Ho letto con interesse i vostri ragionamenti e non vi do assolutamente torto , nè addosso.
Ognuno sviluppa la propria passione sui propri ricordi.
E ci mancherebbe.
Io ce l'ho con le ditte che non tengono "conto di tutti". Perdendo anche clientela (sempre di più).
Cosa intendo dire?
Semplice. Ve lo spiego cercando di essere il più breve possibile.
Se io (OsKar, Vitrains, Rivarossi o chichessia) produco un mezzo che è stato costruito nel 1965 e che ha spento i motori definitivamente nel 1998, se non sono "poco furbo commercialmente" cerco di far produrre uno stampo che mi permetta di accontentare chi segue l'Epoca III, chi l'Epoca IV, chi l'Epoca V.
Un rotabile, nel corso degli anni, che si tratti di materiale motore o trainato, subisce dalla sua nascita alla sua "morte" degli interventi esterni che lo modificano più o meno pesantemente.
Allora, se io produttore sono esperto (o sono supportato da chi se ne intende) posso prevedere come fare gli stampi per fare in modo di NON PRECLUDERMI nessuna variante del modello.COSA CHE QUASI NESSUNO fa nel panorama fermodellistico italiano (parlo sempre di produttori).
Questo mi fa incazzare. Avete capito ora?
Faccio un esempio per farvi capire ancora di più.
Se io sto aspettando da venti anni una bella ALn 668 ambientata perfettamente negli anni 70 e la ditta che ha deciso di produrla me la produce definitiva con le modifiche che lo stesso mezzo ha subito nel 1992, io mi inferocisco.
Mi inferocisco non perchè "viene buttata fuori nei negozi" in xmpr, ma piuttosto perchè con quella belin di modifica già "fissata" sullo stampo sono quasi certo questo modello non vedrà MAI la luce ambientato negli anni che mi interessano.
Tra l'altro, magari il rotabile vero in xmpr ha girato per 5 anni, mentre nella livrea "classica" magari ha girato per venticinque.
Salutoni.
Maurizio
PS E questi io li chiamo "suicidi commerciali".