della propaganda di regime. Con quegli stipendi però non si poteva comprare niente, non c'era niente da comprare nei negozi, e questo perché il paese non produceva nessuna ricchezza reale: solo filigrana stampata, e la carta non si mangia, né si beve, né cura i raffreddori.

Tutto questo per sostenere ciò che ho scritto già altre volte: se qualcuno vende a 920 euro una locomotivetta di plastica, per tanta gente non vuol dire nulla; per me invece significa che i miei 920 euro ormai non valgono, ormai, che una locomotivetta di plastica. E naturalmente non solo i miei 920 euro, ma anche quelli di chi l'ha venduta. Si chiama "mi-scavo-la-fossa-con-le-mie-stesse-mani". Avrei anche una conclusione da appendere a questo mio spero non troppo noioso post, ma preferisco chiudere qui e andare a costruire di là dei modelli partendo da dei pezzi di plastica. Chissà, qualcuno magari potrebbe darmi in cambio dei foglietti di carta, da poter usare per procurarmi altre cose utili o necessarie.

Devo confessare senza alcuna polemica che non comprendo le discussioni sui prezzi di un qualunque oggetto, la vedo molto semplicemente, tizio mette in vendita ad un certo prezzo, caio pensa che sia corretto e lo compra, tanti altri hanno ritenuto il prezzo non congruo e non lo hanno acquistato, non mi pare se ne debba discutere all'infinito, vorrei aggiungere il tutto, molto pacatamente.
beppe

Il senso avevo appunto cercato di spiegarlo nel mio post prima del tuo: non è sano e non fa bene a nessuno far scendere il valore intrinseco del denaro che guadagniamo. Ma, ripeto altrettanto pacificamente, sono riflessioni forse un po' scure per un forum dove si cerca di discutere amabilmente dei piaceri di un hobby.

Giuseppe, trovo bello sapere che siamo almeno in due.

Andrea Chiapponi

Si sono in linea sul non svilire il valore del denaro, ma se fossimo tutti razionali ammetto che la vita sarebbe un pò piatta...o no?
Il problema è il limite e qui subentra il fatto che spesso carichiamo questi oggetti di un mare di significati per cui li acquistiamo a valori irreali...vale così per le auto , gli orologi , le case , i quadri , gli strumenti musicali e quelli per il nostro hobby , fino ad arrivare all'essere umano.
Stà a noi dire di no o darsi comunque un limite, non purtroppo a chi vende ...
saluti

Buongiorno a tutti, permettetemi un commento.
Anch'io trovo assurti certi prezzi che si vedono su e-bay, ma non riesco a scandalizzarmi più di tanto; non certo più di quando ho visto al telegiornale di una serie di scarpe con crocifisso e acqua santa vendute a migliaia di euro ed andate letteralmente a ruba in pochi giorni.
Purtroppo il mondo è ''avariato'' e va avanti così ed è quasi impossibile scendere alla prima fermata utile.
Tutti noi, chi più, chi meno, abbiamo fatto pazzie per qualcosa che desideravamo ''alla follia'; non lo trovo scandaloso, chiaramente potendoselo permettere ed a patto che non si siano sottratti quei soldi ad altre cose più importanti e/o sicuramente necessarie.
''Chi è senza peccato scagli la prima pietra'' ed io non mi sento puro ed immacolato quando, pensando alle difficoltà del prossimo, guardo la mia collezione e calcolo orientativamente il valore complessivo della stessa e quello che avrà quando un giorno, speriamo lontano, non ci sarò più; diceva Totò: ''E' la somma che fa il totale''.
Se è scandaloso il prezzo che si può pagare per un unico modello, lo è altrettanto il totale complessivo che spendiamo per tutte le nostre collezioni. Questo è il mio pensiero, e credetemi, pur non avendo mai speso prezzi folli per un unico modello, mi sento un pò co.....ne lo stesso.
Un saluto.

