ZIMO ha scritto:
Lo so che Benedetto e affini adesso mi lincieranno (quasi), però porcaccia zozza avete visto la pubblicità a tambur battente ha fatto la Hornby RR su tutte e tre le riviste di modellismo ferroviario, avete idea di quante cartucce hanno sparato (in enso monetario), avessere investito quei soldi invece che in pubblicità sulle riviste in accorgimenti sui modelli usciti e tutti sappiamo come. Pensate che con tutto quello che ha speso la Hornby per la pubblicità una delle tre riviste faccia carne da macello (così come meriterebbero alcune cose uscite!), beh toglietevelo dalla testa e la prova e con tutte le critiche piovute da parte di noi clienti sui modelli usciti , le tre riviste avrebbero dovute farne un sol bocconcino, e invece non c'è ne nessuna delle tre che amorevolmente dica che ci sono un sacco di pecche.
E' vero che la pubblicità è l'anima del commercio , ma chi la trasmette mica lo fà gratis!!!
Chiedo perdono, ma c'è l'avevo nel gargarozzo.
Prendo lo spunto da uno degli interventi più duri, per togliermi un sassolino, anzi un macigno dalle scarpe.
Da FleischmannFan "duro e puro", non ricordo una recensione che abbia trovato un qualche difetto in un pezzo della Fleischmann, magari sul volantino; eppure questa è una Casa, in Italia snobbata e derisa, che da oltre 50 anni segue una sua politica sfornando pezzi che non ri rompono, vanno anche dopo essere stati per decenni fermi, addirittura sotto acqua (alluvione 1966 di Firenze, pezzo acquistato dal malandrino di turno tre anni fa).
I primi pezzi del 1952 sono perfettamente compatibili, tranne nei recenti ganci, con gli attuali e vanno sempre e comunque.
Per sapere quello che poi ognuno pensa, bisogna prima girare alla larga, alludere, poi sondato il terreno, dire che in effetti, pur con tutti i limiti e difetti, hanno un rapporto qualità/prezzo irraggiungibile (ultima discussione con un Prof.universitario di Bergamo, stretta di mano ed ammiccamenti, sembrava di essere dei Carbonari).
Poi ci si lamenta che la Fleischmann snobba l'Italia; purtroppo fa solo una cosa in italiano, il Catalogo, cui è quasi impossibile trovare svarioni.
Certo non facendo pubblicità (diretta), ognuno
si sente libero di recensire come meglio ritiene, ma sempre con un tono di supponenza, fastidio, quasi a dire, va beh, pure stavolta abbiamo compiuto il ns.dovere.