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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: martedì 23 maggio 2023, 17:47 
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Buongiorno,
Ottimo lavoro!
Il mercato sembra vero!
Saluti
Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: sabato 27 maggio 2023, 21:08 
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Grazie Michele! E del camping cosa mi dici?


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: sabato 27 maggio 2023, 21:54 
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Molto bello anche quello, forse solo un po' troppo pulito e ordinato per essere in Italia!
Bellissimo progetto, ancora complimenti!
Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: lunedì 12 giugno 2023, 21:04 
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Siamo riusciti a montare anche l'insegna a muro. Adesso non ci sono più scuse: chi passa di qua non può fare a meno di notarci.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: martedì 4 luglio 2023, 22:08 
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Tra gli abitanti di Piticchio (dove ha sede Museogiocando) e quelli del vicino paese di Montefortino esiste una forte rivalità. “Quando voialtri di Piticchio stavate ancora sugli alberi – dicono quelli di Montefortino – noi avevamo la necropoli celtica”. Vero: dalle loro parti, nel 1891, fu trovata la tomba della cosiddetta Regina di Montefortino, una donna molto alta, seppellita con una corona d’oro sul capo e altre due sul petto. “Noi – aggiungono quelli di Montefortino – avevamo già l’insediamento paleolitico di Conelle”. Vero anche questo: sempre nei paraggi è venuto alla luce un villaggio fortificato risalente al 3.000 avanti Cristo.
Ok: quindi, nella ipotetica stazione ferroviaria di Montefortino, riprodotta in scala 1:87 su uno dei plastici di Museogiocando, abbiamo messo ad aspettare il treno i personaggi che riteniamo più appropriati al contesto storico locale.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: martedì 4 luglio 2023, 22:11 
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Visti più da vicino.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: mercoledì 5 luglio 2023, 7:15 
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:mrgreen: :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: mercoledì 5 luglio 2023, 22:30 
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Un merci storico trainato dalla Fs 460 passa di fronte alla sede di Museogiocando, a Piticchio. Affacciati alla terrazza, Joker e consorte lo
guardano transitare...


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: venerdì 7 luglio 2023, 22:17 
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In una bella serata estiva, un merci storico al traino di una Gr 460 FS transita sul ponte che attraversa la superstrada Senigallia-Arezzo
poco prima dello svincolo per Piticchio.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: sabato 12 agosto 2023, 21:52 
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Finalmente abbiamo il Fiat 690N1 in versione Millepiedi.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: lunedì 14 agosto 2023, 11:25 
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Il convoglio che appare dietro al Fiat 690N1 è assai particolare: si tratta di una reinterpretazione moderna del classico Schienenbus della Marklin,
in fantasiosa livrea FS e cartelli di percorrenza Brescello-Boretto, ovvero i paesi della saga di Peppone e Don Camillo.
A realizzare in piccola serie questi rotabili è un artigiano tedesco che evidentemente ama Guareschi e le sue creature.
Il suo nome, però, non compare sul trenino. Qualcuno lo conosce?


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: venerdì 25 agosto 2023, 16:17 
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A Museogiocando i lavori proseguono: è venuto il momento di fissare la linea aerea nelle stazioni-vetrine sovrapposte del plastico F.
Per effettuare liberamente i lavori nella stazione superiore, diversi convogli - anche americani - sono stati provvisoriamente parcheggiati in quelle inferiori,
dove i fili sono già stati saldati alle mensole.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: domenica 24 settembre 2023, 22:07 
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Finite le vacanze negli Stati Uniti, torniamo al chiodo, ma con diversi nuovi giocattoli americani...


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: domenica 24 settembre 2023, 22:11 
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Ecco qui un altro esempio, stavolta in pretto stile ferroviario: un hill climber (giocattolo di latta con motore a volano) dei primi del '900,
fabbricato dalla statunitense Dayton. Accanto, a titolo di paragone, una locomotiva Fleischmann in scala H0.


