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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 14:57 
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Se i pantografi tipo 52 FaSa o MdF avessero il basamento più solido sarebbero adatti a girare sotto catenaria...in sostanza il sommerfieldt è più solido proprio perchè se disgraziatamente il pantografo si va a impigliare in un traversata il basamento non si piega...mentre con gli altri una volta piegato il basamento anche se poi viene raddrizzato non torna mai come prima...


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 15:23 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 13:19
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Ah, io credevo che si dasse per scontato il fatto che la catenaria NON presentasse impuntature, come quando ci assicuriamo che i binari non presentino sghembi tali da provocare lo svio dei rotabili, o quando ci assicuriamo che gli stessi binari siano ben puliti, analogamente al piano di rotolamento degli assi delle loco, o come quando ci preoccupiamo (giustamente) di ingrassare bene gli ingranaggi delle nostre loco affinchè si ottenga il massimo rendimento dal motore; ecco, cose di questo genere. Se invece si da per scontato che il pantografo si possa impigliare nella catenaria, allora è il sintomo questo che l' argomento ci interessa poco (come ho sostenuto). La loco elettrica riprodotta in scala 1/87 più bella del mondo, se non è dotata di un pantografo fedele al prototipo reale, sarà sempre, irrimediabilmente monca; non restituirà mai quella sensazione di reale che invece viceversa accade quando una loco elettrica, pur con qualche compromesso o qualche errore realizzativo, è dotata di realistici pantografi. Ovviamente questo è solo il mio punto di vista......


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 15:48 
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Nome: Matteo Lizzi
Iscritto il: sabato 16 settembre 2006, 10:30
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Località: Reggio Emilia
superverde ha scritto:
Ah, io credevo che si dasse per scontato il fatto che la catenaria NON presentasse impuntature, come quando ci assicuriamo che i binari non presentino sghembi tali da provocare lo svio dei rotabili, o quando ci assicuriamo che gli stessi binari siano ben puliti, analogamente al piano di rotolamento degli assi delle loco, o come quando ci preoccupiamo (giustamente) di ingrassare bene gli ingranaggi delle nostre loco affinchè si ottenga il massimo rendimento dal motore; ecco, cose di questo genere. Se invece si da per scontato che il pantografo si possa impigliare nella catenaria, allora è il sintomo questo che l' argomento ci interessa poco (come ho sostenuto). La loco elettrica riprodotta in scala 1/87 più bella del mondo, se non è dotata di un pantografo fedele al prototipo reale, sarà sempre, irrimediabilmente monca; non restituirà mai quella sensazione di reale che invece viceversa accade quando una loco elettrica, pur con qualche compromesso o qualche errore realizzativo, è dotata di realistici pantografi. Ovviamente questo è solo il mio punto di vista......

Più che corretto direi, ma è capitato che un tirante della catenaria, in perfette condizioni poco prima, con ripetuti passaggi durante la mostra si sia "staccato" forse per una non buona saldatura e che quindi senza ccorgersene si è trattento la loco dal pantografo!


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 17:00 
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Iscritto il: venerdì 16 giugno 2006, 17:07
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Località: Svizzera
La Sommerfeldt ha fatto i pantografi tipo 52 (Art. 822) ...


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 17:48 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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superverde ha scritto:
Ma si, io direi addirittura di abolirli i pantografi, inutili orpelli che si impigliano ovunque e danno solo fastidio ai nostri "trenini", che devono girare sempre ed ovunque, anche su raggi R0,5 (lo so che è un raggio che non esiste, se qualcuno lo fa notare gli affetto le orecchie....); poi, oltretutto che ci frega dei pantografi, tanto la corrente per camminare i "trenini" la prendono dalle rotaie. Ah, dimenticavo: se qualcuno ha invece intenzione di cambiare hobby e vuol diventare un buon taglialegna, consiglio vivamente di acquistare i Sommerfeldt; più accette di quelli...... Ranio Lobita (pace alla sua nobilissima anima) si starà girando nella tomba. Che tristezza!

Però,mi sa che ai tempi di Ranio Lobita gli odiati(ma robusti)Sommerfeldt sarebbero stati un campione di dettaglio!


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 17:58 
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Cita:
pantografi tipo 52
che se non erro sono quelli che equipaggiano le 444 Roco. Il tipo è quello ma sono più robusti di altri modelli più realistici che si digregano come quello della foto, a qualcuno questo disturba molto, io li preferisco perchè mi piacciono le cose solide e funzionali anche a scapito di un po' di realismo e questo
Cita:
non restituirà mai quella sensazione di reale
a me non succede, perchè la mia sensazione del reale non viene turbata, purchè ovvio il tipo sia quello. Un 52 deve sembrare quello, non un 42 o un 32 ma farlo un po' più robusto non credo sia un delitto.


