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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: lunedì 3 dicembre 2012, 16:27 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 20:24
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Un po' di autobiografia . . .

Dopo oltre 40 anni che non muovevo le manine per plastici e diorami m'e' ripresa prepotente la passione complice la
conoscenza intima fatta (grazie ai miei colleghi dell'ACAF) con una ferrovia locale, la FEA (Ferrovie Elettriche Abruzzesi ).

Avendo scommesso con me stesso di ricreare tutti gli edifici della stessa e le rispettive ambientazioni sono partito a razzo
realizzandoli in cartoncino stampato quindi CAD e programmi di grafica vettoriale e tante, tante ore di disegno e di prove.

Come mio solito ho messo a disposizione i miei elaborati per tutti gli appassionati e hanno avuto un discreto successo,
anche fra i neofiti.

Il cartoncino non mi bastava piu' e sono passato al plotterino da taglio con cui realizzare gli stessi edifici in plasticard e forex
con il vincolo dei bassi spessori effettivamente tagliabili. Ho di nuovo messo a disposizione i file, ma non ho ricevuto nessuna richiesta,

Ho avuto pero' la soddisfazione di motivare altri modellisti all'acquisto e all' utilizzo del plotterino, ma non e' nato un 'centro scambi'
di file GSD.

Piuttosto Axel e Claudio e un paio di altri amici mi hanno coinvolto in loro progetti che prevedevano il taglio o l'incisione di parti.

Avendo raggiunto una conoscenza approfondita del plotterino ora sono passato ad un pantografo CNC e riesco ad ottenere
i vari particolari con i dettagli che cercavo fin dall'inizio e riesco a montare gli edifici in un tempo non biblico.

A questo punto il salto dalle 'casette' ai vagoni e' ormai imminente, ma credo sia inutile mettere a comune i file, piuttosto mettero'
a disposizione gli elaborati o delle specie di kit perche' mi rendo conto che l'investimento per duplicare il mio lavoro sarebbe notevolissimo.

Diciamo che sono riuscito a coniugare la mia passione per i treni con quella per l'elettronica, il CAD e le macchine e sono contento cosi'

Ora ho conosciuto le stampanti 3d e prima o poi ci caschero' per realizzare quelle parti che non posso realizzare con il pantografo,
ma di nuovo lo faro' prima di tutto per passione personale.

Se ci saranno altri pazzi con gli stessi gusti ferroviari e lo stesso macchinario sono disponibile a condividere il mio lavoro
(in maniera biunivoca, pero' ), ma lo vedo improbabile.

Molto piu' probabile sara' fra enne anni lo scambio file per realizzare vasetti e pupazzetti fra i vari superentusiati giovanissimi che avranno acquistato la 3D a duecento Euro o meno oppure fra le Signore che si scambieranno i file per realizzare oggetti in PLA
come oggi sono attivissime a scambiarsi file per il plotterino per ritagliare 'merletti' e scatole in cartoncino.

Loro sono tantissimi/tantissime e noi siamo quattro gatti e per di piu' suddivisi fra epoche/ambientazioni diverse e di nicchia.

Spero di sbagliarmi e rimango a disposizione di chi vorra' giocare con me.

Antonello


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2013, 0:11 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 20:24
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Località: Pescara
Ritiro su dopo un anno questo thread per segnalarvi alcuni link in tema e lo stato dell'arte su treni e 3D printing

http://www.rmweb.co.uk/community/index.php?/topic/61710-3d-printed-n-gauge-pendolino-and-on-track-plant/

http://www.rmweb.co.uk/community/index.php?/topic/70567-rhymney-railway-goods-van/

http://www.rmweb.co.uk/community/index.php?/topic/66521-and-who-says-that-home-3d-printing-cant-do-detail/page-8

e ci sono ancora tantissimi esempi nel Forum RMweb

Antonello


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2013, 7:38 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 9:52
Messaggi: 150
Località: Traversetolo - Parma
Ciao a tutti ,

