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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: venerdì 25 ottobre 2013, 12:42 
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gully ha scritto:
Critiche che sono continuate anche con iT (il cui staff redazionale era figlio di Milan) e rese ancora più feroci dalle splendide realizzazioni per gli USA.


Beh! Le critiche di IT in confronto a quelle dI Milan................per me, l'unica degna di nota quella sulla 18 Bavarese.
Scusate il fuori tema.
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: venerdì 25 ottobre 2013, 12:44 
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macaco ha scritto:
.... e' stata fondamentale per il fermodellismo italiano , ma bisogna cercare di non essere retorici , non era popolare , non era alla portata di tutti come si vuol far credere , la realta' era ben diversa , forse tu negli anni 60 e 70 te lo potevi permettere , ma ti assicuro che tra quelli della mia eta' (domani sono 51) di estrazione popolare rivarossi non ce ne erano o erano rarissimi , e invece il trattamento che ricevevi nei negozi di modellismo ero quello sopra descritto , quello si era reale.
....
Quanto poi al confronto con Olivetti non c'e' paragone , dimensioni e contenuti tecnologici e innovativi completamente su due piani differenti , tu non hai idea di cosa girava intorno a Olivetti in quel periodo a Ivrea inteso come indotto e quindi ricadute occupazionali un intera citta campava sull'Olivetti , e ti tralascio il welfare innovativo per l'epoca nei confronti dei dipendenti , mai piu' visto successivamente , insomma Olivetti e' stato un grande personaggio per tutta l'italia , Rossi e' stato un grande personaggio del nostro settore che va' ricordato con ammirazione e stima, ma se chiedi all'italiano medio chi fosse non lo sa' .

Condivido totalmente l'intervento di macacao, ha scritto quello che avrei detto io, francamente rimango sorpreso da questa continua adorazione per il personaggio, una bella storia imprenditoriale ma nulla più, non ha certo marcato l'Italia e anche sul modellismo dopo una fase innovativa non ha capito l'evoluzione del mercato continuando a proporre scelte superate mentre tutti gli altri evolvevano verso prodotti più perfezionati.

La stragrande maggioranza dei miei conoscenti non modellisti, se parli di trenini ti cita Lima, come pure all'estero. Capisco che per chi aveva i suoi modelli risulti difficile avere uno sguardo distaccato, ma erano prodotti di nicchia che solo una minoranza poteva permettersi.
Negli anni '70 nel paesino ligure di 700 abitanti dove passavo le vacanze l'edicola/cartoleria aveva sempre tre o quattro vagoni singoli e uno start set Lima, tanto per darvi un'idea della diffusione.

Quanto alla dinastia Olivetti e al segno che ha lasciato, se qualcuno pensa siano personaggi paragonabili lo invito caldamente a leggere qualcosa in merito, parliamo di un altro pianeta....

Niente contro, ma una fiction avrebbe una audience pari a nulla o poco più.

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: venerdì 25 ottobre 2013, 16:47 
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Cita:
Condivido totalmente l'intervento di macacao, ha scritto quello che avrei detto io, francamente rimango sorpreso da questa continua adorazione per il personaggio, una bella storia imprenditoriale ma nulla più, non ha certo marcato l'Italia e anche sul modellismo dopo una fase innovativa non ha capito l'evoluzione del mercato continuando a proporre scelte superate mentre tutti gli altri evolvevano verso prodotti più perfezionati.

Infatti è anche quello che ho detto io, negli anni '80 propinavano al mercato italiano i modelli vecchi di 20 anni prima, mentre gli altri mercati avevano modelli evoluti e raffinati, penso ad esempio alla 89.6 DR, uscita nel 1984, dove iT, per allacciarmi a quanto detto da TEEM, diede un giudizio positivo per la bontà del modello, ma un notevole rimpianto per non vedere un modello italiano di tale qualità.
Le critiche della BR 18 però sono più recenti, ad opera della nuova gestione, in mano al nipote.
Ma forse sto divagando troppo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: venerdì 25 ottobre 2013, 19:08 
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Diego Ricci ha scritto:
Bella idea, però se si dovesse fare, per rigore storico, bisognerebbe anche mettere il periodo in cui la cara RR snobbava il povero mercato italiano, fra anni '70 e '80, quando il grande Milan dalle pagine di TeP sparava giustamente a zero sui modelli FS RR, propugnati ancora con stampi di vent'anni prima, con colori rutilanti, motori in cabina eccetera eccetera.
Critiche che sono continuate anche con iT (il cui staff redazionale era figlio di Milan) e rese ancora più feroci dalle splendide realizzazioni per gli USA.
Altra considerazione: chi e' che mette a disposizione i modelli dell'epoca e i plastici storici???

