A Federici ha scritto:
La D341 OsKar, al di là di tutto, darà ulteriormente una misura chiara dell'interesse dei modellisti italiani per le "stranezze"; al di là della correttezza del modello (sulla quale non ho alcuna competenza ad esprimermi), abbiamo a che fare (come spesso accare, del resto, e non solo oggi) con un esemplare unico, fallimentare nel risultato di esercizio, defunto anche nella memoria, se non nel ricordo di pochissimi ed in una manciata di foto....
E questo, in un peirodo in cui le novità commerciali abbondano, differentemente da un passato (penso alla 685 con turbina, alla 691 carenata, alla 636 080 ecc) in cui il mercato sfornava ben poche novità!
Saluti
Antonio Federici
Secondo me il modellista che compra la riproduzione di una macchina "unica", poco longeva e mal riuscita come la D341.4001 è motivato ad acquistarla (come nel mio caso) dal semplice fatto che comunque "gli piace". Nel caso del D 461 prodotto da ACME tempo addietro, ad esempio, non ho minimamente pensato ad un possibile acquisto, solo per il fatto che esteticamente quella locomotiva non mi piaceva (mi riferisco ovviamente alla macchina vera). Inoltre mi ha incuriosito parecchio la "sfortuna" che ha perseguitato questo prototipo. E poi...ambientato in epoca terza può tranquillamente convivere sul plastico al fianco di 740 e derivate (RR), Aln 668. 1400 (ViTrains), D 341 di serie (Os.Kar), D 342 (ACME - quando usciranno),ecc... Personalmente prevedo un discreto successo.