Volevo fare presente che un mesetto fà circa è stato messo in onda su Report un bel servizio sui makers partendo dal Fab Lab di Reggio Emilia e che è presente anche a Torino e questi laboratori "aperti" si stanno diffondendo a macchia d'olio in tutto il mondo ma sopratutto negli USA dove godono di un cospicuo finanziamento pubblico (!!!!) per il loro sviluppo. Da parte nostra (SAFRE) stiamo già collaborando con il Fab Lab di RE nell'ottica di sviluppare modelli che rappresentino rotabili locali non disponibili sul mercato. Siamo ancora nella fase progettuale (rendering) ma anche noi "diversamente giovani" (ho 44 anni... :mrgreen: ) ci stiamo dando da fare con questa nuova tecnologia.

Buone feste e buon treno a tutti
Roberto "Astro" Astrobello
Socio S.A.F.R.E.
http://www.safre.it


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2013, 8:59 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 13:12
Messaggi: 1530
Per progettare una locomotiva, dal disegno quotato al vero, ossia dal misurare sul posto la macchina reale, all'ingegnerizzazione finale e la messa a punto, comprendendo in questo iter tutti gli elementi sia meccanici che elettrici e digitali, non ci vogliono "10 volte 10 ore" ma 100 volte almeno, ossia un migliaio e più di ore, questa è la mia esperienza, o meglio io lavoro e ho lavorato così (ma c'è anche chi si accontenta..).
In quanto al vecchio e al nuovo, non mi porrei limiti, caro Riccardo noi ci conosciamo da molto tempo e con grande stima reciproca, ti dirò che non mi sento un fossile solo perchè ho delle macchine utensili, anzi sono cresciuto con loro facendomi una fresa a controllo numerico e in attesa di una 3D printer che acquisterei volentieri qualora la finitura superficiale finalmente divenisse soddisfacente ma per ora non è assolutamente così (a meno che come scrivevo prima ci si accontenti..).
In ogni caso per realizzare progetti e lavori fermodelllistici è fondamentale prima di tutto conoscere la meccanica, l'elettromeccanica, l'elettronica, i materiali e usare gli utensili manuali, le procedure meccaniche di assemblaggio, saldatura incollaggio e poi come si lavora a "regola d'arte" perchè se non si sa cosa si va a realizzare è abbastanza difficile anche progettare e soprattutto ingegnerizzare i pezzi per costruirli e poi assemblarli in un prodotto finale soddisfacente.
Insomma le macchine in un futuro prossimo sono certo che faranno molto di più di ciò che fanno oggi ma se il manico, ossia l'elemento uomo che è indispensabile al loro funzionamento non conosce "l'arte" la macchina da sè non potrà realizzare un granchè.
se ricordate bene quando uscì il primo PC sembrò che il mondo subisse subito una rivoluzione, ma quando i più si accorsero che bisognava saperlo usare e soprattutto entrare nella logica di funzionamento dei programmi applicativi i molti illusi siresero conto che la "macchina PC" non lavorava da sola ma lo faceva ed era di grande ausilio solo se operata da un programmatore o comunque da chi conosceva i programmi, analogamente le macchine utensili, se non si conoscono i materiali e le tecniche di assemblaggio si va poco lontani. :wink:
Giancarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2013, 10:19 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6365
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Già.
Il PC è la macchina più ignorante che esiste, vuole per forza istruita (e ogni tanto messa in castigo dietro la lavagna), almeno la chiave di 13 risponde ad una misura :mrgreen:

P.S. I programmi non solo li uso, li scrivo. 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2013, 16:52 
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Iscritto il: venerdì 5 aprile 2013, 13:56
Messaggi: 40
Località: Roma
Antonello ha scritto:



