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MessaggioInviato: lunedì 22 settembre 2008, 13:06 
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beh, scopriamo l'acqua calda... accaduto a me (che i treni elettrici li conosco per lavoro... insomma!)

ho una BR 55 Trix di quelle nuove, è uscita la 460 FS non mi conviene elaborarla, la porto a una borsa scambio per prendere qualcos'altro.
Pagata oltre 220 euro, mai uscita dalla scatola... alla borsa scambio mi dicono che "Trix è un marchio non apprezzato, fa robaccia poco raffinata, poi il tedesco non si vende, e anche se è di metallo e ha il faulhaber non mi può dare modelli per più di 50 euro"

Poi, mando un amico a chiedere allo stesso quanto costava una macchina francese Trix. Lo stesso individuo dice che "eh, Trix è la corrente continua di Mareklin, la rolls royce del fermodellismo... bla bla bla..."

Morale della favola? Non bisogna fare di ogni erba un fascio. Premesso questa ovvietà, non ho più tentato di scambiare alcunché, compro per corrispondenza nei negozi di fiducia, ecc ecc ecc...

Cmq ogni tanto un po' di pulizia non fa male. Vedi anche il nostro mercatino... mah!


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MessaggioInviato: lunedì 22 settembre 2008, 13:32 
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Nome: Paolo Bartolozzi
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Località: Dicomano (FI)
A proposito di mercatino,
c'è gente che vende materiale nuovo allo stesso prezzo pagato dai negozianti al produttore,
documenti alla mano......
In merito a ciò, nell'inserzione ho espresso la mia perplessità,
non metto in dubbio la buona fede dell'inserzionista -tra l'altro ho lodato la sua iniziativa- solo....c'è qualcosa che non torna......
Da notare che nel forum "amico", alla reazione giustificata di un amico nonchè venditore, si è scatenato il finimondo :shock: :shock: :shock:

Saluti, paolo bartolozzi.


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MessaggioInviato: lunedì 22 settembre 2008, 13:33 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 12:22
Messaggi: 225
Località: Lecce
Frequentando le fiere di elettronica (ottimi acquisti a quella di Verona durante l'Expo!) ho visto che anche lì ci sono banchi che vendono esclusivamente roba nuova ed altri che hanno veramente surplus (cioè componenti smontati da vecchie schede o comunque materiale ormai fuori mercato).
Beh, mentre in passato nessuno aveva il registratore di cassa, da qualche anno a questa parte nella quasi generalità dei banchi di roba nuova ti danno lo scontrino fiscale dal registratore o quanto meno da un blocchetto di ricevute.
Penso che anche in questi ambienti la GdF abbia fatto dei controlli.
E devo anche dire che non è vero che chi ti fa lo scontrino ti fa pagare di più di chi non te lo fa, anzi...
Ne deduco che chi non fa scontrini fa concorrenza sleale a chi è in regola, e questo danneggia il mercato, non le tasse.


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MessaggioInviato: lunedì 22 settembre 2008, 13:36 
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Iscritto il: mercoledì 19 aprile 2006, 23:10
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Località: C.mare
paolo.bartolozzi740 ha scritto:
c'è qualcosa che non torna......


Perchè non torna ? ...si chiama "sconto per quantità".


Qualcosa di simile a quanto si fa in altri campi: www.retegas.org

saluti


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MessaggioInviato: lunedì 22 settembre 2008, 18:20 
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Nome: Paolo Bartolozzi
Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 15:34
Messaggi: 3397
Località: Dicomano (FI)
antogar ha scritto:
paolo.bartolozzi740 ha scritto:
c'è qualcosa che non torna......


Perchè non torna ? ...si chiama "sconto per quantità".


Qualcosa di simile a quanto si fa in altri campi: www.retegas.org

saluti


Scusa ma lo sconto per quantità viene fatto al negoziante,
o questo baratta pari-pari la merce con l'acquirente ed scambia semplicemente i soldi, oppure c'è qualche cosa che appunto non torna....
I negozi non sono opere assistenziali, alzano la saracinesca per guadagnare sul venduto, in quel caso -credimi- sono apparsi i prezzi praticati AI negozi.......

Ciao, paolo bartolozzi.


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MessaggioInviato: lunedì 22 settembre 2008, 18:51 
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Iscritto il: mercoledì 19 aprile 2006, 23:10
Messaggi: 534
Località: C.mare
paolo.bartolozzi740 ha scritto:
Scusa ma lo sconto per quantità viene fatto al negoziante,
o questo baratta pari-pari la merce con l'acquirente ed scambia semplicemente i soldi, oppure c'è qualche cosa che appunto non torna....
I negozi non sono opere assistenziali, alzano la saracinesca per guadagnare sul venduto, in quel caso -credimi- sono apparsi i prezzi praticati AI negozi.......

Ciao, paolo bartolozzi.


Non so di dove sei ma a Roma c' è qualche negozio che pratica quei prezzi anche senza presentarsi in gruppo.
In ogni caso sconti per quantità se ne fanno anche ad acquirenti normali, del tipo "se ne prendi 10 ti faccio il 10%" e comunque nel caso particolare mi permetto di parlare solo perchè conosco la persona, l' ambito in cui si muove e in negozi che frequenta.

saluti!


...e W la GdF!


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MessaggioInviato: martedì 23 settembre 2008, 6:08 
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Località: Pistoia
dgmax ha scritto:
Beh, mentre in passato nessuno aveva il registratore di cassa, da qualche anno a questa parte nella quasi generalità dei banchi di roba nuova ti danno lo scontrino fiscale dal registratore o quanto meno da un blocchetto di ricevute.
Penso che anche in questi ambienti la GdF abbia fatto dei controlli.
E devo anche dire che non è vero che chi ti fa lo scontrino ti fa pagare di più di chi non te lo fa, anzi...
Ne deduco che chi non fa scontrini fa concorrenza sleale a chi è in regola, e questo danneggia il mercato, non le tasse.


Penso che non emettere lo scontrino danneggi sia il mercato che l'Erario (evasione), e non per ultimo anche l'acquirente che, in caso di merce difettosa, non ha la possibilità di dimostrare l'acquisto e quindi di farsi rimborsare i soldi dal venditore.

La GdF non è stupida, sa riconoscere materiale nuovo da materiale "di seconda mano" perciò se sono comparsi i registratori di cassa è probabile, come hai detto tu, che sia passata di lì.

Oggi come oggi penso che i borsisti non si differenzino molto dai venditori ambulanti veri e propri quindi...scontrino anche per loro.

Ciao.
Ale


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MessaggioInviato: martedì 23 settembre 2008, 10:02 
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Iscritto il: lunedì 2 aprile 2007, 9:26
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Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
Benedetto.Sabatini ha scritto:
Cmq ogni tanto un po' di pulizia non fa male. Vedi anche il nostro mercatino... mah!
Mi fischiano le orecchie, per caso mi hai chiamato? :mrgreen:
UA :?


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MessaggioInviato: martedì 23 settembre 2008, 10:09 
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Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2007, 16:25
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Località: Giarre-Riposto sulla CT-ME
ale656 ha scritto:
........
La GdF non è stupida, sa riconoscere materiale nuovo da materiale "di seconda mano" perciò se sono comparsi i registratori di cassa è probabile, come hai detto tu, che sia passata di lì.


Diciamo che non è proprio così. Ci vuole perizia adeguata. Io posso riconoscere un articolo nuovo solo se è sigillato. Se la scatola che lo contiene è perfettamente ben tenuta (ma a volte capita che anche nuova è usurata dal tempo) e l'articolo in effetti non è mai stato usato, non lo si può definire NUOVO ma usato in condizioni pari al nuovo.


ale656 ha scritto:
.........
Oggi come oggi penso che i borsisti non si differenzino molto dai venditori ambulanti veri e propri quindi...scontrino anche per loro.

Ciao.
Ale



Uhmmmm....e quindi tutti i borsisti dovrebbero essere titolari di un numero di P.IVA con tutto ciò che questo ne consegue...e poi per cosa....solo per partecipare alle borse/fiere... Non non credo che lo si possa assimilare ad attività comericale quella di insistere alle borse scambio.
Altra cosa è che dietro ai borsisti si nascondano operatori commerciali eludendo il fisco in amteria di imposte indirette e dirette.
Marcello


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MessaggioInviato: martedì 23 settembre 2008, 10:14 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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Beh,di confusione tra Iva,GdF e tasse se n'è fatta un bel pò.
Allora il presupposto è che nessuna casa(Gieffeci,Acme,Hornby)venderà mai nulla a nessun negoziante senza fattura,e se il commerciante ha la fattura in carico dovrà scaricare per forza la merce venduta(scontrino o ricevuta)pena ritrovarsi con un magazzino non congruo,questo per il nuovo.
Per l'usato:se il negoziante soggetto iva compra(permuta)un oggetto usato da un privato NON soggetto iva,è tenuto a conservare una ricevuta dell'acquisto e l'oggetto va posto in vendita aggiungendo l'iva(che và versata)e ovviamente il proprio margine(si cui vanno pagate le imposte sul reddito).
In breve:anche alla borsa scambio un negoziante(quindi con Partita Iva)è tenuto al rilascio dello scontrino fiscale sia che venda un oggetto nuovo sia che l'oggetto sia usato.
Diverso,ovviamente,se il banchetto sia di un privato che non è tenuto a rilasciare nulla;attenzione però al fatto che possa venir configurato un attività commerciale continuativa(presenza costante alle borse scambio,vendita continua su e-bay,attività di acquisto da altri privati)in questo caso bisogna premunirsi di partita Iva.


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MessaggioInviato: martedì 23 settembre 2008, 10:28 
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Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2007, 16:25
Messaggi: 1703
Località: Giarre-Riposto sulla CT-ME
La materia è vasta e mi tocca da vicino.
Diciamo, così in via del tutto generalizzata, che nessuna casa vende modelli senza fattura ai clienti finali, intesi come commercianti.
Atteso che questo è il principio che dovrebbero seguire, molti venditori professionali (dicasi commercianti) che imperversano su "ibei" non sempre rilasciano ricevuta/fattura ai clienti finali che si aggiudicano i loro prodotti.
Questo dovrebbe dirla lunga sul fatto del riscontro delle giacenze di magazzino (a prescindere del sistema LIFO-FIFO).
Se acquisto 10 carrozze marca cavallo con fattura e ne vendo 6, sempre con fattura/scontrino, ne devo avere in magazzino 4.
Però l'attività di verifica e controllo non è poi così semplice da realizzarsi per via di innumerevoli escamotage. Diciamo solamente che quando si fanno riscontri obiettivi in una azienda che vende svariate migliaia di tipologie di articoli .......ci si mettono le mani ai capelli per inventariare (attenzione, a volte solo sommariamente) quasi il tutto.
Poi che si lascia correre su qualche cosa.....beh...mi pare che la discrezione di chi opera in qualsiasi campo, lasci le diverse interpretazioni.


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MessaggioInviato: martedì 23 settembre 2008, 10:52 
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Iscritto il: lunedì 2 aprile 2007, 9:26
Messaggi: 457
Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
Danilo Surini Gmfr ha scritto:
Beh,di confusione tra Iva,GdF e tasse se n'è fatta un bel pò.
Allora il presupposto è che nessuna casa(Gieffeci,Acme,Hornby)venderà mai nulla a nessun negoziante senza fattura,e se il commerciante ha la fattura in carico dovrà scaricare per forza la merce venduta(scontrino o ricevuta)pena ritrovarsi con un magazzino non congruo,questo per il nuovo.
Per l'usato:se il negoziante soggetto iva compra(permuta)un oggetto usato da un privato NON soggetto iva,è tenuto a conservare una ricevuta dell'acquisto e l'oggetto va posto in vendita aggiungendo l'iva(che và versata)e ovviamente il proprio margine(si cui vanno pagate le imposte sul reddito).
In breve:anche alla borsa scambio un negoziante(quindi con Partita Iva)è tenuto al rilascio dello scontrino fiscale sia che venda un oggetto nuovo sia che l'oggetto sia usato.
Diverso,ovviamente,se il banchetto sia di un privato che non è tenuto a rilasciare nulla;attenzione però al fatto che possa venir configurato un attività commerciale continuativa(presenza costante alle borse scambio,vendita continua su e-bay,attività di acquisto da altri privati)in questo caso bisogna premunirsi di partita Iva.
Direi che hai detto l'abc! Rimanenza non congrua, quindi non è facile fare il nero!


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Si parte sempre dal presupposto che il nero sia opera di negozianti ma i costruttori ed importatori sono tutti vergini? Come fanno molti borsisti, quelli che non sono anche negozianti, ad avere modelli nuovi da mettere sulle loro bancarelle?


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MessaggioInviato: martedì 23 settembre 2008, 11:06 
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Messaggi: 457
Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
acidità di stomaco ha scritto:
Si parte sempre dal presupposto che il nero sia opera di negozianti ma i costruttori ed importatori sono tutti vergini? Come fanno molti borsisti, quelli che non sono anche negozianti, ad avere modelli nuovi da mettere sulle loro bancarelle?
Non dico che i negozianti
non fanno il nero, ma è pur vero sempre che qualcosina (poco), alcuni la fanno saltare fuori.
E con questo non voglio generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio,
altrimenti si infiamma la discussione!
UA :?


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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 23:37
Messaggi: 591
Località: cagliari
L’attività commerciale è regolata principalmente dalle leggi 1397/60, 613/66 e 426/71 e successive modificazioni e integrazioni, in base alle quali è commerciante colui che esplica attività commerciale in modo abituale e prevalente. In presenza di questi requisiti il commerciante ha l’obbligo di iscrizione alla CCIAA, all’INPS e, se presente un rischio specifico, anche all’INAIL. Conseguentemente lo status di commerciante comporta l’iscrizione all’IVA e l’assoggettamento alla normativa dello Stato (TUIR) in materia di imposizione fiscale.
Premesso questo, il “borsista” potrebbe essere o non commerciante: lo è sicuramente se si tratta di un negoziante che trasferisce la sua merce presso una borsa scambio con l’intento di venderla; in tale caso ha l’obbligo di rilasciare scontrino fiscale ( ritengo sia equiparabile al venditore ambulante, con obbligo quindi di registratore di cassa portatile).
Non può essere considerato commerciante invece chi, per quanto abitualmente si trasferisca in una qualunque borsa scambio, vende merce di sua proprietà, della quale può documentare il legittimo possesso, indipendentemente dal fatto che eserciti altra attività commerciale o non, o non ne eserciti alcuna, essendo questa considerata come "vendita fra privati". Appare difficile per un negoziante dimostrare che sta vendendo merci di proprietà, diciamo cosi, personale e“ privata”
Se in determinati casi è intervenuta la G di F, è perchè ha evidentemente rilevato in questi casi la possibile presenza di attività commerciale “in nero” con conseguente evasione fiscale!
Infine, anche il commerciante ha la possibilità di evadere il fisco: basta semplicemente dichiarare che 10 kg di pomodori, 5 di pere e 4 di pesche son rimasti invenduti e pertanto sono state smaltiti come perdite perché deteriorati! E’ facile a questo punto trasformare i pomodori, le pere e le pesche in locomotive, carrozze e carri: supponiamo che al negoziante sia precipitato lo scaffale nel quale teneva in mostra preziosi modelli da vendere dei quali può dimostrare l'acquisto con regolare fattura…...sono perdite documentate, ma in realtà prodotti venduti in nero!!


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