Emilio T. ha scritto:
titoit ha scritto:
Personalmente sono contento che Brekina abbia proposto questi modelli. E così anche per il CANSA, che seppure imperfetto, è uno dei pochissimi autobus pre epoca VI di produzione industriale. Si deve dare atto che Brekina sta guardando con attenzione ai mezzi italiani che come ho potuto constatare su forum tedeschi stanno avendo successo anche lassù.
Poi ci sono anche le ottime produzioni di TA Models che vanno comunque apprezzate e "sostenute"

La penso come te, fa piacere che un fornitore straniero abbia un occhio di riguardo per il mercato italiano, però penso anche che debba fornirci materiale coerente ed esatto, parlo dei semirimorchi krukki (che comunque vende), delle cisterne con giunto verticale (che comunque vende), dei mezzi con colorazioni farlocche (che comunque vende), ma il problema è sempre lì, la scarsa cultura modellistica, tutti comprano tutto purchè il modello sia simile al reale, e penso che questa gente sia la stragrande maggioranza.
Come giustamente dicevi, TA Models va sostenuta, come vanno sostenuti altri artigiani
ITALIANI che ci mettono, ricerca, impegno e passione, elementi che fanno il valore aggiunto. Personalmente preferisco spendere qualche soldino in più ed acquistare modelli coerenti e di fattura nostrana.
Senza polemica, non mi interessa farne tant'è che qualche pagina più su ho specificato che comunque i modelli del Fiat 306 li acquisterò anch'io, vorrei fare capire meglio il concetto espresso da Emilio raccontandovi un piccolo aneddoto.
Nell'estate del 1984 finalmente acquistai il mio primo modello della E646 prima serie (lo .003, art. 1457 Rivarossi, "rigorosamente" in scala 1:80); ero felice perché mi piaceva tantissimo e mi emozionava come la macchina vera, poco mi importava se era solo una specie di E636 riverniciato in verde magnolia con ali grigio perla, per me (come penso per quasi tutti a quell'epoca) quello era il 646 prima serie, e basta! Poi venne quello di Roco nella valigetta, poi Acme, Level ecc, il dettaglio ed il realismo sempre più spinti per appagare la nostra accresciuta conoscenza della macchina vera.
Oggi quel vecchio modello Rivarossi ci può ancora emozionare per motivi affettivi, non certo per la sua fedeltà al prototipo reale, ma l'importante è esserne consapevoli.
Ecco, questi Fiat 306 sono come quel modello Rivarossi, hanno dalla loro il vantaggio di un prezzo invitante, rendono bene l'idea dell'autobus reale ma non lo riproducono esattamente in nessuna delle versioni proposte con la stessa precisione che pretendiamo dalle riproduzioni ferroviarie ma, l'importante, per me, è esserne consapevoli.
Enrico N.