Volevo a supporto di Antonello farvi vedere un disegno reperibile in rete

Allegato:
Motrice.PNG
Motrice.PNG [ 68.38 KiB | Osservato 2952 volte ]


inoltre vi metto alcuni link di disegni per Stampanti 3D di oggetti o modelli già pronti da stampare in scala H0

http://www.thingiverse.com/thing:35957

http://www.thingiverse.com/thing:38392

http://www.thingiverse.com/thing:35955

in scala N

http://www.thingiverse.com/thing:71903

in scala 1/32

http://www.thingiverse.com/thing:182576

qualcuno riconosce un noto prodotto in questo disegno:

http://www.thingiverse.com/thing:167093

tutti i disegni sono comunque facilmente scalabili in altre scale basta fare il rapporto.

Dimenticavo sono un felice possessore di stampante 3D che attualmente uso per stamparmi gli scheletri dei robot che costruisco, ma anche di oggettini che mi sono disegnato, ovvero staccionate FS, finestre e porte di magazzini FS o stazioni, sto facendo un telaio di motrice da utilizzare come supporto per le carrozzerie Horby/Rivarossi che ho comprato come pezzi di ricambio.

Poi vi farò sapere di altri disegni di mia produzione che metterò in rete.

Stanislao


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2013, 19:57 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6193
Località: Bruschi
Penso che debba passare solo del tempo e un paio di salti tecnologici delle stampanti per far si che possiamo stamparci con definizione adeguata le casse e particolari vari dei nostri modelli.
Allo stato attuale , siamo alle stampanti ad aghi , dobbiamo arrivare alle laser a colori...
Stimo in 5/8 anni il tempo per cui le risoluzioni industriali siano alla portato di mano di un maker casalingo.
Oppure...non compreremo nessuna stampante e useremo dei service che avranno strumenti inavvicinabili ...negli States Shapwey ( o come si chiama) è ormai una realtà...

saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2013, 21:34 
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Iscritto il: domenica 1 novembre 2009, 20:26
Messaggi: 1739
Località: udine collinare
sera a tutti, che dire delle stampanti 3D....ho chiesto informazioni a novegro ma aime ho scoperto qualcosa che già immaginavo.....la definizione pietosa!
ovvio che ci vorranno anni per ottenere qualcosa di meglio ma posso dire che mai sarebbe eguagliato dal avere realizzato qualcosa con le proprie mani?
Faccio parte di quei "figli" del plotter di antonello, mi ha apertonuovi orizzonti e possibilità di realizzare modelli che mi soddisfano; certo utilizzarlo per produrre in serie non è cosa facile e cmq aiuta solo in parte perchè rimano l'incollare, sagomare, limare, stuccare prima di ottenere un modello finito senza contare le ore persa per "ridisegnare" il soggetto, studiare come esploderlo a seconda degli spessori da usare e prepaprare i pezzi pronti per l'incisione.
Poi che dire, con i miei 42 (quasi 43) anni e con un IPSIA alle spalle e la mansione di manutentore penso che fresa, tornio, saldatore lime varie e mani "sporche" proprio non mi sconvolgano.
Quello che spero è che qualche giovane raccolga questo testimone del modellismo FATTO e non limitarsi ad usare un simulatore.
mandi, max


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2013, 22:16 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 20:24
Messaggi: 1503
Località: Pescara
Cita:
Oppure...non compreremo nessuna stampante e useremo dei service che avranno strumenti inavvicinabili ...negli States Shapwey ( o come si chiama) è ormai una realtà...


A ben guardare molte delle realizzazioni mostrate nel forum che ho quotato sono realizzate utilizzando un service
quale http://www.shapeways.com/.

Vantaggi ; familiarizzare con il CAD 3d e realizzare oggetti sempre piu' complessi e con buona finitura senza immobilizzare un capitale
per l'acquisto della stampante.

Svantaggi : prezzo per unita' ancora non proprio popolare e intervallo di tempo fra ideazione e realizzazione 'troppo lungo'
senza contare la magia del veder crescere il pezzo davanti ai nostri occhi.

