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MessaggioInviato: sabato 22 aprile 2006, 18:56 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 11:08
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Ma naturalmente sono d'accordissimo anche con te... :D :D :D :wink: (anche per le scelte "francesi", in quanto i modelli Hornby RR, per esempio, siano ottimi e dal prezzo decisamente contenuto...)


Saluti


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MessaggioInviato: sabato 22 aprile 2006, 21:02 
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Nome: Alessio
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Messaggi: 8139
Località: Regno Lombardo-Veneto Königreich Lombardo-Venetien
:wink:


Ultima modifica di centu il domenica 2 luglio 2017, 6:51, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 23 aprile 2006, 14:01 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 13:02
Messaggi: 2723
Località: ROMA
Secondo me il periodo migliore per comprare modelli sono stati gli anni prima dell'avvento dell'euro,intorno al 1995,dove Lima aveva gia' sfornato gran parte delle sue novità FS e si potevano comprare ad un prezzo decisamente onesto, anche nei mercatini;anzi prima in questi posti si trovare anche il nuovo ad un prezzo interessante rispetto al negozio,ora il mercatino non è piu' conveniente perche' pieno di aguzzini e non di appassionati!!!Dopo l'avvento dell'euro il tonfo....... :( :( :(


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 13:57 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 13:31
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BRENNERLOK ha scritto:
Dopo l'avvento dell'euro il tonfo....... :( :( :(


Chi è il colpevole: la pistola che ha sparato il colpo che ha ucciso un uomo o la mano dell'assassino che ha premuto il grilletto della pistola?

E' colpa dell'euro oppure è colpa di chi si è approfittato di una situazione di cui era facile e facilmente prevedibile approfittare?

Cmq, per rimanere in topic. I modelli oggi costano troppo, in Italia ancora di più che all'estero.

Anche se qualcuno mi deve spiegare il motivo per il quale la E464 (livra FER) di Vitrains (interamente prodotta in Italia e meglio rifinita della sua concorrente) costa 13 euro in meno della sua cugina ACME. Prezzi rilevati su negozio on-line conosciuto e conoscibile a tutti.

Poi il sottoscritto l'ha presa a 130 euro ... ma questo è un altro paio di maniche. Ma mi pare sempre piuttosto cara.


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 15:25 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 15:01
Messaggi: 1143
Scusate il mio off topic; Teus vai a leggere nella sezione O.T. i titoli dei filetti.
Ciao Ciao


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 15:45 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 17:21
Messaggi: 225
la E 464 Vi-train si trova a 130/140 euro ed è quello il suo valore. E per questo che molti di noi io compreso c'è l'hanno con ACME che nel momento di assenza di novita dalle note ditte per vari motivi che conosciamo ci ha rifilato carri e locomotive a prezzi da usura


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 21:24 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:55
Messaggi: 189
GIA'!!!!! :evil:


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 21:30 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Insomma, alla fine è vero o no che i prezzi sono aumentati oltre ogni limite ragionevole? Il problema, soprattutto un paio d'anni fa quando non c'era più nulla, è che la gente è disposta a comprare a prezzi da rapina pur di avere qualcosa di italiano. C'è stato un caso noto in cui il modello di una macchina prodotta in esemplare unico ha sbancato perché era l'unica novità.
A volte si ha la sensazione che molti collezionisti comprino allegramente più che altro per senso di competizione quando si va a "strenare" sul plastico sociale, per il gusto di arrivare con l'ultima novità in mano.
Alzi la mano chi non l'ha mai fatto...


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 21:51 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6170
Località: Bruschi
Io alzo la mano!!!
Il punto è il solito...troppo caro , si , è vero , ma allora perchè non ci accontentiamo e facciamo modellismo ferroviario senza un intercity da 14 carrozze o una tripla di Caimani con dietro 15 carri per trasporto intermodale?
Il maestro Le Platt , sul suo diorama di Ferbach ha inserito un binario per movimentare un paio di carri con una piccola loco a vapore...ma vi rendete conto che basterebbe già per fare modellismo ferroviario, senza considerare il risparmio di spazio per le scatole e il risparmio del giramento di scatole per i prezzi :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 21:56 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Se è per questo, non si ha un'idea del divertimento che si può provare con tre scambi e poche decine di centimetri di binario...
Certo, non esiste e non deve esistere un'idea di "vero" fermodellismo in cui solo un approccio è valido e tutti gli altri no.
Però è anche vero che spesso non si conoscono tutti gli approcci possibili.


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MessaggioInviato: giovedì 27 aprile 2006, 8:31 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:59
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Località: Aprilia (LT) - Firenze
Se uno analizza con obiettività gli interventi in questo ed in altri forum, nonché gli scambi di idee coni colleghi (spesso nei negozi) il "profilo" del c.d. fermodellista medio italiano è il seguente:
- fervente talebano delle FS
- più attento ai dettagli che alla circolabilità
- seguace delle composizioni realistiche di Epoca IV/V
- non ha mai spazio (neanche per un diorama operativo)
- non "si sporca le mani" (né elabora i modelli)
- spasima per l'ultima novità e la vuole... per ieri (salvo poi a mettersi la bocca fin quassù per tutti gli errori del modello)
- si lamenta dei prezzi ma poi compra

Ovviamente come tutte le medie non è veritiera per i singoli ma temo che sia l'immagine che hanno anche i produttori, il che spiegherebbe molte cose...

