Oggi è mercoledì 24 dicembre 2025, 10:12

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 53 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:37 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
Messaggi: 1260
Località: Macerata
Ciao! Marco, ti suggerisco anche di vedere qui

http://www.dccworld.it/forum/viewtopic.php?t=2577

http://modellismo.spaces.live.com/

E' il modulo avviato da un utente di dccforum..ma non so come sia finito!

Alessio


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 27 febbraio 2008, 17:33 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
Messaggi: 2857
Località: Roma
Mentre parliamo aspettiamo l'uscita di TTM che è in stampa e potrebbe dare ancora qualche lume sui raccordi...
Comunque proprio a ciò che è stato accennato io pensavo e cioè ai raccordi dei molini mostrati dai concorrenti e all'articolo non su Paternò (ove ci sono solo foto di treni in linea ma non raccordi), bensì sui treni de "Le Nord" con le foto nei e sui raccordi.
Un tronchino di sicurezza non è sempre necessario anche se è piuttosto comune. Eventualmente ci si può mettere una staffa ovvero un finto scambio/derail che, molto comune in Inghilterra su una rotaia sola, è invece replicato in Italia su entrambe (spero di non aver detto una cavolata!). I raccordi in piena linea possono essere anche protetti da un segnale (che, salvo errore, non ha avviso).
Poi magari se fai uno schema oppure un disegno di quello che vuoi fare e lo metti sul forum, ci capiamo meglio...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 27 febbraio 2008, 17:43 
Non connesso

Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1428
... non ha avviso se è di 2a categoria.....
Se un raccordo è protetto da segnale, valgono le norme comuni in materia, ivi compresa la presenza di avviso, semplice o accoppiato ad altro segnale.
Saluti
Antonio


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2008, 8:51 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 14 dicembre 2006, 16:02
Messaggi: 184
Marco_424 ha scritto:
...però è google earth che si scrive, non google heart :wink:...

Il peggio è che lo so! Ed ogni volta che lo scrivo come unica parola, metto l'acca a posto dello spazio!!!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2008, 10:23 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 20:05
Messaggi: 23
Località: BOLOGNA
Nel mio plastico ci sono 10 diramazioni industriali, una di queste serve una fonderia con carri a sponde alte pieni di rottami in arrivo e, in partenza carri pianale, a sponde o chiusi, carichi di qualunque pezzo venga realizzato in fusione, senza dimenticare i carri cisterna col combustibile per l'alimentazione dei forni.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2008, 11:13 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 18 gennaio 2007, 17:40
Messaggi: 52
Località: Milano
giangua ha scritto:
Nel mio plastico ci sono 10 diramazioni industriali, una di queste serve una fonderia con carri a sponde alte pieni di rottami in arrivo e, in partenza carri pianale, a sponde o chiusi, carichi di qualunque pezzo venga realizzato in fusione, senza dimenticare i carri cisterna col combustibile per l'alimentazione dei forni.


Dieci diramazioni!!!! :shock: :shock: :shock:
E dove portano le altre nove? :?: :?: :?:
Puoi postare qualche foto?


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: giovedì 28 febbraio 2008, 14:05 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
Messaggi: 1260
Località: Macerata
Mi associo! FOTOFOTOFOTO!!!!!!!!!!!!!!!!
Alessio :shock:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 29 febbraio 2008, 18:56 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 20:05
Messaggi: 23
Località: BOLOGNA
Le diramazioni industriali sono: spedizionere, deposito carburanti, segheria, distilleria, mangimificio,falegnameria,frigorifero prodotti agricoli,fonderia,zuccherificio,fabbrica di conserve alimentari.
Un'articolo sul mio plastico corredato da alcune foto è apparso sui n° 273 e 274 di i treni.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 1 marzo 2008, 10:05 
Non connesso

Iscritto il: sabato 2 dicembre 2006, 12:49
Messaggi: 160
Località: Provincia di Mantova
[img=http://img220.imageshack.us/img220/6360/stazioneraccordoimgforusz9.th.jpg]
Immagine

Ecco lo schema (i codici che mi da imageshack sono un po incasinati, per vedere qualcosa nell'anteprima, li ho dovuti buttare dentro tutti...di solito basta quello giusto..) gli edifici sono sono solo indicativi nello schema, servono a dare l'idea dell'industria. Il binario fa una curva molto più leggera, e quindi lo spazio per i fabbricati è più di quanto non appare. Volevo usare il tronchino di sicurezza, tenendolo un po' lungo (non solo estetico) per ricoverare un carro. Ma al vero vengono usati anche così?


