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MessaggioInviato: mercoledì 8 novembre 2006, 18:47 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 17:58
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Ho molto apprezzato la serenità di questa lunga discussione e prendo atto che il DIGITALE è e sarà l'argomento da sviluppare .
Ma mi sia consentito di fermarmi un attivo a riflettere .
Hp 53 anni e da 50 ( si la prima confezione Rivarossi con l'835 e tre carri merci , mi fu regalata al Natale in cui avevo compiuto proprio tre anni ..) 'opero' con l'analogico .
Perchè DEVO cambiare pena l'abiura , la messa al rogo e via dicendo .
Non si può vivere col reciproco rispetto , stima e fiducia ?

Sono anche un ovalista convinto e mi sono sempre trovato bene ( sul mio piccolo impianto solitamente opero pure con orario , cambia trazione e con orario ...) , è scoppiata la mania Punto a Punto .....gli ovalisti sono trattati da appestati !!!

Perchè ? Perchè ? Perchè ?

Riflettiamo ed impariamo a volerci bene , il nostro è un meraviglioso hobby e dividerci in fazioni , lobby , sarebbe davvero l'ultima che faremmo .

Chissà quanti , sopratutto della mia età e/o generazione , la pensano come me e quasi quasi si sentono 'diversi' : ma stiamo scherzando ???

Forza e coraggio dunque
Un abbraccio a tutti

SalutoNi

Mario


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MessaggioInviato: mercoledì 8 novembre 2006, 19:14 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6170
Località: Bruschi
Nessuno tratta gli ovalisti da appestati e men che meno è possibile trattare come tale chi ha la passione del fermodellismo da 50 anni.
Come in tutti i campi del nostro quotidiano ,anche qui c'è stata una evoluzione, e spesso questa evoluzione è coincisa con la possibilità di vedere delle manifestazioni di modellismo, aperte a tutti...da qui , forse , la prima necessità e cioè quella di poter trasportare comodamente i plastici , per cui la nascita dei moduli e degli impianti con coulisse , da punto a punto , con orari etc etc.
Il digitale rende molto più "giocabile" e accattivante il tutto , con un forte appeal nei confronti di chi ora inizia ad avvicinarsi al nostro hobby e, qui Benedetto ha ragione, con il dovedi iniziare con il passo giusto.
Comunque , l'importante è FARE e se qualcuno ti tratta da "appestato"non ha capito proprio niente , non solo in campo modellistico , ma probabilmnete anche nella vita.
saluti


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MessaggioInviato: mercoledì 8 novembre 2006, 20:00 
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Nome: Gianmarco Aulino
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 23:32
Messaggi: 536
Località: praticamente Africa
Caro Mario, se ti riferisci a me mi dispiace che tu abbia preso il mio sfogo per un'accusa o altro di denigratorio, ti chiedo scusa subito e comunque.
Il fatto è che, fatti salvi ogni possibile uso del fermodellismo, mi pare anacronistico rimanere fermi o denigrare il digitale solo perché ormai si è abituati all'analogico.
Ti faccio un per esempio: se uno ha tremila LP in vinile che fa, li butta? Assolutamente no, anzi (magari li avessi io...) ma sentirgli dire che il CD o l'Mp3 fa schifo per ascoltare la musica mi fa incavolare... Mi sono spiegato?
Saluti
Gianmarco


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MessaggioInviato: mercoledì 8 novembre 2006, 21:22 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Riprendendo quello che avevo detto prima sulla mia "70-tonner" digitale (e comprata più che altro per il prezzo di 38 euri da nuova con decoder DCC installato di serie), lo so da me che ci si può far di meglio che accendere e spegnere le lucine: ci fosse stato qualcun altro con me a giocare sul plastico, si sarebbero potute fare cose un po' più interessanti come comporre un treno o anche manovrare insieme sul fascio.
Del resto, ho pur sempre potuto apprezzare il plastico Fremo in scala N che è stato operativo durante le Giornate Fiorentine lo scorso aprile.


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MessaggioInviato: mercoledì 8 novembre 2006, 23:21 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 10:06
Messaggi: 2935
Cita:
non mi chiedete il n.de ITRENI su cui è pubblicato


ma che soci ha l'ETR che non sanno nemmeno l'indice di iT a mente? E' iT 35... 740 ad antrodoco in copertina se ben ricordo (e P+M della 741 RR).
E ora corro ad agganciare la Santa Fe con un carro SV...

