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MessaggioInviato: sabato 10 gennaio 2009, 21:35 
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Iscritto il: martedì 1 gennaio 2008, 19:01
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Oltre al fatto di sentirsi a disagio in alcuni negozi, la cosa che mi lascia perplesso è l'incompetenza di alcuni esercenti, ai quali rivolgendo semplici domande del tipo" di che epoca è ?" oppure "dietro a quella macchina che carrozze posso metterci ?", ti guardano basiti e a mio parere pensano ma che c...... ne sò, veditela tu, io vendo treni come da catalogo non pretendere consulenze !!!!
E' abbastanza triste, x fortuna esistono le associazioni o i forum dove potersi confrontare ed acquisire conoscenze.


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MessaggioInviato: sabato 10 gennaio 2009, 22:09 
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Iscritto il: domenica 9 aprile 2006, 19:46
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X sit 21
dipende sempre che negozi frequenti :D il bello è la possibilità di scegliere dopo risposte incompetenti o visibile mancanza d'interesse è un'attimo cambiare spacciatore.... :lol:

ciaoooo Fabio :wink:


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MessaggioInviato: sabato 10 gennaio 2009, 22:22 
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Iscritto il: martedì 1 gennaio 2008, 19:01
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Località: Milano
Quello che dici è vero, infatti mi reco solo in certi "negozi" per fare singoli acquisti su pezzi cha ho testato o sui quali mi sono già documentato. Ovviamente tutto questo solo se nel negozio di mio riferimento non trovo quallo che voglio o la differenza di prezo è ragguardevole, se è limitata a pochi euro, meglio spedere di più ma da una persona competente e decisamente più simpatica :P


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MessaggioInviato: sabato 10 gennaio 2009, 22:30 
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Iscritto il: domenica 9 aprile 2006, 19:46
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è un po' che non ti si sente sempre pieno di lavoro? tutto bene? purtroppo è anche colpa mia che ormai non passo più dal nostro vecchio spacciatore di fiducia (anche perchè ormai io ho il mio personale...) ricollegandosi al discorso di cui sopra :wink:
PS quando mi vieni a trovare??

ciao

Roby


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 3:19 
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Iscritto il: sabato 6 ottobre 2007, 10:23
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Il "mio" negozio ideale è quello innanzitutto in cui vieni trattato con cortesia e rispetto. Il negoziante non è assillante, e accetta il fatto che tu possa esser lì per acquistare sia tre 740, sia una confenzione di giunzioni isolanti. Inoltre, il negoziante non ti pedina scrutandoti con la coda dell'occhio, o peggio, ti segue proprio per l'intero ambiente ipotizzando che tu abbia la mano lunga. Quest'ultima esperienza m'è capitata a Milano, zona San Siro. Mai più da quelle parti.
Un'altra volta mi è successo che avessero cercato di vendermi qualunque cosa, questo a Torino. Ero lì per caso, in realtà (libreria con molto materiale inerente la ferrovia), ed ero entrato alla ricerca di qualche lampione. Infine, avevano una vecchia confezione in H0e della Roco, fuori produzione da diversi anni: due vagoncini. Hanno trovato un vecchio listino, e la tizia dietro al bancone sosteneva che essendoci due vagoncini, il prezzo era ovviamente due volte quello indicato. "Non mi sembra proprio", ho detto. Ha tentato un patteggiamento, avevo già preso anche delle lampadine per interni. Ho girato i tacchi dicendo, "facciamo una cosa, non sono né 20, né 25, né 30 euro. Bensì zero. Arrivederci".
Tra l'altro mi avevano già fatto girare le scatole in precedenza, tentando di appiopparmi una serie di orribili lampionacci di fabbricazione - credo - spagnola. Anzi, manco avevo scelto, che già aveva preparato il sacchetto...