Rivarossi è stat innovativa, ma anche troppo conservatrice. Mi spiego meglio: negli anni 60 penso che sia stata la ditta più evoluta dal punto di vista tecnico. Fleischmann era un altro mondo, sì ma in peggio . RR aveva apportato certe innovazioni! Si pensi al PLA al sistema di sgancio e aggancio con il posto di blocco, le porte del DL che si chiudevano "automaticamente" , la raffinatezza con cui erano state prodotte le stazione e nei minimi dettagli con grondaie, ganci delle finestre, fontane etc . Nelle locomotive il biellismo era migliore rispetto a tutte le altre marche .... certo se si inizia a parlare della scala.....è un problemino. Rivarossi ha fatto la fine che ha fatto perché per come è stata innvoativa negli anni 60 non ha saputo migliorarsi e andare avanti da quel successo passato. Negli anni 80 e 90 doveva buttar via gli stampi delle locomotive a vapore e delle vecchie loco elettriche per ricominciare da capo. Questo non si è fatto, ed è anche comprensibile perché ci volevano investimenti enormi... certo la gente non è scema... negli ultimino anni vendevano GR691 in scala 1/80 nella serie galletto a un prezzo equivalente ai 350 € ... sono tanti soldi per un modello anche bello esteticamente con molti dettagli ma fuori scala e con una concezione vecchia ormai. Questo fattore insieme al fatto di aver acquisito 3 marchi sull'orlo del fallimento hanno portato alla fine di RR. (poi se ci pensiamo non è stata una grande idea far uscire "doppioni" a marchio Lima e RR tipo corbellini, tigri, caimani , 444 e co. il livello di rifiniture era su per giù lo stesso e anche il prezzo della Lima collection con RR )


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: venerdì 25 ottobre 2013, 19:20 
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Per tutti:
mi sembra che alcuni di voi non abbiano capito cosa intendevo io.
Olivetti è stato un grande e lo sappiamo tutti, ma visto che alla rai fanno fiction di tutti i tipi ( altri tempi docet) mi era venuta l'idea se avessero mai fatto una miniserie su Rivarossi. Io non intendo paragonare Olivetti a Rivarossi per il semplice fatto che erano due cose diverse. Olivetti aveva soprattuto uno scopo UTILE perché fabbricava macchine da scrivere , RR produceva TRENINI quindi un manufatto di certo venduto in quantità minori e soprattuto veniva comprato NON per necessità ma per diletto. Tuttavia penso che entrambe siano state due aziende importanti perché come Olivetti anche Rivarossi dava da mangiare alla gente , poi le scelte commerciali posso essere appoggiate o meno ma questa è un'altra storia.
Concludo dicendo:

noi italiani siamo affetti dalla sindrome che il l'erba del vicino ( tedeschi) sia più verde ( sono meglio di noi bla bla bla) . Credo che questo discorso vada superato anche perché se non siamo i primi ad avere un minimo di autostima, non credo che quell'altri stati lo abbiano nei nostri confronti. Se però fosse vero questo discorso allora diamoci da fare e impegnamoci a migliorarci e arrivare al livello di quell'altri stati . Detto questo il MADE IN ITALY è ammirato e ambito da tutti. E chi sostiene il contrario non capisco quale altro tipo di "MADE" preferisca,
vi saluto
Giovanni :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: venerdì 25 ottobre 2013, 19:29 
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.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: venerdì 25 ottobre 2013, 22:26 
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giobrupe ha scritto:
noi italiani siamo affetti dalla sindrome che il l'erba del vicino ( tedeschi) sia più verde ( sono meglio di noi bla bla bla) . Credo che questo discorso vada superato anche perché se non siamo i primi ad avere un minimo di autostima, non credo che quell'altri stati lo abbiano nei nostri confronti. Se però fosse vero questo discorso allora diamoci da fare e impegnamoci a migliorarci e arrivare al livello di quell'altri stati . Detto questo il MADE IN ITALY è ammirato e ambito da tutti. E chi sostiene il contrario non capisco quale altro tipo di "MADE" preferisca,
vi saluto
Giovanni :D

Ma in questa discussione chi ha parlato di "made in altri"? Si discuteva di due figure imprenditoriali che hanno prodotto entrambe sopratutto in Italia. Si discuteva dell'interesse di una fiction su Rivarossi prendendo spunto da quella su Olivetti, ma mi spiace insistere, sono due figure completamente diverse, e mentre per Olivetti si tratta di una storia talmente originale, innovativa e di successo internazionale che può suscitare interesse in un pubblico anche non esperto, non si può dire altrettanto della storia di Rivarossi, molto più di "nicchia".