Ah, che tempi... :-)


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MessaggioInviato: mercoledì 8 novembre 2006, 23:36 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 0:29
Messaggi: 63
Località: Staranzano (GO)
Fiskiotto Kid ha scritto:
Franco Sgrazzuti ( che saluto ) :

... Armando(FK)


Saluti calorosamente ricambiati !
Franco


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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 8:59 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 13:31
Messaggi: 363
Benedetto.Sabatini ha scritto:
Cita:
non mi chiedete il n.de ITRENI su cui è pubblicato


ma che soci ha l'ETR che non sanno nemmeno l'indice di iT a mente? E' iT 35... 740 ad antrodoco in copertina se ben ricordo (e P+M della 741 RR).
E ora corro ad agganciare la Santa Fe con un carro SV...

Ah, che tempi... :-)


Precisamente. E rileggendo, più e più volte, quell'articoletto negli ultimi mesi mi ci sono ritrovato a "piombo".


claudio.mussinatto ha scritto:
Comunque , l'importante è FARE e se qualcuno ti tratta da "appestato"non ha capito proprio niente , non solo in campo modellistico , ma probabilmnete anche nella vita.
saluti


Sottoscrivo appieno tutto quanto scritto da Claudio.


Ultima modifica di teus il giovedì 9 novembre 2006, 9:02, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 9:02 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 15:15
Messaggi: 104
Località: Trieste
Tutto giusto e vero quello che scrivete ma tanti di noi parlano del presente, delle loro esperienze e purtoppo noi non siamo il futuro.
Il futuro sono i ragazzini delle elementari che dovrebbero giocare con i treni insieme alla ps e a loro del digitale, dei pant funzionanti e dei pap poco importa. A loro basta ed avanza l'emozione di veder girare un trenino, brutto fuori scala in mezzo ai licheni e si abbassano per vederlo sbucare fuori di una galleria.
Potrebbe bastare questo per dare loro un imprinting che ne segni la passione; pensateci in fondo si tratta tentare di ricreare le condizioni che anche noi decine di anni fa abbiamo vissuto.


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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 9:05 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 13:31
Messaggi: 363
moreno suzzi ha scritto:
Tutto giusto e vero quello che scrivete ma tanti di noi parlano del presente, delle loro esperienze e purtoppo noi non siamo il futuro.
Il futuro sono i ragazzini delle elementari che dovrebbero giocare con i treni insieme alla ps e a loro del digitale, dei pant funzionanti e dei pap poco importa. A loro basta ed avanza l'emozione di veder girare un trenino, brutto fuori scala in mezzo ai licheni e si abbassano per vederlo sbucare fuori di una galleria.
Potrebbe bastare questo per dare loro un imprinting che ne segni la passione; pensateci in fondo si tratta tentare di ricreare le condizioni che anche noi decine di anni fa abbiamo vissuto.


BINGO !!! Anche se non è sempre vero che il futuro sono i ragazzini, cioè (mi spiego), loro lo sono sicuramente ... ma vi sono altri (come il sottoscritto) che si sono riavvicinati a questo hobby solo dopo molti anni (per motivi/problemi vari) e che dopo anni hanno visto una rivoluzione in un mondo che pensavano di conoscere e che oggi stentano a riconoscere o a volte lo trovano incomprensibile.


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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 9:34 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Caro Benedetto,se avessi molti pensieri in testa e qualche decennio in più come chi scrive,esser soci o meno dell'ETR serve a poco,anche se la mia memoria è stata sempre esageratamente forte,tanto da crearmi anche dei problemi con certe persone...dopo una giornata passata a sentire i dolori-esagerati o reali della gente-credimi ti resta poco spazio per le cose piacevoli...treni e modelli compresi;fare il medico in un paesino non è come per i colleghi di città i quali finite le ore di studio,si chiude ed il resto se lo devon vedere i poveri colleghi dei pronto soccorsi...adesso incombe la profilassi anitiinfluenzale e poi l'epidemia stessa:e qui le chiamate a casa anche con 36,8 di "febbre"incombono.
Mi scuso per l'OT che non è polemico,anzi,vi illustra un po' cosa è rimasto nella mia zona dellla vecchia figura del medico condotto(qual'è stato il mio papà per 41-diconsi quarantuno-anni...):altro che frequentare borse scambio e ebay...


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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 9:44 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 10:06
Messaggi: 2935
mah... era una battutina innocente, tu ne fai spesso di ben più acide e polemiche e nessuno per risposta ti rinfaccia i suoi problemi personali. E ricorda che tutti abbiamo problemi, non solo i medici.


