marco_58 ha scritto:
In digitale si fa come al vero per le elettromotrici reostatiche: un gradino in meno di velocità....
Questo sempre che il controllo di carico sia efficiente ed in grado di compensare le anomalie del tracciato (salite/discese e curve strette)...
Diversamente (e succede anche in analogico ovviamente) la loco di testa rallenta nell'affrontare una salita o una curva stretta mentre la loco di coda mantiene ancora una velocità più alta e quindi spinge di più.
Vero anche il contrario: loco di testa che mantiene la velocità (o accelera in analogico e in discesa) e loco di coda sotto sforzo quindi più lenta.
Nel primo caso avremo un effetto di compressione lungo il convoglio, nei treni veri si scarica sui respingenti senza grossi problemi...
purtroppo nei modelli questa forza si trasmette tramite il sistema di aggancio: se di tipo corto o barra rigida e i cinematismi non s'impuntano entro certi margini funzionerà mentre con i ganci tradizionali ad occhiello in curva avremo molto probabilmente l'accavallamento e l'incastro dei respingenti (svio al primo rettilineo successivo). In ogni caso con eccessiva spinta in coda il convoglio puo essere buttato fuori verso l'esterno curva.
Nel secondo caso avremo un effetto di trazione sul convoglio, non dipende più dall'efficienza del sistema di aggancio ma principalmente dalla massa e dalla lunghezza dei rotabili, quelli più leggeri e lunghi frequentemente si incurveranno verso l'interno curva fino a coricarsi.
Inutile menzionare eventuali interruzioni d'alimentazione su una sola delle due macchine....