Come atteggiamento nei confronti del cliente, apprezzo molto quello del negozio non lontano da Porta Susa, dove sono sempre stati gentili, cortesi, e se ti avvicini alla vetrina, ti viene detto: "apra pure così vede meglio, non si faccia problemi". Non a caso è il mio preferito, insieme a quello di Pescara non lontano dal lungomare. Il 75% di quanto ho sul plastico, ad eccezione di alcuni vecchi kit provenienti da un vecchio impianto, riverniciati e risagomati, l'ho comprato in questi negozi. Il resto su internet: il classico Walthers, un onesto venditore professionista del sito innominabile, la ditta Heljan.
A proposito sul negozio prossimo a Porta Susa: una volta avevo speso una novantina di euro, pagamento bancomat. Per qualche motivo la transazione non era andata a buon fine. Li ho richiamati quando me ne sono accorto, ero pronto a sciropparmi il viaggio per andare a saldare: "Sì, abbiamo notato che il pagamento è non è avvenuto, ma non si preoccupi a venire apposta, la prossima volta che passa di qua sistemiamo tutto".

Nello specifico, nel mio "negozio ideale", oltre che alla cortesia e al rispetto nei confronti del cliente, si dovrebbe trovare semplicemente la merce a catalogo. Mi rendo conto che ormai sia impossibile entrare, dire "vorrei l'articolo X della ditta Y", e uscire con lo stesso sotto braccio. In realtà mi era stato proprio spiegato dai negozianti in questione che quell'epoca ormai si è estinta. Tra l'altro facendo scartamento ridotto, è sostanzialmente impossibile per me trovare l'agognata mercanzia sugli scaffali. Prenotazione e via.
Premesso questo, sebbene si tratti di un'utopia, il mio "negozio ideale" da un punto di vista meramente commerciale sarebbe semplicemente questo: quello fornito, in cui entri e trovi quello che ti serve. Non dico l'intero catalogo di ogni ditta di fermodellismo, ma almeno quegli articoli che vanno per la maggiore e che è plausibile possano essere utili ad un modellista (quindi si può soprassedere su una carrozza batava in epoca I...).


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 11:33 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
Messaggi: 558
E' curioso che a inizio 2009, forse postumi alle festività natalizie molto "austerity", si sia scatenata qui in forum la rivolta ai negozianti.

E' bastato confessare qualche mia esperienza personale (repressa in 20 anni di stop all'hobby, dovuta ANCHE a questo) e esprimere qualche mio sospetto che avevo da tempo, che almeno in 3 discussioni qui si scopre un vaso di pandora, una pentola che stava per esplodere.

Forse ora la redazione di TTM sa di cosa parlare nel prossimo editoriale in quanto scopro che le esperienze che ho vissuto non sono solo mie ma è prassi diffusa in quasi tutta Italia.

Spero vivamente che la redazione ne tenga conto...se il fermodellismo muore qui da noi è ANCHE per questo genere di situazioni.

Da una parte ci si piange addosso perchè la loco FS della ditta X non la si compra perchè ha i pantografi non corretti rispetto a quella della ditta Y, poi lo sconforto perchè le ditte snobbano FS e specie per la scala N i prezzi sono improponibili; senza contare le lamentele perchè vorrei fare il plastico ma non ho spazio, vorrei la N ma non posso, vorrei prezzi più bassi, evviva USA, evviva i tedeschi etc...

Dall'altra si continua a elogiare il negozio e a piangere se chiudono tutti, salvo poi concordare che i negozianti per la maggior parte in ogni dove dello Stivale si comportano in modo poco consono.

Un forumista citava lo statunitense Walthers come esempio: devo dire che fino ad ora posso solo dargli ragione, è eccezionale e il cliente lo "vizia" da morire, specie se compera online dall'estero. Ma non è certo il più economico, perchè questi "vizi" (il bollettino mensile, l'efficenza della spedizione, il catalogo aggiornato etc...) si pagano. Inoltre walthers oltre a vendere trenini anche li produce di suoi.

Per assurdo, se questi nostri negozianti arroganti e pieni di sufficienza verso il cliente si mettessero a commerciare via internet, proprio quell'internet che loro snobbano, migliorerebbero i propri affari in quanto verrebbe a mancare proprio quel "rapporto umano" che dal vero li penalizza. Pensa te che strano...


