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MessaggioInviato: sabato 4 febbraio 2006, 17:02 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 0:23
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Località: Senigallia
La soluzione, parziale, é sicuramente quella descritta da Gianmarco e Maurizio: bisogna specializzarsi.
E' naturale che ci piacerebbe avere tutto, anche se molti modelli difficilmente li metteremo mai sui binari, quindi specializziamoci in un preciso periodo, in una o due amministrazioni e vedrete che ci sarà un taglio drastico della scelta.
Io ho scelto esclusivamente materiale FS compreso negli anni '50-'70 salvo poi fare qualche eccezione nei due estremi per modelli ai quali non ho saputo resistere.
Per fortuna HHR mi ha finora aiutato impedendomi di acquistare i suoi modelli. :twisted:


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MessaggioInviato: sabato 4 febbraio 2006, 18:27 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 19:14
Messaggi: 638
Località: Alto Adige
Ciao

Anche io non vedo cosi grosso il problema delle uscite veloci, perché se uno compra l´ICplus vuole anche il set cisalpino? Io direi di no. secondo me c´é quello che compra l´uno e quello che compra l´altro. Penso che solo pochissimi comprano tutti i due treni.

Poi secondo me sará ben meglio di finire i modelli con piú cura invece di buttarle sul mercato ad ogni costo.

Saluti


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MessaggioInviato: sabato 4 febbraio 2006, 18:51 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 20:13
Messaggi: 228
Località: Roma
sono daccordissimo sull'osservazione che è importante che i modelli si possano trovare con relativa costanza sugli scaffali, senza bisogno che uno si affretti a comprare tutto insieme. anche perchè il fatto che i modelli spariscano è un modo un po' nascosto di creare dei "galletti", seppure non dichiarati (come il caimano lima di qualche tempo fa, mi pare il 420, ricercato da moltissimi). oltretutto uno se li gode anche un po' di più i modelli, se li compra in maniera più cadenzata...
non sono invece daccordo sul fatto di doversi "specializzare" su un ramo o su di un'epoca: a cosa servirebbe? cui prodest? non credo abbia significato... uno compra ciò che può e che vuole...
io prediligo lo stile italiano, ma ho moltissimo materiale straniero, che mi piace a prescindere dall'epoca e dalla nazione (e che spesso viene molto meno!). ad esempio ho appena comprato una loco a vapore americana per farne la versione ucraina... poi, come diceva Frassica: non è bello ciò che è bello, ma... che bello che bello che bello! :wink:
ciao
alberto


Ultima modifica di zug77 il sabato 4 febbraio 2006, 19:01, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sabato 4 febbraio 2006, 19:01 
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Nome: Gianmarco Aulino
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 23:32
Messaggi: 536
Località: praticamente Africa
Ma, vedi, Alberto, non ti "devi" specializzare per forza, solo che penso avrai un limite fisico all'esposizione/conservazione dei modelli. E questo limite sarà la tua specializzazione. Chi ha solo una stanza con, diciamo, una ventina di metri di binario da esposizione farà fin lì, chi ha intere stanze e magazzini, magari un castello fra le colline da abitare nei fine settimana, avrà più spazio. Restando sul terreno, se non ti specializzi secondo epoca/tema/tipologia ti specializzi secondo il tema "quello che più mi piace". Va bene lo stesso.
Saluti
Gianmarco


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MessaggioInviato: sabato 4 febbraio 2006, 19:09 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 20:13
Messaggi: 228
Località: Roma
ciao Gianmarco, ho capito bene quello che vuoi dire: concentrando gli sforzi in una direzione si riesce sicuramente ad avere qualcosa di più "completo". io ho provato a farlo, giuro!... ma ci sono troppi rotabili stranieri, soprattutto locomotive, che non riesco a non comprare!
inoltre, non sai quanto vorrei ad esempio farmi un diorama/plastico italiano epoca III con un pieno di vapore e anche elettrico in castano isabella, ma non mi pare che si possa fare, soprattutto a costi accettabili. ed allora va bene anche, a latere, qualche rotabile straniero trasformato in vari modi in rotabile "privato". il divertimento sta anche nel lavorare sui rotabili, non solo comprarli, ed allora lavorare su uno straniero e più economico lo si fa con meno patema d'animo.
ciao
alberto