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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 10:09 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
Messaggi: 4160
Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
beh,non voglio dire che gli altri non hanno problemi sul lavoro,ma almeno non devono sentire quelli degli altri,in certe attività si sta in situazioni meno pesanti,meno tristi ed allora il lavoro PUO' anche pesare psicologicamente di meno:pensa ieri vedere la cartella di dimissione di un mio compagno di giochi con la diagnosi di un carcinoma del polmone già disseminato,a ciel sereno,senza sintomi...
ma parliamo d'altro!
In effetti il cda dell'ETR mi ha già inviato una nota di ammonimento e per penitenza dovrò imparare a memoria tutti gli editoriali dal n.1 al n.200 de ITRENI... :lol: 8) :wink:


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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 10:46 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:16
Messaggi: 212
Località: Castellanza (Varese)
Citazione di non so chi letta sul fianco di una chiesa.

"Civitas talis futura est qualis adolescentulorum educatio"
("La civiltà del futuro è tale e quale all'educazione dei giovani")

E' vero che il futuro e dei bambini ma siamo noi tutti, a partire dai 20 anni in su, a dover insegnare loro trasmettendo in nostro sapere, il nostro entusiasmo e la nostra passione.

E' facile entusiasmare i piccoli. Basta anche un semplice ovale fatto pure male o addirittura i semplici binari posati per terra.
Vedere la faccia dei pargoletti, il loro entusiasmo a vedere un treno che sfreccia e che si incrocia con un altro, che entra o esce dalla galleria, quello che si ferma al segnale e sono li pronti a vedere quando scatta il verde per vedere ripartire il treno.

Quando esponiamo il Plastico del Forum alle varie mostre è fantastico vedere con quanta enfasi questi piccoli potenziali ferrovieri si agitano intorno al plastico. E badate... sono educatissimi e rispettosi perchè, pur non avendo noi messo alcuna catenella permettendo loro di arrivare col naso a 5 cm dal treno, mai nessuno di loro ha toccato la minima cosa.

E c'è anche qualche ragazzino (uno in paricolare che non so chi è ma è sempre presente) che ne sa molto ma molto ma molto più di tutti noi grandi messi insieme. Conosce ogni dettaglio, le composizioni, ile carrozze e i carri. Insomma... per noi è un po' un incubo. :shock: Da grande sarà sicuramente un CONTACHIODI :D , ma ben venga egualmente.

PaP, ovalone, analogico o digitale o quant'altro non ha importanza. L'importante è fare, fare, fare facendo in modo che chi sa tanto sia disposto a divulgare senza salire in cattedra (come spesso accade) e chi sa poco sia disposto, umilmente, ad ascoltare ed imparare (come a volte non accade).

Ripeto. Il nostro hobby non morirà ma dovremo noi, oggi, fare in modo che non accada.

Saluti

Mario e656


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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 11:41 
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Iscritto il: domenica 2 luglio 2006, 22:21
Messaggi: 422
O Dario Pisani e Benedetto : porca miseria non perdete occasione per dirvene e darvene di santa ragione ( e sia chiaro al rigoroso 50% pro capite !!! ) ad ogni pur piccola occasione . Non avete mai pensato di risolvere tutto con un sincero abbraccio e ... volemose bene una volta per tutte ??!!??
Ognuno di noi ha pregi e difetti ...cominciamo a guardare i pregi e lasciare agli altri i difetti !!!
Vi abbraccio tutti e due ( e perchè no , con voi tutti gli amici del Forum ... ) !!!
SalutoNi

Mario


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MessaggioInviato: giovedì 9 novembre 2006, 14:54 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 0:24
Messaggi: 1582
Ah, uno spunto per Gmaster: cosa fare della loco USA digitale? Mah io direi manovrine a GOGO su quello che gli anglofoni chiamano Tymesaver o Inglenlok o qualche cosa del genere come c'è sul sito di Carl Arendt.
Basta una loco, qualche carro, binari ed scambi come se piovesse ed in poco tempo si crea lo Shunting puzzle :D .
Nella scrivania tengo un po' di rotaie e scambi, incroci ecc.. (xrò in scala N), nei momenti di sfavamento monto lipperlì un piano di binari, con tre o quattro vagoni ed un Kof. Do un numero ai vagoni ed un numero ai binari, tiro due dadi, uno per i vagoni ed uno per i binari e tento di portare il vagone nel binario sorteggiato col minimo numero possibile di manovre.
Si può fare in H0 e col digitale molto meglio; ti da un estasi ferroviaria da dimenticarsi il resto. Poi volendo si può rendere fisso l'impianto, ma è divertente :D


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