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 11:45 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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G-master ha scritto:
In Austria Inghilterra e Germania ho visto cose che voi umani (o italiani) non potete neanche immaginare: negozi che trattano solo usato.
Mentre da noi l'usato ce l'ha solo qualcuno, che per giunta dà mostra di tollerarlo appena. E magari a volte non ha voglia neanche di tirarlo fuori.


Di solito tali negozi tedeschi vendono anche su ebey.de, penso quello che non riescono a piazzare subito dalla vendita in vivo lo mettono all'asta sul web. Ho costruito una collezione molto vasta, in meno di un anno, di materiale in scala N partendo da zero al 98% derivata da aste su ebey.de proprio in negozi come quello di cui parli. All'inizio ero scettico e immaginavo tutto il peggio in tema di "usato", ma poi ho dovuto ricredermi specie per le locomotive, perchè comprarle usate è sempre un dilemma se non le vedi in marcia. Invece il materiale è efficente e abbastanza valido in quanto alcuni ebeyers sono specializzati a vendere solo trenini e prima di spedire gli oggetti gli fanno la manutenzione, con oliatura e prove di marcia. Avere un mercato dell'usato parallelo al nuovo aiuterebbe i negozianti italici ad arrivare a fine mese, oltre che la stessa diffusione del fermodellismo, specie fra i ragazzini. A un neopatentato gli dareste le chiavi della "ammiraglia" di papà la prima sera che esce con gli amici? ;)

G-master ha scritto:
E che dire invece di quelli che espongono un bel modello in vetrina, regolarmente a catalogo di qualche ditta importante, ma quando gli chiedete di comprarlo vi sentite rispondere che è prenotato?
Inutile dire che il modello in questione sta in vetrina anche sei mesi dopo, ma non c'è nulla da fare, non te lo vendono e basta.
Tutte esperienze tratte dalla vita reale.
E poi dicono che comprare su internet è sbagliato...


E che dire se, oltre al caso da te citato, in vetrina il prezzo di tale modello non è neanche esposto in modo che se tu vuoi avere un'idea di quanto costa devi entrare e chiederlo?


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 13:02 
Ieri approfitto del sabato per andare a comprare l'ETR 242 RR. Decido di provare (Roma) al negozio sotto casa per comodità...e già so che pagherò qualche 10€ in più...ma non mi importa...mi piacerebbe "fidelizzarmi" con questo negoziante.
Cosa succede: Lo vedo in vetrina, chiedo il prezzo e mi sta bene, noto che il modello ha la cassa in più punti che non chiude bene e risulta allargata. Allora chiedo al negoziante (con molta cortesia) se posso visionare altre confezioni (di solito lo faccio per prendere il pezzo "meglio riuscito") e questo mi risponde stizzito "per me la cassa non ha difetti, se non le piace non compri nulla...mi scusi"...e va da un altro cliente.
Io con molta gentilezza o girato i tacchi e sono andato via, ma a mio modesto avviso visionare più confezioni "è" il minimo...

L.


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 13:31 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
Messaggi: 558
lorenzo79 ha scritto:
Io con molta gentilezza o girato i tacchi e sono andato via, ma a mio modesto avviso visionare più confezioni "è" il minimo...

L.


Un negoziante che si comporta in quel modo lo fa perchè ritiene che può, che ne ha facoltà. Come già ho detto lo ripeto: se posti del genere chiudono non mi dispiace affatto, anzi...lo trovo un bene per il fermodellismo.


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 13:45 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
Messaggi: 5159
Località: Roma
Cita:
Un negoziante che si comporta in quel modo lo fa perchè ritiene che può, che ne ha facoltà. Come già ho detto lo ripeto: se posti del genere chiudono non mi dispiace affatto, anzi...lo trovo un bene per il fermodellismo.

Concordo con te.
Per Lorenzo a Roma non c'è solo quel negozio, abbandonalo al più presto e consiglia di farlo a tutti gli appassionati che conosci.


