Ivan Vatteroni ha scritto:
Ritengo che la prova da fermo non abbia senso. Mi spiego parlando del reale. Nel reale abbiamo 3 valori che possono descrivere la forza dei locomotori: potenza, sforzo di trazione e prestazione:
- La potenza è l'effettiva potenza dei motori che sono installati e si misura in CV o kW.
- Lo sforzo di trazione è a grosso modo la potenza che viene erogata al cerchione in base al rapporto di trasmissione.
- La prestazione è quel valore che rapporta lo sforzo di trazione all'andamento della linea come salite o curve di vario raggio. Più aumenta la pendenza in ascesa minore sarà la prestazione, più si riduce il raggio di curvatura minore sarà la prestazione.
Detto questo, se noi mettiamo un dinamometro al gancio e da fermi, vediamo quando slitta avremo la misura dello sforzo di trazione. Per conoscere la prestazione, ovvero quanto tira e dove, dobbiamo fare una prova dinamica sul nostro impianto e verificare lo sforzo per ogni tratto di linea perché qui influirà anche nella variabile del comportamento dinamico del rotabile.
Inoltre, cosa che io ritengo sia fondamentale ma che puntualmente viene ignorata dai più: guardate cosa fa il mezzo vero! Ho trovato varie persone che "la mia 640 slitta, è una porcheria" e poi scopro che fanno accelerazioni da formula uno oppure gli mettono dietro convogli che al vero neppure in due ce l'avrebbero fatta. Ricordiamo che su un elicoidale con ascesa 3 cm/m abbiamo il 30 per mille, andiamo a vedere la prestazione di un E652 su una rampa con medesima pendenza al Frejus (rettilineo): 650 t ovvero 12 carrozze o 8 carri merci a 4 assi. Come possiamo pretendere che su un elicoidale il nostro trenino ci tiri su il mondo?
Tutto giusto.
Però nei modellini non abbiamo sabbiere, la possibilità di impostare gli assorbimenti ne tanto meno antislittanti

C'è da dire anche che in proporzione al reale le nostre locomotive sono belle pesanti.
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