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 1 marzo 2008, 18:54 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 5 giugno 2006, 19:20
Messaggi: 1138
Località: Città di Castello
Quoto ange668, l'officina manutenzione ti permette una varietà enorme, ma non solo: spesso lavora per lotti, quindi sono ampiamente giustificati i gruppetti omogenei.

Quando mi capitava di passare spesso in Casentino, a Porrene si vedevano di volta in volta gruppi di pianali, di cisterne, di carri frigo...
ad onor del vero mi sono spesso chiesto quanti fossero da risanare e quanti da demolire.

Prenderei anche in esame di dotare il piazzale di una piattaformina girevole (di quelle a raso).

Ricordo anche (su un vecchio Fermodel News?) che a Monza Sobborghi una officina analoga era raccordata direttamente al piazzale MMO.

Buon modellismo!

Andrea Chiapponi


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 2 marzo 2008, 22:37 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 1 marzo 2007, 22:11
Messaggi: 180
Località: Monza
Ciao a tutti. Il piccolo impianto di Costamasnaga nel 2004 ha avuto l' onore di accogliere nientepopodimeno che le vetture dell' Orient Express !

http://www.photorail.com/phr3-gli%20upd ... le2004.htm

Andrea, l' impianto che ricordi di aver visto sulla rivista era il deposito officina prima FNM, poi FBC ( Ferrovia della Brianza Centrale ) infine MMO ( Monza Molteno Oggiono ) , dismesso nel 1954 dopo il passaggio sotto la gestione commissariale governativa , subito prima di incappare sotto le grinfie di FS. Oggi Monza sobborghi è stata degradata a fermata, lo scalo, i capannoni e i binari di incrocio non esistono più e solamente la dimensione del fabbricato viaggiatori tradisce l' originaria importanza di stazione capolinea.

Ciao a tutti.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: martedì 18 novembre 2008, 12:22 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 19 giugno 2006, 15:21
Messaggi: 98
Scusa, potresti mandarmi le foto di questo mulino? Sto pensando di riprodurre un raccordo di questo tipo e sto cercando documentazione.
grazie in anticipo. La mia email è enrico_tosco@yahoo.it

renzo428 ha scritto:
Ciao Marco,
metto solo qualche riflessione.
Per un uso massiccio di carri ferroviari devi supporre che vi sia anche una notevole produzione. Sulla linea Firenze-Viareggio tra le stazioni di Porcari e Capannori è stato costruito un raccordo per le cartiere che occupano l'ampio spazio tra ferrovia ed autostrada.
Un analogo raccordo, per una ditta di elettrodomestici è sulla Firenze-Pisa tra Montelupo e Empoli (metto i riferimenti in modo che tu possa farci un... viaggio con googleheart)
Nello spazio ridotto che hai a disposizione puoi solo riprodurre una porzione di questi impianti.
Vicino alla stazione di Ripafratta (Linea Lucca-Pisa) c'è un mulino e fino a non molti anni fa vedevo spesso i carri tramoggia della transcereales (l'ho scritto bene?) in sosta su un tronchino di Ripafratta. Da questa stazione al mulino il trasporto veniva sbricato con autocarri.
Peccato che non c'è mai stato un raccordo per il mulino, forse non avrebbero trasferito tutto il trasporto del prodotto finito e della materia prima su gomma.
Il mulino è una struttura non molto grande e giustificherebbe un binario di raccordo usato alternativamente per l'arrivo dei carri tramoggia una volta alla settiamana e la spedizione dei sacchi, con carri chiusi, quando richiesto. Ti metto le coordinate del mulino per googleheart: lat 43.810802, lon. 10.410864.
Posso spedirti le foto del fabbricato se lo desideri.

ciao, renzo.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Raccordo industriale
MessaggioInviato: venerdì 13 settembre 2019, 15:19 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 16:07
Messaggi: 564
Località: Nizza - Francia
Salve a tutti,

Riporto su questa vecchia discussione perché avrei qualche domanda su questo tipo di impianti. In particolare ciò è dovuto al fatto che sono sempre stato interessato alla riproduzione modellistica, ma le informazioni disponibili sono in generale scarse.