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 18:19 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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superverde ha scritto:
Ah, io credevo che si dasse per scontato il fatto che la catenaria NON presentasse impuntature, come quando ci assicuriamo che i binari non presentino sghembi tali da provocare lo svio dei rotabili, o quando ci assicuriamo che gli stessi binari siano ben puliti, analogamente al piano di rotolamento degli assi delle loco, o come quando ci preoccupiamo (giustamente) di ingrassare bene gli ingranaggi delle nostre loco affinchè si ottenga il massimo rendimento dal motore; ecco, cose di questo genere. Se invece si da per scontato che il pantografo si possa impigliare nella catenaria, allora è il sintomo questo che l' argomento ci interessa poco (come ho sostenuto). La loco elettrica riprodotta in scala 1/87 più bella del mondo, se non è dotata di un pantografo fedele al prototipo reale, sarà sempre, irrimediabilmente monca; non restituirà mai quella sensazione di reale che invece viceversa accade quando una loco elettrica, pur con qualche compromesso o qualche errore realizzativo, è dotata di realistici pantografi. Ovviamente questo è solo il mio punto di vista......

Tutto giusto ma il pantografo oltre che dettagliato dovrebbe essere anche robusto:Matli a ragione,un piccolo incidente alla catenaria(per sua stessa conformazione)è sempre possibile.In ogni caso su impianti medio-grandi è sempre possibile un piccolo inceppamento per colpa della catenaria ed in quel caso addio pantografo mentre i penosi sommerfieldt sopportano tutto!Non so se è peggio un pantografo brutto o un locomotore che gira a pantografo abbassato sotto la catenaria come vedo su molto mega-plastici.
Un nota di merito ai Fasa,un pò delicatini ma sono riuscito a farli girare bene sotto la mia(non facile)catenaria.


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 19:44 
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De gustibus non disputandum est.....


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 19:55 
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superverde ha scritto:
De gustibus non disputandum est.....

Maestro di modellismo ma anche di...latino!!! :roll: :wink: :roll:


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 20:55 
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Bernardo Ghionda ha scritto:
La Sommerfeldt ha fatto i pantografi tipo 52 (Art. 822) ...


Diciamo che li chiama così, ma di pantografo 52 ha solo il passo degli isolatori.

E poi scusate, ma i pantografi non si scassano pure al vero? Più realistico di così! :D :D


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 21:03 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 18:35
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Anche io sono per la robustezza dei pantografi....non so quanto possa sembrare realistico un pantografo che temi possa rompersi al solo guardarlo....non so quanto possa sembrare realistico un pantografo che ti fa mancare il respiro mentre tenti di alzarlo e mentre tenti di risistemarlo chiuso.
I sommerfeldt saranno non proprio perfetti ma questi problemi non li hanno ed anche i nuovi Hornby 52 fs non mi dispiacciono


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MessaggioInviato: sabato 11 novembre 2006, 23:35 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 13:19
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Beh, diciamo che notoriamente, il modellismo ferroviario richiede una certa dose di abilità (che si acquista anche nel tempo e con una costante dedizione) nel saper trattare cose minute; se si hanno dita da fabbro ferraio effettivamente è maglio lasciar perdere e forse accontentarsi di uno standard qualitativo di raffinatezza dei modelli di trent' anni fa (sempre a mio modestissimo parere.....).


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MessaggioInviato: domenica 12 novembre 2006, 11:42 
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superverde ha scritto:
Beh, diciamo che notoriamente, il modellismo ferroviario richiede una certa dose di abilità (che si acquista anche nel tempo e con una costante dedizione) nel saper trattare cose minute; se si hanno dita da fabbro ferraio effettivamente è maglio lasciar perdere e forse accontentarsi di uno standard qualitativo di raffinatezza dei modelli di trent' anni fa (sempre a mio modestissimo parere.....).

Trent'anni fa?Solo 15 anni fa la RR vendeva i suoi 633-632(peraltro fuori scala)con un pantografo che lo strisciante era largo 6 cm.ed aveva le molle della...Punto,per non parlare degli striscianti montati sui 626 Roco.Peraltro il Fermodellismo non può essere SOLO sinonimo di SUPERDETTAGLIO a tutti i costi;chi compera una 189(magari un domani elaborabile "alla Gabriele") Piko e la fà girare sul proprio plastico che facciamo lo buttiamo a mare?Esiste anche un aspetto "ludico" del nostro hobby che magari fa privilegiare circolazione,manovre,composizioni ecc.ecc.
Per fortuna nel nostro "mondo ferroviario "c'è posto per tutti!


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MessaggioInviato: domenica 12 novembre 2006, 12:03 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
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Località: Roma
Cita:
Esiste anche un aspetto "ludico" del nostro hobby che magari fa privilegiare circolazione,manovre,composizioni ecc.ecc

Appoggio in pieno, per fare questo vanno benissimo i pantografi Sommerfeldt, anzi forse sono anche più adatti.


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MessaggioInviato: domenica 12 novembre 2006, 13:29 
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Iscritto il: giovedì 2 marzo 2006, 19:02
Messaggi: 979
Io credo che al plasticista serva la praticità e su questo punto i sommerfieldt sono i più adatti...per i contachodari invece vanno bene gli altri...comunque nonostante tutto sul mio plastico circolano a pantografi alzati sia le 412 che le 189 che le 402B tutte macchine dal pantografo molto fragile...ma per fortuna la mia catenaria autocostruita con filo di rame e stagno è perfetta!


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