Dico la mia: ai tempi in cui il Merg venne fuori con i progetti e gli schemi per costruire una
centrale, un booster, i decoder e quant'altro, avevo deciso anche io di buttarmi nella
cosa, visto che al momento non avevo ancora intravisto alternative valide per me.
Avendo a che fare con l'elettronica praticamente ogni giorno, i pezzi e la conoscenza
per costruire quegli strumenti li avevo gia' in casa.
Poi ho iniziato a fare una serie di considerazioni, la cui validita' secondo me cambia da
persona a persona: vale veramente la pena di autocostruirsi qualcosa che poi dovro'
anche mantenere da solo? Saro' sicuro che non passero' il mio tempo dietro a questo
oggetto e non a divertirmi coi treni? Ho necessita' talmente particolari che non esiste
veramente nulla in commercio che le possa soddisfare?
Dopo queste ed altre domande, ho deciso di non farne di nulla e di aspettare tempi
migliori, quando dei produttori industriali avrebbero creato tutto quello di cui avevo
bisogno.
Adesso, a distanza di un po' di anni, esistono tutti gli strumenti che mi servono per
realizzare l'impianto DCC che centri perfettamente le mie esigenze.
Certo, i costi non sono spesso economici, ma nemmeno irraggiungibili. Ora utilizzo
una LZV100 di Lenz col suo palmare, ho l'interfaccia USB per il computer, sensori
e rilevatori di carico per il feedback. Inoltre, uso un software gratuito scritto in Java
di cui e' disponibile il sorgente.
Facendo due conti a braccio, lo sforzo che avrei dovuto intraprendere per costruire
tutto da solo sarebbe stato 5 volte tanto (come minimo) quello che ho pagato per
i prodotti che ho comprato, non includendo il mio tempo da dedicare alla costruzione
di questi apparati, ovviamente da levare al tempo per il modellismo in se'.
Consiglio finale: l'autocostruzione e' una bellissima cosa, provo sempre a praticarla
anche io (che sia nel modellismo in se' o in altro), ma si deve sempre trovare il 'giusto
mezzo', quello che fa capire se conviene costruirsi le cose oppure se conviene
comprarle.
Detto cio', vado a fare cena
ciao,
Alessandro