Alcune foto scattate a Ciampino sabato scorso.
Saluti, Stex

Nella conferenza-stampa di ACME a Novegro, mi é sembrato di capire che il sig. Buonopane abbia esibito una foto nella quale si vede l'E 636 082 con le scalette strette nel 1970. Quindi il modello Lima n.2610 deve essere per forza di cose ambientato almeno a partire da quella data.

Saluti.

Confermo, ha esibito una piccolissima foto di cui non hanno avuto l'autorizzazione alla pubblicazione.

Sto guardando la nuova E636 epoca III di Acme, il colore del corpo macchina è più chiaro di quello della Lima, è una mia impressione o sono le luci usate per fotografare la macchina? PS la si può vedere in prima pagina sul sito Acme ed è stupenda.

ke io sappia questa macchina e nata con le scalette dei manovratori larghe.

E allora le foto? Bisogna arrendersi all'evidenza!

Saluti.

l ho scritto nel topic di acme(se non erro)che acme è in possesso di una foto relativa alla 082 da poco arrivata a foligno,ferma in deposito a Torino smto con le scalette piccole,fari originali,targhe bianche,tientibene piccoli,rubinetto ai pantografi..tra l altro la foto è apparsa al "grande pubblico"(per la prima volta)nel foglio novità autunno 2014 di acme,che era in distribuzione a novegro.

http://www.mostviertler-modellbahnhof.a ... 202014.pdf


Se non hanno avuto permesso alla pubblicazione come mai allora è sul volantino?

beh,scusate,se nella foto del volantino c'è il credito(D.Villa)credo che acme ha avuto il necessario permesso ad inserirla,altrimenti non sarebbe apparsa...dico bene?

Su, ragazzi, non affogate in mezzo bicchier d'acqua. Se non ho capito male la foto dalla quale ACME non ha avuto il permesso alla diffusione è quella della 082 con le scalette manovratori strette nel 1970. Con quella foto si dimostrava che la versione, diciamo "Ep.III", è andata avanti anni, e non solo "la vita di una zanzara".

Grande Ale, grazie per la citazione. Un saluto!

Scusa, non per fare polemica, ma se la foto "incriminata" è quella, non essendo visibile il rubinetto (anche a forte ingrandimento non si vede), come fai a sostenere che è presente. Inoltre, non mi sembra che la targa sia bianca: lo sfondo è senz'altro scuro, al contrario dei numeri che sono invece chiari. Forse c'è un'altra foto in cui tali particolari sono ben in vista?
Poi avrei anche dei dubbi sulla scaletta corta: guardandola a forte ingrandimento quella scaletta non convince molto, ci sono delle ombre e segni strani. Chissà, le ombre a volte giocano brutti scherzi.

Saluti a tutti,
Riccardo

no dai,scusa...però certe sparate non si possono leggere..credo che qui dentro in questo forum,un po di nozioni tecniche c'è l abbiamo un po tutti,o almeno credo.... a cosa serve dico io il forum?

cmq.....ritornando in topic:

-come faccio a sostenere che c'è il rubinetto?forse non sai che le macchine fs negli anni '70,avevano tutte il rubinetto di sicurezza ai pantongrafi,ergo quindi che questa c'è l aveva..la foto è stata fatta in dep a torino sm alla prima visita intermedia(primissimi anni 70)e il rubinetto(scomparso "soltanto nei primi anni '80)era presente...eccome.
-la 082,quando usci da foligno,aveva la targa chiara,color argento(ho visto alcune foto che lo testimoniano)
-un ultima cosa:ma sai come è fatta una scaletta grande da una piccola?cioè dalla foto del volantino non si riesce a scorgere che tale particolare(che vedrebbe anche un cieco)è più piccolo di quelli standard presenti su loco in anni successivi???
oppure sono io che non ci vedo più?no,perchè a questo punto dovrei richiedere un altra visita da RFI,perchè mi sa che il lavoro che faccio non è più per me..

saluti non polemici

Ringraziamo l'appassionato proprietario della foto e Acme che l'ha mostrata in pubblico. Si è evidenziato che è stato scritto sul retro della foto che è del 1970, ci fidiamo. Comunque esiste in rete una foto della .082 del marzo 1971 che presenta i mancorrenti dei manovratori agli spigoli del frontale, le scalette larghe, il supporto reggi bandiera sotto il finestrino frontale, i tientibene corti sull'imperiale. Quindi se ne deduce che l'articolo HL 2610 è ambientabile (almeno) dal 1971 al 1976 (epoca IVa), quando furono istallati i tientibene lunghi sull'imperiale e la fanaleria con ghiere in alluminio.
Cordiali saluti.
Pierluigi Cerbai.

Non si capisce più' niente con questa moltitudine di loco, stanno uscendo sul mercato in modo forsennato che uno non riesce economicamente parlando come porsi dal punto di vista collezionistico. Mi chiedo perché' i produttori non diano dati e caratteristiche tali da non confondere, eppure, credo, prima di creare una loco o un carro sviscerano tutte le loro conoscenze possibili.

"Tutte le conoscenze possibili" non significa riuscire a progettare un modello perfetto per una certa data d'ambientazione:
1) la documentazione potrebbe essere incompleta
2) le foto potrebbero essere di periodi diversi e di datazione incerta mostrando particolari contrastanti

C'è poi la fase di progettazione/realizzazione dove:
3) per semplificazioni tra versioni diverse certi particolari possono essere omessi, semplificati o unificati
4) la moltitudine di versioni e di stampi con tassellature può portare ad errori in fase produttiva
5) la realizzazione di certi dettagli può banalmente saltare

Una volta che 250, 500, 1000 pezzi sono stati stampati anche se si è consapevoli di approssimazioni/errori i modelli devono essere comunque venduti per cui:
6) si spera che la cosa non venga notata più di tanto
7) se le segnalazioni aumentano si fa finta di nulla ... il muro di gomma in genere è sufficiente
8 ) se nonostante tutto il putiferio sale e le vendite languono si cerca di reperire e produrre materiale documentativo tale almeno da confondere le acque
...

Comunque ... "la chiarezza (e l'onestà) è nemica delle vendite" (dal nostro punto di vista ... "competenza e coerenza sono nemiche degli acquisti ... ma amiche del portafoglio"). Il resto viene di conseguenza ...

NB: tutto quanto sopra è mia opinione personale (dopo aver lavorato molto tempo a contatto con gli uffici marketing) e non è riferito ad alcuna azienda specifica ... solamente una proiezione sul mondo del modellismo delle pratiche di solito utilizzate per proteggere la credibilità del prodotto a fronte degli inevitabili errori di produzione (pratiche di solito riepilogate sotto la cinica dicitura come trasformare un bug in una feature ... ).