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 Oggetto del messaggio: Re: MUSEOGIOCANDO - Treni
MessaggioInviato: lunedì 9 ottobre 2023, 14:35 
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C’era una volta il treno. No, non il Frecciarossa 1000 o il Thalis, che ci sono ancora ma hanno il - appeal di un elettrodomestico ecocompatibile. No: c’era una volta il treno vero, quello a vapore, il mostro corusco e fumido con in testa la locomotiva che vomita fumo, ansima e geme come un nero immenso animale, che si annuncia da lontano con un fischio acuto oppure un rauco ululato, passa rombando sui binari e scompare in un lampo lasciandosi dietro nugoli biancastri dall’odore acre e penetrante. Il treno su cui sembrava sempre di andare molto lontano, seduti su panche di legno, cullati dal ritmico tlan tlan delle ruote delle carrozze Centoporte ogni 36 metri di rotaia.
Quel treno, che noi vecchi abbiamo fatto in tempo a conoscere, era ancora molto simile al suo progenitore che nell’Ottocento aveva cambiato il mondo mettendolo in moto.
Per millenni e millenni, prima dell’arrivo della ferrovia, la velocità dell’uomo era stata sempre commisurata al suo passo, o al massimo al galoppo dei cavalli. Le ruote dei veicoli a trazione animale rotolavano pigramente lungo le vie consolari romane, le distanze si misuravano in migliaia di passi (milia passum, da cui miglio) e per coprirle ci volevano mesi. Poi, improvvisamente, tutto cambia: la macchina a vapore fa la rivoluzione industriale e inventa il treno, che fa muovere sempre più di fretta persone e cose da un capo all’altro del Pianeta.
Fra tutte le novità introdotte nell’Ottocento, la ferrovia è forse quella che maggiormente ha contribuito a cambiare il modo di vivere e di pensare delle persone e di conseguenza più profondamente ha colpito l’immaginario universale. Ancor più che dal mitico e lontano Orient Express, la fascinazione viene alimentata dall’improvviso irrompere della ferrovia nella quotidianità. Il treno è democratico: è diverso - è vero - sedersi su panche di legno o poltrone di velluto, ma si parte e si arriva tutti insieme e si viaggia alla stessa velocità, il che fa meno differenza che non fra chi è condannato a consumarsi le suole delle scarpe e chi viaggia a cavallo o in carrozza.
Prima dell’arrivo della Seicento, ovvero fino all’altro ieri, ci si muove col treno (l’automobile è una cosa da signori). Si sale per la prima volta su un treno magari per andare a combattere una guerra, ma più spesso - per fortuna - è per andare in vacanza, e di quei viaggi si conserva un ricordo avventuroso e indelebile, più concreto della sbiadita foto in bianco e nero che ci ritrae affacciati al finestrino di una Corbellini o di una Littorina color isabella.
Il fascino del treno è svanito con la scomparsa delle locomotive a vapore, condannate all’estinzione dalle tappe successive di quel medesimo “progresso” che avevano tumultuosamente inaugurato. Gli storici di ultima generazione fanno risalire proprio all’invenzione della macchina a vapore l’inizio dell’antropocene, la presente era geologica, segnata dal nefasto impatto delle attività umane sul Pianeta.
Fra le innumerevoli applicazioni della scoperta di Thomas Newcomen e James Watt, la ferrovia è forse tra le meno colpevoli del disastro ambientale col quale dobbiamo attualmente confrontarci, perché ha saputo evolversi fino a rappresentare oggi il sistema di trasporto più ecologico. Consentiteci quindi di rimpiangere il fascino delle locomotive a vapore, meravigliose macchine capaci di trasmetterci attraverso tutti i nostri sensi le stesse emozioni che ritroviamo al cospetto dei vecchi trenini giocattolo: dal sentore di grasso e di carbone al movimento delle bielle che suggerisce una muscolare immagine di potenza, dall’untuosità del nerofumo al calore che si sprigiona dalla caldaia in pressione fino alla straordinaria sinfonia di sbuffi, scoppi, sibili e cigolii che accompagna il sordo stantuffare dei cilindri…


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