Noto con amarezza che all'uscita di un nuovo modello si alzano le solite polemiche.
E' evidente che i copriruota sono troppo larghi e falsano il realismo del modello, però è un compromesso che si sposa con i raggi di curvatura modellistico troppo stretti con cui si è costretti a convivere.
Un raggio da 60 cm, che in H0 è già un buon raggio, è pur sempre troppo stretto, perchè in realtà corrisponde a 52,20 m, raggio che è quasi al limite anche per una ridotta.
Un raggio 300 m al vero, che è un raggio quasi al limite per una linea di montagna (es. il Tenda), corrisponde a quasi 3,5 m di raggio in H0!
Di conseguenza l'unica soluzione o si fanno dei rotabili perfetti, ma che circolano su raggi modellisticamente enormi, inamissibili con qualsiasi realtà domestica o si accettano compromessi.
Indubbio che una soluzione meno invasiva sarebbe stata migliore.
Rammento inoltre, a chi non l'ha vissuta, che nel 1987 la RR presentò la gemella 556 Breda, anch'essa con problemi di carenatura e di carrelli, e la RR adottò il trucco di ridurre il passo dei carrelli e l'arretramento della fessura sulla carenatura.
Orbene tale soluzione, non affatto rispettosa delle misure, fu il palliativo migliore, non stravolgendo l'aspetto complessivo dell'automotrice e non suscitò nessuna polemica (le 556 sono annunciate nuovamente da Hornby...).
Per confronti sui copriruota suggerisco di vedere la copertina di iT n.54, del 1985, dove appare la foto della 556 della FSF che, ripresa con un forte tele, evidenzia le bombature dei copriruota.
Non siamo proprio a livello di Hornby, però è sicuramente più significativa delle foto di 3/4, dove le bombature sembrano quasi piatte.
Allego foto di scarsa qualità presa dalla baia della copertina di iT (
http://www.ebay.it/itm/I-Treni-Oggi-54- ... 0423380635).