Dobbiamo sperare che presto nascano dei service nelle nostre citta'.

Antonello


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: lunedì 23 dicembre 2013, 12:29 
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Iscritto il: lunedì 20 settembre 2010, 13:56
Messaggi: 98
Località: Milano
Ho utilizzato Shapeways per alcuni pezzi che mi servivano e per alcune prove e volevo condividere con voi la mia esperienza.
Sono disponibili diversi materiali, che utilizzano tecniche differenti: io ho utilizzato il White Strong & Flexible (sia in versione normale per alcune dime sia in versione Polished per i New Jersey) e il Frosted Ultra Detail per alcuni particolari della 1501, per i cestini dei rifiuti AMSA e per le prove con le garitte e il carrello della 4500.
Il White Strong & Flexible è sostanzialmente nylon sinterizzato, è uno dei materiali più economici, permette un discreto livello di dettaglio, ma l'aspetto superficiale non mi sembra adeguato per dei modelli in H0 e tantomeno in N. Qui sotto ho inserito alcune foto dei New Jersey: su quelli finiti, oltre alla verniciatura ad aerografo e alle decalcomanie, ho provato anche diverse soluzioni per ridurre l'aspetto "spugnoso" della superficie, usando carta abrasiva con e senza applicazione di stucco tipo Tamiya. Nelle ultime foto si vede l'aspetto originale del pezzo (questi ultimi sono in scala N anziché H0).
Allegato:
Commento file: New Jersey - WSF trattato
PC230516.JPG
PC230516.JPG [ 129.21 KiB | Osservato 2841 volte ]

Allegato:
Commento file: New Jersey - WSF trattato
PC230517.JPG
PC230517.JPG [ 129.01 KiB | Osservato 2841 volte ]

Allegato:
Commento file: WSF trattato
PC230518.JPG
PC230518.JPG [ 123.75 KiB | Osservato 2841 volte ]

Allegato:
Commento file: New Jersey (scala N) - WSF (polished) allo stato grezzo
PC230520.JPG
PC230520.JPG [ 91.72 KiB | Osservato 2841 volte ]

Le garitte sono una prova fatta prima di Novegro per poterle confrontare con quelle in resina di Claudio Mussinatto: la mia impressione è che con la stampa 3D, utilizzando il più costoso Frosted Ultra Detail, si riesca a raggiungere forse una maggiore finezza di dettagli, ma l'aspetto superficiale dei pezzi in resina è decisamente migliore, in quanto molto più liscio.
Il difetto di cui parlo si nota bene sulla porta nella foto con una sola garitta.
Allegato:
Commento file: Garitte - FUD
PC230508A.JPG
PC230508A.JPG [ 116.38 KiB | Osservato 2841 volte ]

Allegato:
Commento file: Garitta - FUD. Sulla porta si vede l'aspetto irregolare della superficie
PC230508.JPG
PC230508.JPG [ 160.55 KiB | Osservato 2841 volte ]

Allegato:
Commento file: Garitta - FUD - stato grezzo
PC230526.JPG
PC230526.JPG [ 132.61 KiB | Osservato 2841 volte ]

Di contro, però, la fiancata del carrello della 4500 è venuta veramente bene, estremamente dettagliata e con un'eccellente finitura superficiale: l'effetto "brillantini" evidenziato dalla foto è dovuto all'applicazione di una sola mano leggerissima di colore, che lascia ancora trasparire il materiale che è traslucido, come si vede nella seconda foto.
Allegato:
Commento file: Fiancata carrello 4500 - FUD
PC230525.JPG
PC230525.JPG [ 210.62 KiB | Osservato 2841 volte ]

Allegato:
Commento file: Fiancata carrello 4500 - FUD - pezzo grezzo
PC230531.JPG
PC230531.JPG [ 146.59 KiB | Osservato 2841 volte ]