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 0:23 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 22:16
Messaggi: 62
Località: Pisa
il problema è sempre il costo:

Costano troppo per poterli comprare in modo costante

Costano troppo ai negozianti a tenerli in magazzino

Costano poco, e per questo conviene fare così, nel fare le serie a botte di 1000 (o 2000, 3000) comunque numeri tondi e limitati.

Diminuiamo i costi alla fonte (dove il margine grazie alla cina è MOOOOLTO ALTO) e si risolve il problema


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 10:08 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 19:08
Messaggi: 1073
Località: Albenga (Sv)
Decisamente, con il ritmo che le varie ditte sfornano modelli, bisogna fare
un mutuo, per stare al passo con i tempi.
Io mi sono tolto, e mi sto ancora togliendo del materiale, 4 444 Lima, 2 402B, 424, 656, addirittura 663, per non parlare di vagoni quasi regalati, perchè minchione io ho la scala 1:100, e carri merci a iosa,
poi per vedere entare, 2 402 A una Acme ed una RR/H, il Minuetto, ed una 464 VT, non calcolando la 675 Trix un regalo personale per i miei primi
....anta anni.

Saluti Piero


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 10:37 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:53
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Località: Napoli
Anche io del resto per acquistare alcuni pezzi quali l'E402 Acme ho dovuto vendere dei pezzi.
Oggi per assicurarmi il necessario er Etr500 e le carrozze Rail Top, sono costretto a mettere in vendita alcuni pezzi storici della mia collezione, quali il pendolino diesel DB o alcune Br218 ......... continuando a specializzarmi ancor più in italino epoca IV-V e statunitense.
Sono scelte dolorose, dettate soprattutto dal ...... portafogli .....
Ciò non toglie che chi vuole e soprattutto può, non debba concedersi degli "sfizi" ......
Saluti
Gianni


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 11:18 
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Noto con piacere che l'argomento è d'interesse generale e vedo che stanno venedo fuori buoni spunti.
Beh ora vi dico come la vedo io: per me il modellismo ferroviario comincia esattamente quando nacqui io quindi nel lontano (si fa per dire 1985) e va avanti fino ad oggi quindi a livello di FS sto cercando pian piano di realizzare i mie convogli in composizione reale anche se so che sul mio platsico non circoleraano mai e a piccoli passi a mo di formichina sto riuscendo a completare IC, EC. EXP da 12 a 16 pezzi sia in epoca IV che V senza però correre e cercando di dilazionare le spese mensilmente o bimestralmente...e vi dico la verità non ho mai avuto problemi.
Ora però io come tante altre persone di mia conoscenza ci sentiamo con un cappio al collo in quanto, come già detto da qualcuno, arrivano le novità uno si attarda un mese o due va per comperarle e sono esaurite ed ecco che allora scatta il meccanismo contorto (e questo lo fanno nascere i produttori) per il quale c'è la corsa all'oro dove bisogna prendere tutto e subito onde evitare di rimanere senza.
A questo poi si agginunge che atualmente l'epoca V piace molto ai produttori e la frittata è fatta quindi ripeto anche se sarà come predicare nel deserto...se ACME (tanto per fare un esempio) avesse fatto uscire ora le IC Plus poi a fine Marzo i due set Cisalpino io, ma probabilmente anche altre persone, avrebbero potuto fare l'acquisto di tutti iset con calma con tranquillità "godendo" appieno della spesa e sapendo di avere un lasso di tempo adeguato per riarmare il portafogli.