Buongiorno a Tutti

Io credo dipenda anche da un certo tipo di periodo...
Mi spiego: negli anni in cui mi riaffacciai al modellismo ferroviario, nel 99/2000, ricordo una grandissima " fame" di modelli.
Erano gli anni di " una novità Fs all' anno se va bene".
Ai tempi, per chi se lo ricorda, sugli annunci delle tre riviste del settore imperavano due o tre venditori di quelli veramente per cosi dire lanciati...con conseguenti prezzi stellari. Ricordate? Ed ai tempi non c'era ebay.
Poi dal 2004, mercato in espansione grazie al mondo cinese e ad illuminati imprenditori che hanno ragionato in prospettiva arrivando a darci 5/ 6 novità inedite all' anno.
Anni di grande abbondanza!
Ebbene prima di questi anni pur di avere una 636 080 della roco, precisamente nel 2003, diedi più di 300 euro.
La volevo a tutti i costi! Ora ne vale 100 appena ma non sono pentito del colpo di testa fatto al tempo.

Armando

Salve a tutti,
fermo restando che ognuno dei propri soldini puo' fare quello che vuole, ognuno di noi e' bene che si dia una qualche regola.
Senza alcuna regola si rischia solamente di sciupare il proprio denaro
La mia personale regola e' che non acquisto mai un modello fuori produzione ad un prezzo superiore al nuovo.
E per pagare quel prezzo deve essere in condizioni pari al nuovo.
Di piu' no, anche se e' il modello che desidero di piu' al mondo, anche se e' il modello piu' raro del mondo.
Motivo ? Prima o poi lo trovero' a meno. Prima o poi verra' prodotto nuovamente, magari in versione aggiornata e migliorata.
Saluti
Stefano.

devo dire che sono perfettamente d'accordo con beppecv. Siamo nel 2020 (quasi) in un mondo pervaso dall'informazione "liquida" e ci sono ancora tra noi "santoni" che predicano cosa è bene e cosa è male, avendo naturalmente, così facendo, la pretesa di mettersi al di sopra degli altri per emettere il sospiro della loro conoscenza. Per piacere, piantiamola lì con questi post senza senso. Il valore di un oggetto è pari a quello che un compratore gli dà! Punto! Tutto il resto è noia!

Non sono minimamente d'accordo, ma certo non criticherò la tua posizione in quanto tale. Spero solo che il riferimento al "mettersi al di sopra degli altri" non sia riferito a me. La mia era una riflessione sull'essere più responsabili, da compratore o venditore poco importava. Vederci un atto di superbia, beh, non è forse superbo a sua volta?

Ma non è questione di superbia... dico solo che ogni tanto compaiono post di questo tipo, riferiti soprattutto ad Ebay, e subito dopo compaiono commenti di chi ha la verità sempre in tasca. Voglio solo affermare, e questa non è superbia, che ognuno con i propri soldi fa quello che vuole ed è semplicemente ridondante che un altro si metta a sparare giudizi sui comportamenti altrui. Se io voglio comprarmi l'acqua minerale della Ferragni voglio essere libero di farlo senza che nessuno si metta lì a sparare sentenze o giudizi, senza che nessuno si metta lì a fare analisi di andamento del mercato. Io vendo e compro su ebay. Quando vendo metto i prezzi che desidero ricavare, se poi a qualcuno interessa lo compra, altrimenti me lo lascia lì. Quando compro se un articolo mi interessa valuto se mi conviene, se mi interessa, se è il sogno della mia vita e agisco di conseguenza. Non mi pongo problemi etici come si fa su questo forum. Mi dà solo fastidio che qualcun altro giudichi (pubblicamente) il mio comportamento.

Voilà, il discorso è tutto lì. Io non ho mai capito che ci azzecca l'etica con la compravendita di trenini, un bene di assoluta inutilità, che risponde alle semplici leggi del commercio: domanda e offerta.
E aggiungo, ma tutti quelli che si stracciano le vesti per i prezzi alti su ebay o altrove, quando vendono un loro modello usato, calcolano di quanto si è svalutato con l'età e l'uso e poi lo vendono a pochi spiccioli, oppure cercano di venderlo al prezzo di mercato? Che è semplicemente il prezzo al quale la domanda incontra l'offerta e quindi la vendita si conclude.

Ho dato un'occhiata alle vendite concluse del venditore in oggetto, se è vero che molte cose a prezzi elevati rimangono invendute, molte altre sono andate via a prezzi di tutto rispetto. Non ha rubato nulla a nessuno, non ha "rovinato" il mercato ad altri, è semplicemente un bravo venditore. Pare che a tanti dia fastidio. Continuo a non capire perché.