Sono soddisfatto anche dal risultato con i cestini AMSA e le boccole del prototipo 1501.
Allegato:
Commento file: Cestini AMSA - FUD
PC230519.JPG
PC230519.JPG [ 109.89 KiB | Osservato 2841 volte ]

Allegato:
Commento file: Boccole realizzata con stampa 3D - FUD
1501 Biverde - 2.JPG
1501 Biverde - 2.JPG [ 116.05 KiB | Osservato 2841 volte ]


Alcune osservazioni su Shapeways:
ha una sede a Eindhoven in Olanda, oltre a quella di New York, quindi non ci sono grossi problemi per pagamenti e spedizioni. Il servizio è semplice da utilizzare e abbastanza efficiente: è sufficiente iscriversi, caricare i disegni in formato STL e ordinare le quantità desiderate (ed eventualmente renderle disponibili per altri sempre attraverso il sito).
Se tutto va bene i tempi sono abbastanza veloci, diciamo un paio di settimane, ma ci sono alcune cose a cui fare attenzione.
Quando si carica un disegno viene fatto un primo esame automatico in grado di rilevare eventuali errori macroscopici e il rispetto di una serie di parametri dimensionali, variabili a seconda dei materiali. Purtroppo questo primo passaggio non garantisce che il pezzo (o i pezzi, in quanto un singolo disegno può contenere più pezzi) possano essere effettivamente prodotti; prima della produzione il disegno viene esaminato dagli operatori che verificano il rispetto di tutti i vincoli produttivi, in particolare lo spessore delle pareti o di eventuali barre e qui sorgono i problemi: per motivi di efficienza di processo, l'analisi del disegno viene interrotta al primo problema riscontrato e viene inviata una mail con la descrizione del problema e un'immagine del particolare incriminato. A questo punto occorre modificare il progetto, ricaricarlo e ripassare tutta la trafila.
Ci sono due conseguenze: la prima, ovvia, è che i tempi si possono allungare, la seconda è che se fate un ordine con diversi pezzi (per ottimizzare le spese di spedizione), questo potrebbe essere evaso solo parzialmente, con i pezzi che è stato possibile produrre, mentre per quelli da modificare sarà necessario effettuare un nuovo ordine con relative spese di spedizione.
Ultimo problema che mi è capitato è che in fase di produzione sono andati perduti dei particolari di un pezzo (è un rischio legato alla possibilità di inserire più pezzi in un singolo progetto), il che ha allungato non poco i tempi di consegna.

In conclusione, almeno per ora, direi che la qualità (e anche qualche limite dimensionale) non è al livello di quella che avevo riscontrato con Ante Rem (usata per creare i prototipi di alcuni dettagli da riprodurre in microfusione), ma i prezzi sono decisamente più bassi e possono consentire di realizzare dei particolari in piccole o medie quantità. Per pezzi più grandi, per esempio casse di materiale rotabile, il White Strong & Flexible è, a mio parere, assolutamente inadeguato come aspetto superficiale, il Frosted Ultra Detail potrebbe andare bene, ma ho l'impressione che la resa qualitativa dipenda anche da fattori non controllabili (per esempio l'orientamento del pezzo per la produzione) e i prezzi comunque salgono in fretta, visto che dipendono dal volume del pezzo.

Carlo


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: lunedì 23 dicembre 2013, 20:23 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
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Località: Bruschi
Grazie Carlo
una bella spiegazione che penso abbia aperto gli occhi a molti, soprattutto per ciò che riguarda la definizione.
saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: lunedì 23 dicembre 2013, 21:54 
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Iscritto il: domenica 1 novembre 2009, 20:26
Messaggi: 1739
Località: udine collinare
dei piccoli capolavori, ma come hai detto richiedono un accurato studio e la capacità del disegno 3d oltre che ai problemi di realizzazione.
Per il resto non ho parole, la definizione è ottima!
mandi, max


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