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Il "mio" negozio ideale è quello innanzitutto in cui vieni trattato con cortesia e rispetto. Il negoziante non è assillante, e accetta il fatto che tu possa esser lì per acquistare sia tre 740, sia una confenzione di giunzioni isolanti. Inoltre, il negoziante non ti pedina scrutandoti con la coda dell'occhio, o peggio, ti segue proprio per l'intero ambiente ipotizzando che tu abbia la mano lunga. Quest'ultima esperienza m'è capitata a Milano, zona San Siro. Mai più da quelle parti.
Un'altra volta mi è successo che avessero cercato di vendermi qualunque cosa, questo a Torino. Ero lì per caso, in realtà (libreria con molto materiale inerente la ferrovia), ed ero entrato alla ricerca di qualche lampione. Infine, avevano una vecchia confezione in H0e della Roco, fuori produzione da diversi anni: due vagoncini. Hanno trovato un vecchio listino, e la tizia dietro al bancone sosteneva che essendoci due vagoncini, il prezzo era ovviamente due volte quello indicato. "Non mi sembra proprio", ho detto. Ha tentato un patteggiamento, avevo già preso anche delle lampadine per interni. Ho girato i tacchi dicendo, "facciamo una cosa, non sono né 20, né 25, né 30 euro. Bensì zero. Arrivederci".
Tra l'altro mi avevano già fatto girare le scatole in precedenza, tentando di appiopparmi una serie di orribili lampionacci di fabbricazione - credo - spagnola. Anzi, manco avevo scelto, che già aveva preparato il sacchetto...
Come atteggiamento nei confronti del cliente, apprezzo molto quello del negozio non lontano da Porta Susa, dove sono sempre stati gentili, cortesi, e se ti avvicini alla vetrina, ti viene detto: "apra pure così vede meglio, non si faccia problemi". Non a caso è il mio preferito, insieme a quello di Pescara non lontano dal lungomare. Il 75% di quanto ho sul plastico, ad eccezione di alcuni vecchi kit provenienti da un vecchio impianto, riverniciati e risagomati, l'ho comprato in questi negozi. Il resto su internet: il classico Walthers, un onesto venditore professionista del sito innominabile, la ditta Heljan.
A proposito sul negozio prossimo a Porta Susa: una volta avevo speso una novantina di euro, pagamento bancomat. Per qualche motivo la transazione non era andata a buon fine. Li ho richiamati quando me ne sono accorto, ero pronto a sciropparmi il viaggio per andare a saldare: "Sì, abbiamo notato che il pagamento è non è avvenuto, ma non si preoccupi a venire apposta, la prossima volta che passa di qua sistemiamo tutto".
Nello specifico, nel mio "negozio ideale", oltre che alla cortesia e al rispetto nei confronti del cliente, si dovrebbe trovare semplicemente la merce a catalogo. Mi rendo conto che ormai sia impossibile entrare, dire "vorrei l'articolo X della ditta Y", e uscire con lo stesso sotto braccio. In realtà mi era stato proprio spiegato dai negozianti in questione che quell'epoca ormai si è estinta. Tra l'altro facendo scartamento ridotto, è sostanzialmente impossibile per me trovare l'agognata mercanzia sugli scaffali. Prenotazione e via.
Premesso questo, sebbene si tratti di un'utopia, il mio "negozio ideale" da un punto di vista meramente commerciale sarebbe semplicemente questo: quello fornito, in cui entri e trovi quello che ti serve. Non dico l'intero catalogo di ogni ditta di fermodellismo, ma almeno quegli articoli che vanno per la maggiore e che è plausibile possano essere utili ad un modellista (quindi si può soprassedere su una carrozza batava in epoca I...).
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