Quanto ai paragoni con tedeschi vi chiedo: siete mai stati in Germania? Avete visto come vivono? Un paese non lo si manda avanti con l'autostima, ma con il rispetto delle regole, l'innovazione, gli investimenti in settori promettenti, la politica che indirizza lo sviluppo industriale.
Sul diamoci da fare sono d'accordo, ma ne dobbiamo fare di strada....

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: venerdì 25 ottobre 2013, 22:43 
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E questa volta tocca a me condividere totalmente l'intervento di alpiliguri


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: sabato 26 ottobre 2013, 7:58 
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Località: Acerra
Poniamo la domanda al contrario: chi guarderebbe una fiction de "La regina dell'uncinetto"?
Poche persone, pochissime anche se, probabilmente, le appassionate di uncinetto sono più di noi! :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: sabato 26 ottobre 2013, 12:29 
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Iscritto il: martedì 30 gennaio 2007, 13:38
Messaggi: 726
Località: Salsomaggiore Terme
Piuttosto che la solita e fiction su: carabinieri, preti e figure del risorgimento ben venga qualcosa di originale come la storia di RIVAROSSI. Avanti con qualcosa di nuovo!!

P.S. Nulla di contro sulle pre dette figure ma non se ne può più!


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: sabato 26 ottobre 2013, 21:39 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 9:21
Messaggi: 1348
Località: Città dell' autodromo
Alessandro Rossi rispetto ad Olivetti ha avuto un compito molto più difficile. Le macchine da scrivere erano oggetti utili e necessarie per migliaia di uffici e attività. Rossi invece doveva vendere un oggetto apparentemente inutile, soprattutto in un paese come il nostro, dove il modellismo ferroviario non era proprio nel nostro dna come invece succedeva per altri popoli a noi vicini.
Ho scritto apparentemente inutile, perché tutto ciò che ci rende felici e ci fa stare bene è invece straordinariamente utile. Alessandro Rossi ha fatto molto di più, è riuscito a far rimanere l'uomo sempre bambino, facendoci mantenere negl'anni quella gioia e quella purezza che solo un bambino prova, magari scartando il proprio regalo nel giorno di Natale.

E come scrisse George Bernard Shaw:
L'UOMO NON SMETTE DI GIOCARE QUANDO INVECCHIA MA INVECCHIA QUANDO SMETTE DI GIOCARE.

Se la Rai riuscisse a far passare questo importante messaggio, potrebbe oltretutto nel descrivere la storia di Alessandro Rossi, inviare un sano messaggio per gli uomini e renderli più buoni.

Senza contare poi la spinta che darebbe al nostro amato hobby!

Non voglio togliere nulla a Olivetti che è stato certamente un grande, ma a mio parere ciò che ha dato Rossi al cuore e all'anima degli uomini è molto, molto di più. Capisco che non è semplice condividere quanto ho esposto ma non posso che concludere dicendo:
Grazie Alessandro Rossi. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: domenica 27 ottobre 2013, 22:42 
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Iscritto il: giovedì 9 maggio 2013, 23:33
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Località: Lucca / Follonica Nato il 29 settembre . BRUNORI
alpiliguri ha scritto:
giobrupe ha scritto:
noi italiani siamo affetti dalla sindrome che il l'erba del vicino ( tedeschi) sia più verde ( sono meglio di noi bla bla bla) . Credo che questo discorso vada superato anche perché se non siamo i primi ad avere un minimo di autostima, non credo che quell'altri stati lo abbiano nei nostri confronti. Se però fosse vero questo discorso allora diamoci da fare e impegnamoci a migliorarci e arrivare al livello di quell'altri stati . Detto questo il MADE IN ITALY è ammirato e ambito da tutti. E chi sostiene il contrario non capisco quale altro tipo di "MADE" preferisca,
vi saluto
Giovanni :D

Ma in questa discussione chi ha parlato di "made in altri"? Si discuteva di due figure imprenditoriali che hanno prodotto entrambe sopratutto in Italia. Si discuteva dell'interesse di una fiction su Rivarossi prendendo spunto da quella su Olivetti, ma mi spiace insistere, sono due figure completamente diverse, e mentre per Olivetti si tratta di una storia talmente originale, innovativa e di successo internazionale che può suscitare interesse in un pubblico anche non esperto, non si può dire altrettanto della storia di Rivarossi, molto più di "nicchia".