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 16:57 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
Messaggi: 4160
Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
I miei ricordi di negozio risalgono alle giornate(poche)di vacanze con i miei a Napoli,zona funicolare Montesanto:e non un negozio ma due o tre...poi all'età della scuola ,il negozio del sig.Perrone a Cosenza dove assieme a giocattoli,giochi etc c'era lo scaffale al 90% pieno delle scatole rosso-Rivarossi!Cosenza allora era a quasi due ore di strada da qui(78 km di cui una buona metà curve e saliscendi)eppure quel negozio aveva come tutti all'epoca di tutto!ricambi,accessori e sopratutto la gentilezza verso noi ,io e mio fratello,ancora bambini!
Ma venendo al tema direi che il negozio fisico non sarà mai superato dalla comodità e quant'altro sbandierato da internet!il rapporto con il negoziante-ammesso che sia parte di quelle specie in estinzione chiamata appassionato-è alla base ed io finora sono stato disposto per un consiglio o un aiuto,a dare qualcosa in più...molti amici sanno solo dire alla vista di un nuovo acquisto o al proposito di acquisto "ah,ma quanto te lo fa pagare?"e nient'altro,o meglio giù a protestare se ci sono 4-5 euro in più.In effetti i negozi di modellismo vendevano per posta già 50 anni fa ai tempi di "H0 RR"(chi ha superato gli anta ricoderà le inserzioni a inizio e fine rivista:su 10 negozi più della metà vendeva per corrispondenza!),ma per certe cose credo che sia meglio andarci fisicamente e non virtualmente,anche solo- come c'è scritto in un ristorante napoletano- "no ppe magnnà,ma ppe' sentì l'addore"(non per mangiare ma per sentire i profumi) e credetemi che quel profumo di trenini,spesso mi ritorna in mente anche ora che son passsati 40 anni(ed anche più!) :roll:
per FABRIZIOS :scusa ma questo tuo filetto è una sorta di sondaggio?? :?


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 17:23 
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Iscritto il: martedì 14 febbraio 2006, 8:13
Messaggi: 391
Ciao Dario
Come ho scritto per Claudio ... una ne faccio e cento ne penso.
Ciao, fabrizios


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 17:40 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 346
Cosa succede: Lo vedo in vetrina, chiedo il prezzo e mi sta bene, noto che il modello ha la cassa in più punti che non chiude bene e risulta allargata. Allora chiedo al negoziante (con molta cortesia) se posso visionare altre confezioni (di solito lo faccio per prendere il pezzo "meglio riuscito")

L.[/quote]

OT: chi più e chi meno ma è un "difetto" della nuova produzione quello della cassa non allineata. :cry:


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 18:01 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
Messaggi: 4160
Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
..e aggiungo: visto che ho parlato dei negozi di un tempo,ricordo anche di non esser MAI tornato in uno degli esercizi di cui sopra per un difetto meccanico dei modelli,semmai per qualche ricambio in caso di usura o danneggiamento(per esempio,la leva inversione marcia di un trasformatore "RT3",fra l'altro ancora in perfetta efficienza a 45 anni dall'acquisto!).

Per Fabrizios:se farai quello che pensi(e penso anch'io?)mi raccomando, fa tesoro di tutto quello che stiamo scrivendo quà.. :wink:

"...qualunque cosa farai,AMALA,come amavi la cabina[di proiezione]del "Paradiso" "(Alfredo/P.Noiret al giovane Salvatore nel film "Nuovo cinema Paradiso") :cry:


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MessaggioInviato: domenica 11 gennaio 2009, 18:08 
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Iscritto il: venerdì 9 novembre 2007, 19:21
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Località: Tremestieri Etneo (CT)
electrofrog ha scritto:
lorenzo79 ha scritto:
Io con molta gentilezza o girato i tacchi e sono andato via, ma a mio modesto avviso visionare più confezioni "è" il minimo...

L.


Un negoziante che si comporta in quel modo lo fa perchè ritiene che può, che ne ha facoltà. Come già ho detto lo ripeto: se posti del genere chiudono non mi dispiace affatto, anzi...lo trovo un bene per il fermodellismo.


Non dimentichiamoci che il potere di acquisto l'abbiamo noi.
Magari quel commerciante l'aveva con la Hornby che chissà quanti pezzi di ETR aveva ordinato o aveva litigato con la moglie o chissà che altro...
In ogni caso un comportamento professionalmente riprovevole.
Commercianti così meglio evitarli.


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