Torrino-Pollino ha scritto:
No Pippo, io non voglio diffondere nessun vangelo, solo un piccolo principio, quello della coerenza. Ci strappiamo i capelli se un modello ha un rivetto in meno, sulla tonalità di un colore, sul raggio di una cornice di un finestrino, e poi, che ce frega del binario, a che serve... Per me il treno ha la sua ragione di essere se inserito in un contesto adeguato.
La rivista che ci ospita pubblica un trimestrale che si chiama Tutto Treno Modellismo, ma spesso vedo che tanti interventi su questo forum segnalano che non viene letta. Abbiamo anche scritto e comparato binari con massicciata.
Appunto.
E riappunto per i modellisti inglesi, basta appunto prendere le riviste e guardare (anche senza sapere nulle della lingiua inglese), lì effettivamente c'è un "problema": è tutto coerente, dall'epoca alle caratteristiche della costruzione di veicoli e plastico.
Per la cronaca, i modellisti inglesi, quando acquistano un modello sono meno esigenti di noi, tanto poi li finiscono loro con la marea di aggiuntivi (leggi materie prime) che trovano nello stesso negozio, contro però vogliono una meccanica ineccepibile, dato che farsela in casa non è poi così semplice.
Onestamente i modellisti tedeschi spesso mi lasciano perplesso: troppe volte guardando i loro lavori vedo gli occhi dei contabili dei produttori tipo registratore di cassa di Paperon de Paperoni. Plastici che a Parma chiamerebbero la riproduzione della fiera di San Giuseppe.
Sorvolando sui francesi, che vale lo stesso discorso degli inglesi. Poi i francesi, quando è un modello non è conforme resta veramente nei magazzini e viene pubblicamente stroncato.
Sul modellismo USA sorvolerei, lì è un mondo ferroviario a parte, al vero e nel modellismo, già il fatto che in molti si possano permettere plastici di parecchi metri quadri la dice lunga.
Vi siete mai chiesti perchè Peco, nelle serie più prestigiose, fa solo scambi e binario flessibile?
Semplice, dai modellisti di loro riferimento i binari curvi e diritti preconfezionati non sono graditi. Certo poi fanno a che quelli, ma tipo entry level, ma di solito è merce che varca i confini anche con altri marchi.