Quanto ai paragoni con tedeschi vi chiedo: siete mai stati in Germania? Avete visto come vivono? Un paese non lo si manda avanti con l'autostima, ma con il rispetto delle regole, l'innovazione, gli investimenti in settori promettenti, la politica che indirizza lo sviluppo industriale.
Sul diamoci da fare sono d'accordo, ma ne dobbiamo fare di strada....

Ciao, alpiliguri.


C'entra perché si è parlato anche del made in italy e qualche utente ha sostenuto la sua importanza con l'affermazione "w il made in italy", un altro a tale proposito non era perfettamente d'accordo e infatti lo ha commentato. Ognuno è libero di pensare come crede, precisiamo, però io ho voluto precisare la mia opinione sul MADE stesso. E a tale proposito ripeto che noi italiani siamo affetti dalla sindrome che i tedeschi siano il massimo a cui tutti bisogna vedere aspirare. Cose giuste, vanno molto meglio del sistema Italia, però invece di piangere sulle nostre ferite non sarebbe il caso di rimboccarci le maniche? Ai posteri l'ardua sentenza.
Ciao, giovanni


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MessaggioInviato: lunedì 28 ottobre 2013, 6:27 
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giobrupe ha scritto:
...e qualche utente ha sostenuto la sua importanza con l'affermazione "w il made in italy", un altro a tale proposito non era perfettamente d'accordo e infatti lo ha commentato.
Io, non sono completamente d'accordo. Cos'è il Made in Italy? Forse far produrre i semilavorati altrove, persino in estremo oriente, e poi ultimarli in Italia apponendovi la scritta Made in Italy?
Circa vent'anni addietro, in montagna comprai un souvenir tipico recante il nome della località (italiana); sul retro c'era impresso "Made in China"; almeno la scritta era sincera, oggi però le cose si sono evolute.
giobrupe ha scritto:
...E a tale proposito ripeto che noi italiani siamo affetti dalla sindrome che i tedeschi siano il massimo a cui tutti bisogna vedere aspirare.
Un altro dogma che ci vogliono a tutti i costi inculcare; e nemmeno di questo sono d'accordo. Bisogna guardare al mondo intero, non solo ai nostri vicini di casa.
giobrupe ha scritto:
... però invece di piangere sulle nostre ferite non sarebbe il caso di rimboccarci le maniche?
Si, direi proprio di si; purtroppo il nostro "corpo" sociale è così pieno di bubboni cancerogeni da non avere più né la forza né la capacità di reagire. E oltretutto procede sempre nella direzione opposta a quella che lo porterebbe alla guarigione.


E dopo tutti questi OT, ribadisco che secondo me sarebbe molto interessante, commovente, affascinante e attraente ripercorrere la storia della Rivarossi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: lunedì 28 ottobre 2013, 14:39 
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Gr471 ha scritto:

E dopo tutti questi OT, ribadisco che secondo me sarebbe molto interessante, commovente, affascinante e attraente ripercorrere la storia della Rivarossi.


beh almeno su qualcosa siamo d'accordo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Una fiction Rai sulla RIVAROSSI
MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2013, 0:22 
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mentre mi arrovello su come potrebbe essere la fiction
ho consultato di nuovo su
wikipedia: "rivarossi"
e dopo, in fondo alla trattazione, le varie espansioni.

idealmente mi sono fatto un bel documentario:
anche grazie al precedente "rivarossi memory".
a mente ho inserito anche qualche bluff da me tollerato, con consenziente acquisto per la mia fame di Trazione Elettrica FS

da gennaio 1976, però mi ero fatto più cauto .... dopo l'acquisto della E656023 e la confezione del 4 pezzi Vesuvio.

ero stato sei mesi con problemi di salute miei e mia moglie, avevo saltato il natale e una prima uscita modellistica potè sfogare ...l'arretrato.
vi dirò che da quella data cominciai a considerare che lima avrebbe potuto...................
....poi qualche anno lima dopo potè.
e come potè...
patapunfete e le storie delle 2 ditte dovettero unirsi e mi ricordo di un "sussurro": ..la nuova E428 prima serie fu realizzata negli impianti di Isola Vicentina...in appena 30 giorni.
"perbacco, lì lavorano anche la notte!"
altro patapunfete anno 2000

questo forse c'entra meno con ing. Alessandro Rossi....ma
accresce il dispiacere che tanta alacrità, capacità e passione sia stata frustrata non dalla qualità ma dai tracolli finanziari esterni.
Daniele


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