Andrea


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MessaggioInviato: giovedì 27 aprile 2006, 8:51 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 13:31
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andrea.vanzetto ha scritto:
Se uno analizza con obiettività gli interventi in questo ed in altri forum, nonché gli scambi di idee coni colleghi (spesso nei negozi) il "profilo" del c.d. fermodellista medio italiano è il seguente:
- fervente talebano delle FS
- più attento ai dettagli che alla circolabilità
- seguace delle composizioni realistiche di Epoca IV/V
- non ha mai spazio (neanche per un diorama operativo)
- non "si sporca le mani" (né elabora i modelli)
- spasima per l'ultima novità e la vuole... per ieri (salvo poi a mettersi la bocca fin quassù per tutti gli errori del modello)
- si lamenta dei prezzi ma poi compra

Ovviamente come tutte le medie non è veritiera per i singoli ma temo che sia l'immagine che hanno anche i produttori, il che spiegherebbe molte cose...

Andrea


Faccio un po' di sana autocritica. Ma la descrizione media che proponi - pur nella media - calza a pennello.

Nel mio caso è vero: sono un fervente talebano delle FS. Che volete farci: mi piacciono. Su tutti gli altri punti, mi ritrovo sicuramente nel "non si sporca le mani". Non ho mai elaborato un modello. Le mie capacità, ammetto, sono molto limitate ... mi riesce più facile mettere mano ad una elaborazione da analogico a digitale che non riverniciare, aggiungere o togliere dei dettagli. E' un mio limite, purtroppo. E i tentativi da me fatti anche con le cose più banali si sono rivelati non disastrosi, ma molto osceni.

Sulla circolabilità invece, dal mio punto di vista, preferisco una locomotiva o una carrozza che sia in grado di girare senza problemi ... ad una che ad ogni curva deraglia o fatica a prendere corrente dal binario (lindo come fosse nuovo).


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MessaggioInviato: giovedì 27 aprile 2006, 10:30 
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Località: Aprilia (LT) - Firenze
Per carità, non c'è niente di male nell'essere talebani delle FS. Io pure seguo lo stile FS! Il punto è che però questo rischia di essere limitante.
Un esempio? Solo ora pare che si cominci a rendersi conto che i modelli per il mercato italiano non sono, come dire, curati allo stesso modo di quelli prodotti per altri mercati (tranne eccezioni).
Eppure non è un fenomeno nuovo: già più di 10 anni fa aziende italiane ponevano più attenzione, che so, al mercato svizzero che a quello locale. Osserva (e resistiti alla tentazione di comprarla se vuoi restare "talebano" :wink: ) la Ae 3/5 che è ricomparsa in offerta, dai fondi di magazzino RR. Confrontala con qualche modello FS RR coevo (a memoria siamo intorno al 1998) e poi mi dirai...
Ma potrei anche citare la Re 4/4 II di Lima...

Per quanto riguarda la manualità (per "sporcarsi le mani" intendo non solo verniciare, ma costruire elaborare, montare, etc.). Be', ognuno è più portato per qualcosa, è naturale, ma io credo che molti partano col piede sbagliato e/o con timori reverenziali che poi, fatalmente, portano a risultati insoddisfacenti.
Io non sono nato "elettrotecnico", "falegname" o "verniciatore": mi sono messo con umiltà a studiare bene le tecniche, prima, e a fare prove, poi, ovviamente in situazioni in cui l'eventuale "danno" era limitato. E per gradi penso di avere raggiunto risultati soddisfacenti.

E' un approccio, che, se la mente è sgombra da preconcetti, non può che portare a dei risultati positivi.

Cordialmente,

Andrea


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MessaggioInviato: giovedì 27 aprile 2006, 10:36 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 10:06
Messaggi: 2935
non è un argomento tabù, non c'è la CIA dietro e nemmeno il KGB.

Perché moderare? Perché intervenire? inutile, nessuno legge, tutti parlano...
ho detto che il modelli ferroviari OGGI costano IN PROPORZIONE molto MENO di quanto costavano 30 anni fa.
2006-30=1976, non 1992 o 1995

Negli anni 80-90 Lima riuscì a aumentare la qualità mantenendo sotto controllo i prezzi (cmq ci si lamentava molto di quei prezzi, a quel tempo, perché erano parecchio più alti dei prezzi lima classici).
Però poi Lima -dobbiamo essere onesti- è praticamente fallita! Nonostante la produzione di autentici capolavori (mettete accanto la E 444 Roco nuova da 270 euro con quella lima vecchia da 177500 lire per rendervene conto).

Semmai è spaventosa l'impennata di prezzo che hanno avuto le articolate Roco. Ma, siccome la E 636 è sì interessante, ma non è pane, e si vive anche senza, basta non comprarla. Detto e stradetto


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MessaggioInviato: giovedì 27 aprile 2006, 10:46 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 14:18
Messaggi: 2257
Località: VE - vicolo Corto n° 973
Benedetto.Sabatini ha scritto:
nessuno legge, tutti parlano...
ho detto che il modelli ferroviari OGGI costano IN PROPORZIONE molto MENO di quanto costavano 30 anni fa.

Premesso che io, prima di scrivere, leggo, ammetto che le 60.000 lire del 1979 per il nuovissimo Caimano Rivarossi equivalgono a 237 euro e spicci. Però, forse, ha più senso paragonare produzioni confrontabili in termini di qualità e scala esatta, quelle prodotte dalla fine anni 80 in poi.


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