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 12:38 
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Località: Imola
etr470cis ha scritto:
vi avviso 1 cosa non so se vi piacera...
stanno prendendo vaga le fabbriche ha fare massimo 1000 pezzi per qualsiasi cosa poi NON VIENE + FATTA!
della serie che prima arriva trova chi arriva per secondo si attacca al diavolo...
saluti


Così vorresti dire che una casa spende un casino di soldi per uno stampo......ne fa solo 1000 pezzi poi li butta via??
Quindi questo mi fa pensare che:

1) ......o il progetto e lo stampo tutto sommato non costano quell'esagerazione che ci hanno fatto credere fino ad oggi...

2) ....oppure hanno dei margini di guadagno talmente esorbitanti che
bastano 1000 che il guadagno l'abbiamo già fatto e chisenefrega dei modellisti!!!


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 13:21 
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Località: Albenga (Sv)
2) ....oppure hanno dei margini di guadagno talmente esorbitanti che
bastano 1000 che il guadagno l'abbiamo già fatto e chisenefrega dei modellisti!!!

Voci di popolo, parlavano che una carrozza in Cina, costerebbe circa 10 euro spese di importazione comprese :!: :!: :!:


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Località: Roma
Cita:
Così vorresti dire che una casa spende un casino di soldi per uno stampo......ne fa solo 1000 pezzi poi li butta via??

Non è questo che succede, dopo aver fatto esaurire i mille pezzi, si cambia una colorazione, a volte solo una numerazione e si fanno altri mille pezzi. Per questo non bisognerebbe farsi prendere dalla frenesia dell'acquisto e lasciare le cose sugli scaffali, perchè tanto prima o poi lo rifanno. Quanti pezzi hanno fatto prima che lo stampo del 626 non fosse più utilizzabile?
Io sto osservando che ci sono dei cicli temporali nella produzione di certi articoli.
Ragazzi bisogna imparare a non fare il gioco dei produttori.


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 15:01 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:55
Messaggi: 189
Cita:
1) ......o il progetto e lo stampo tutto sommato non costano quell'esagerazione che ci hanno fatto credere fino ad oggi...

2) ....oppure hanno dei margini di guadagno talmente esorbitanti che
bastano 1000 che il guadagno l'abbiamo già fatto e chisenefrega dei modellisti!!!


Facciamo sempre le scoperte dell'acqua calda!!!

Cita:
Voci di popolo, parlavano che una carrozza in Cina, costerebbe circa 10 euro spese di importazione comprese


Appunto e a noi le fanno pagare 50€, vero ACME e ROCO? In questo almeno HR è un po' meno esosa, se risolvono il problema della verniciatura, li dovremo considerare dei benefattori in confronto agli altri


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 17:05 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7518
Località: Fabriano
Miura ha detto la cosa giusta, non bisogna fare il gioco dei produttori!
Il ragazzo di Trieste (etr470cis) stigmatizza tutto, gli stampi non si buttano dopo mille pezzi...
Tornando alle cose "serie", o ci si mette d'accordo con i produttori per scaglionare le uscite dei prodotti, oppure possiamo organizzare uno sciopero degli acquisti, lo so è un'idea assurda, ma, appunto perchè tale, potrebbe essere benissimo presa in considerazione. Siccome a noi non ci tutela nessuno, riguardo prezzi, qualità, impariamo a farlo da soli, a mezzo forum, a mezzo stampa, a mezzo boicottaggi verso le une o altre ditte. Forse qualcosa si riuscirebbe ad ottenere.
Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: domenica 5 febbraio 2006, 17:48 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
Messaggi: 2170
Le produzioni cinesi con i loro costi stracciati ha consentito,come più volte detto,di abbassare la soglia di rientro degli investimenti da sostenere per la progettazione e la realizzazione dello stampo.Molti articoli se prodotti in Europa ce li saremmo pure potuti anche sognare,non a caso le GC di Roco sono anch'esse fatte in Cina.


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