Parto con le mie domande:
1) Nel caso in cui vi sia un piccolo raccordo le locomotive FS erano autorizzate a manovrare carri all'interno dello stesso?
2) E' vero, che nel caso in cui non vi sia nemmeno una locomotiva o automotore da manovra, quest'ultima veniva effettuata dalla locomotiva titolare del treno anche se elettrica?
3) E' vero inoltre che erano possibile manovre a mano di alcuni carri? Cioè che fisicamente il manovratore spingeva a mano il carro? (aneddoto raccontatomi da conoscenti, ma di cui sono abbastanza in dubbio)
4) L'area privata di raccordo era sempre ed in ogni caso recintata e chiusa da cancelli?

Grazie a tutti
Saluti
Luciano


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Raccordo industriale
MessaggioInviato: venerdì 13 settembre 2019, 16:19 
Non connesso

Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1428
1) Nel caso in cui vi sia un piccolo raccordo le locomotive FS erano autorizzate a manovrare carri all'interno dello stesso?
Molto spesso succedeva così; ciò era la prassi in assenza di un fascio di presa e consegna fra binari di stabilimento e rete nazionale. In ogni caso le condizioni erano definite dalla convenzione sottoscritta fra FS (o concessa) e ditta raccordata

2) E' vero, che nel caso in cui non vi sia nemmeno una locomotiva o automotore da manovra, quest'ultima veniva effettuata dalla locomotiva titolare del treno anche se elettrica?
SI; elettrica, ovviamente, se il raccordo è elettrificato; in mancanza di elettrificazione si potevano utilizzare dei carri scudo per evitare l'inoltro delle loco elettriche oltre il punto di abbassamento pantografo

3) E' vero inoltre che erano possibile manovre a mano di alcuni carri? Cioè che fisicamente il manovratore spingeva a mano il carro? (aneddoto raccontatomi da conoscenti, ma di cui sono abbastanza in dubbio)
La manovra "a braccia" era assai comune, e riguardava non solo i carri nei raccordi, ma anche, talora, nelle stazioni.
Era possibile solo nei binari secondari indipendenti ed in assenza di condizioni meteorologiche che potessero sfavorire l'arresto dei carri (es raffiche di vento).
Le manovre "a braccia", come quelle a fune (con il verricello elettrico o a trazione animale) erano disciplinate da specifici capitoli nelle vecchie edizioni dell'istruzione servizio manovratori
Esistevano anche sorta di spingitori motorizzati per questo tipo di manovra.

4) L'area privata di raccordo era sempre ed in ogni caso recintata e chiusa da cancelli?

Di norma si sulla rete fs, anche se potevano esistere delle eccezioni; in ogni caso il cancello definiva il punto di termine dalla rete fs, ed era presente perché dotato di chiavi coniugate; in sostanza per aprire il cancello, e, in successione, i deviatoi di accesso al raccordo, era necessario disporre di chiavi in parte in mano a FS, in parte alla ditta raccordata, in modo che ogni manovra fosse comunque condivisa fra le due parti.


Buoni raccordi a tutti


AF


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Raccordo industriale
MessaggioInviato: venerdì 13 settembre 2019, 17:08 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3792
Località: Massa Finalese (MO)
Suggerisco l'acquisto del libro (nota per i soliti noti, non edito da 2G ma disponibile sul sito) "Binari per gli stabilimenti" di Paolo Arlandi. Tratta di tutti (e dico tutti) i raccordi ferroviari e tranviari nel territorio comunale di Torino, e introduce anche l'argomento della loro gestione. Un librone (ci si mette un mese almeno a leggerlo) ricchissimo di planimetrie ed utili indicazioni, che fornisce una marea di spunti al fermodellista, anche se non vuole riprodurre per forza un raccordo di Torino.

Aggiungo sulla manovra a spinta: fino agli anni '30 anche nelle stazioni, e fino agli anni '50-'60 sui raccordi, era frequente l'uso delle piattaforme giracarri da 5 m di diametro per smistare i carri presso i vari punti di carico/scarico nel raccordo. La manovra veniva fatta a mano o per mezzo di funi (i raccordi erano in quel caso pieni di bitte di rimando).


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 53 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: alpiliguri, e444, salva65 e 11 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl