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MessaggioInviato: giovedì 6 novembre 2008, 0:12 
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Carlo, direi proprio che le deduzioni portano ad incastrare il colpevole.
Vai tranquillo le bielle sono in acciaio dolce.
Ed i questo caso prima di ogni trattamento è bene:
pulirle con una spazzola fine di acciaio o/e la paglietta fine per le pentole
quindi lavarle con dilunte nitro,
alla fine ascuigarle bene.
Esistono anche dei prodotti detergenti, dei quali non ricordo il nome, che sono usati nelle officine per la pulizzia di ingranaggi, alberi, scatole di trasmissioni, ecc., ovvero parti soggette sia all'azione di lubrificanti sia di parti dove si depositano i residui metallici dovuti all'usura. Va usato con attenzione, ma è veramente valido.

Eventualmente, le bielle anzicchè brunirle, le puoi verniciare con alcune mani molto sottili di smalto spray alla nitro.
Se il ferro è ben pulito e privo di parti ossidate la vernice prende bene, fa uno strato sottile ed è duratura.
Almeno anni fa, tra le altre cose, ci verniciavo le camme per i sensori induttivi, considera che erano esposte alla presenza di acqua o/e oli, anche alimentari, sia in forma liquida sia in forma di vapore.

Saluti
Marco Fornaciari


Ultima modifica di marco_58 il giovedì 6 novembre 2008, 0:41, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 6 novembre 2008, 0:40 
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Adesso che ci penso, ma non credo sia questo il caso, all'epoca per realizzare alcune parti metalliche sottili poteva essere utilizzata anche la banda stagnata, per intenderci quella delle lattine.
Aveva sì un costo non indifferente all'origine, ma era possibile fare pezzi come le bielle sfruttando gli sfridi dello stampaggio delle lattine, quindi i costi si riducevano e si potevano eliminare i trattamenti sucessivi.

Anche la doratura potrebbe essere un deposito metallico a base acida, pertanto si stacca a placche. Un sistema simile, ad esempio, è utilizzato per decorare il vetro con l'oro. Non ho mai avuto occasione di vederlo fare direttamente, ma mi è stato riassuntivamente spiegato da chi lo fa: si scioglie l'oro in un acido in modo da ottenere una specie di smalto, quindi lo si deposita sulla superficie.
Nel caso del vetro si utilizza il processo serigrafico, ho fatto alcune macchine, ma al momento delle prove con i colori il mio lavoro è tipicamente totalmente finito. E rarissimamente il costruttore della macchina fa prove con l'oro.

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: giovedì 6 novembre 2008, 14:03 
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Iscritto il: sabato 20 maggio 2006, 16:25
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Località: Reggio Emilia
Dagli incontri/interviste per la mia tesi sulla Rivarossi emerge che:
"Gli stampi da tranciatura servivano a fare pezzi in metallo, come le bielle delle locomotive. Se non c’era piega si usava l’ottone crudo, per quelle che andavano piegate si usava l’ottone normale."
Le ruote erano in ottone nichelato.
Personalmente di metallurgia non ne capisco una mazza e riporto quanto dettomi da chi le RR le faceva.

Ciao
Giorgio


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MessaggioInviato: giovedì 6 novembre 2008, 15:05 
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Nome: Paolo Bartolozzi
Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 15:34
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Località: Dicomano (FI)
posacchio ha scritto:
Dagli incontri/interviste per la mia tesi sulla Rivarossi emerge che:
"Gli stampi da tranciatura servivano a fare pezzi in metallo, come le bielle delle locomotive. Se non c’era piega si usava l’ottone crudo, per quelle che andavano piegate si usava l’ottone normale."
Le ruote erano in ottone nichelato.
Personalmente di metallurgia non ne capisco una mazza e riporto quanto dettomi da chi le RR le faceva.

Ciao
Giorgio


Infatti è quello che ho scritto anch'io, sotto la nichelatura ho sempre trovato ottone....

ciao, paolo bartolozzi.

p.s.quanto scritto ovviamente vale fino a quando hanno iniziato ad utilizzare l'acciaio con finitura satinata, questo è accaduto in tempi abbastanza recenti, in concomitanza con lo spostamento del motore nel tender...


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MessaggioInviato: giovedì 6 novembre 2008, 22:19 
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Nome: Carlo Federico de Cataldo
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Località: Pesaro
Se si tratta di acciaio dolce, il brunitore giusto è quello steel/white metal!
Escludo l'ottone perchè il materiale dei biellismi è ferromagnetico.

A proposito dell'intervento di posacchio, che ringrazio posso dire questo:

Per quel che ho potuto vedere facendo "esperimenti" sulle altre vaporiere RR della mia collezione, la casa comasca ha cambiato spesso i materiali con cui produceve i biellismi:
La 691 dorata in questione (probabilmente la più anziana della mia piccola collezione, dato che ha anche il famoso motore a pallini) li ha in acciaio dolce, quasi tutte le altre vaporiere invece devono averli di ottone nickelato in quanto assolutamente indifferenti alla attrazione magnetica.

Dico "Quasi tutte" , perchè ho anche una 685 410 con motore nel tender, abbastanza recente quindi, con biellismi di materiale ferromagnetico mentre la 691 002 con motore nel tender (quindi anch'essa recente) ha i biellismi non ferromagnetici
Entrambe le loco hanno biellismo di tipo raffinato.

Infine la gr 835 in 1/87, la più recente di tutte le mie, ha ruote e biellismi indifferenti alla calamita

Le ruote di tutte le loco , anche quelle elettriche , invece sono perlopiù quasi tutte indifferenti alla calamita, quindi di ottone nickelato.

Una piccola eccezione per delle ruote del carrello anteriore di una gr 746, che sono debolmente attratte (forse per la maggiore concentrazione di nickel? ... mah!)

Per posacchio:
Sarebbe interessante parlare nel famoso sito RR memory anche dell'evoluzione dei materiali utilizzati dalla Rivarossi nella sua lunga storia.
Qualcosa c'è riguardo alla bakelite, la plastica e lo zamac, magari si potrebbe aggiungere qualche informazione sui materiali metallici utilizzati nel tempo ... la butto lì. Ognuno potrebbe contribuire con le proprie esperienze con qualche esperimento ed osservazione sui pezzi che ha in casa.

Pe chiudere questo lungo intervento, non posso che rivolgere un sincero
grazie a tutti coloro che sono interveniuti per i suggerimenti e le informazioni fornitemi.

Ho trovato persone veramente appassionate e competenti ed è sempre un piacere poter parlare di questo bellissimo hobby con persone così preparate, cortesi e disponibili.

Saluti a tutti
Carlo


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MessaggioInviato: giovedì 6 novembre 2008, 23:18 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6360
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Adesso vado fuori tema ... ma a qualcuno verranno le lacrime ... quindi sarò sicuramente perdonato.

Allora siccome ogni tanto la memoria mi ritorna, mi sono ricordato di avere una borsa di cataloghi Rivarossi a portata di ... piede, sono rientrati da un ... prestito ... d'istruzione.
Il catalogo più interessante per l'argomento in essere è quello del '79-'80,
quindi i listini 1979 e 1981.
Che ossigenata.
Non lo ricordavo per niente ma nel catalogo 70-80 c'è l'alimentatore con il riprodutore di suoni per locomotive a vapore europee ed americane, rispettivamente art. 4909 lire 64.000, art. 4910 lire 70.000 (listino 1979).
Dando una veloce occhiata ai prezzi mi viene da dire "ci lamentiamo oggi",
per un buon modello di allora (motore in cabina, biellismi solo simili, licenza poetica nei colori e nei particolari, scala, ecc.) ci voleva sempre almeno un quinto dello stipendio.

Ma torniamo in argomento
Nel catalogo 79-80 la 691 oro non è rappresentata art. 21118 ed a listino 1979 lire 61.000.
Nel listino 1981 stesso modello lire 86.000.
Che salto in due anni.
Ho confrontato anche la 740 316 con tender a carrelli art. 1139 anno 1979 lire 62.000 anno 1981 lire 85.000.

In un catalogo parziale del 1981 ci sono foto più grandi delle locomotive a vapore e sembra che i biellismi non siano in ottone nickelato e ribadisco il sembra.

Ma fronte di quanto scritto fin qui da tutti mi viene anche da ipotizzare che il biellismo potrebbe non essere originale, quindi dorato dal precedente proprietario.
Ed ecco, forse, giustificato il comportamento con la calamita.

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: venerdì 7 novembre 2008, 21:01 
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Nome: Carlo Federico de Cataldo
Iscritto il: sabato 17 novembre 2007, 23:57
Messaggi: 268
Località: Pesaro
... ovviamente non posso escluderlo ma non mi sento di avallare la tua ipostesi, Marco.

In effetti il precedente proprietario ha provato degli interventi modellistici, effettuando la vernicitura in grigio fotografico e montando qualche cosetta (tubi ari freni, catenelle cabina,carbone vero etc.) ma niete di che ... che abbia cambiato i biellismi mi sembra improbabile. La doratura è fatta sin troppo bene (a differenza di altri interventi) per essere stata fatta in casa.

Magari appena posso posto qualche foto ...

saluti, carlo


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